domenica 29 luglio 2012

I sette veli di Salomé nell'arte

Marco nel Vangelo racconta di una giovanissima fanciulla concupita dal patrigno sovrano e istigata al delitto dalla madre e del Battista, colui che è più che un profeta per Gesù,  e che ha  osato sfidare il potere.  Ma il mistero di tutto ciò che non è scritto ha alimentato nei secoli la fascinazione di una figura femminile che nel tempo  ha subito  una  metamorfosi ,  così è diventata da giovane innocente manovrata dalla politica ad  archetipo della femmina fatale  per la sensualità delle sue movenze e per gli istinti morbosi  del suo desiderio . Tra storia e leggenda si fa mito che incanta pittori  ( infiniti ), scrittori ( Wilde )  e musicisti ( Strauss) che  hanno sempre più enfatizzato la valenza sensuale di questa passione estrema e radicale che  si fa simbolo paradigmatico del rapporto Eros e Thanatos . La danza lussuriosa  della principessa per giungere a quel piatto d’argento con la testa del profeta prigioniero, ha ispirato un orda di immagini con questa incantatrice pallida  e  spietata  come la luna.  Ogni epoca  l’ha rappresentata con le proprie  pulsioni  storiche.  Ma è soprattutto  il malsano Ottocento con il suo esasperato Romanticismo e  Decadentismo che la rende emblema dei suoi tormenti  con un iconografia  di dorata seduzione  e  soffocante  lussuria . Dalle visioni simboliste di Moreau , all’estetismo di Bradley  fu facile a Oscar Wilde immortalarla come una divina vampira sfrenata  intenta a baciare la testa mozzata  dell’ impossibile amante con crudeltà e innocenza , con quella danza macabra eppure di un algida infinita bellezza. Lei persa nelle sue sensuali farneticazioni  amorose  , lui perso nei suoi casti vortici profetici ,  due mondi che solo nella morte si avvicinano in quel bacio perverso . Salomè è per sempre  un corpo che danza al ritmo dei propri sensi che si liberano velo dopo velo,   senza remore e leggi, ci sconvolge con la sua sensualità femminea  e ci irretisce eternamente con la sua follia d’amore senza speranza.
 "Come è pallida la principessa! Mai l'ho veduta così pallida. Sembra il riflesso di una rosa bianca in uno specchio d'argento"

"Quanto è bella la principessa Salomé questa sera! " - " Tu la contempli sempre. Tu la contempli troppo...  "
" Dei tuoi capelli sono innamorata, Iokanaan …………… Le lunghe nere notti, quando la luna nasconde il viso, quando le stelle tiene la paura, non sono nere come i tuoi capelli. Il silenzio che abita le selve non è nero come i tuoi capelli… Concedi ch’io tocchi i tuoi capelli….. "
È la tua bocca ch’io desidero, Iokanaan. La tua bocca è come una traccia di scarlatto sopra una torre d’avorio. È come una melagrana tagliata in due da un coltello d’avorio. I fiori di melograno che crescono in boccio nei giardini di Tiro, e son più rossi delle rose, non sono così  ……..Nulla v’è al mondo così rosso come la tua bocca … Concedi ch’io baci la tua bocca.
Ah! tu non volevi concedermi ch’io baciassi la tua bocca, Iokanaan. Ebbene! Io ora la bacerò. Io la morderò con i miei denti come chi morda un frutto maturo. Sì, io bacerò la tua bocca, Iokanaan. Io dissi ciò, forse che io non dissi ciò? Lo dissi. Ah! Ora la bacerò… Ma perchè non mi guardi Iokanaan? I tuoi occhi che erano così terribili, così colmi di collera e di sprezzo, sono serrati ora. Perchè essi sono serrati? Apri i tuoi occhi! Leva le tue palpebre, Iokanaan! Perchè non mi guardi? Hai tu paura di me, Iokanaan, che non vuoi guardarmi?
 “qualsiasi cosa vorrai, fosse la metà dei mio regno!”
Ah! io ho baciato la tua bocca, Iokanaan, io ho baciato la tua bocca. C’era un sapore d’amaro sulle tue labbra. Era esso il sapore di sangue?… No, ma forse esso era il sapore d’amore… È detto che l’amore ha sapor di amaro… Ma che cosa importa? Che cosa importa? Io ho baciato la tua bocca, Iokanaan, io ho baciato la tua bocca…….”

Ah, Iokanaan, Iokanaan, tu fosti l’uomo che io amai solo fra gli uomini. Tutti gli altri uomini erano detestabili per me, Ma tu eri bello! Il tuo corpo era una colonna di avorio alzata su piedi di argento.. Non c’era alcuna cosa nel mondo così bianca come il tuo corpo. Non c’era alcuna cosa nel mondo così nera come i tuoi capelli. Nell’intero mondo non c’era alcuna cosa così rossa come la tua bocca. La tua voce era un turibolo che spargeva strani profumi, e allora che ti guardavo io udivo una strana musica. Ah! perchè tu non mi guardasti, Iokanaan ? 
Io ero una vergine e tu non cogliesti la mia verginità da me. Io ero casta, e tu colmasti le mie vene di fuoco… Ah! ah! perchè tu non mi guardasti?  Se tu avessi guardato me, tu mi avresti amata. Ben io so che tu mi avresti amata, e il mistero di Amore è più grande che il mistero di Morte…….


domenica 22 luglio 2012

L'amante immortale

Daisy Kenyon è una disegnatrice pubblicitaria, volitiva e molto indipendente, ha una relazione con il rampante avvocato Dan O’Mara,  che si divide tra famiglia e avvocatura e ogni tanto con lei . Stanca di essere un ripiego, anche se molto presa  da lui,  conosce e inizia a frequentare Peter,  un reduce di guerra caratterialmente all’opposto di  Dan, tranquillo e devoto, anche se a volte  angosciato. Alla  fine facendo una scelta logica  lo sposa.  Dan non si arrende, ora è disposto al divorzio e Peter a lasciarla libera di decidere mettendosi da parte. Il processo di divorzio  però che ne segue mette in piazza ogni cosa in modo scandalistico. Solo ora l’avvocato comprende il male che sta facendo a lei e alla moglie, ma ancora non vuole perderla e si ritrovano tutti e tre in un cottage in montagna,   ora Daisy  ha  scelto : definitamente  non  più Dan,  e restare con Peter,  che lievemente sogghignando rivela che anche l’attesa  paziente è una tattica, e sovente  vincente.  Un melodramma originale  di Preminger,  concentrato sulle scelte sentimentali di una donna ( anche qui il titolo italiano è assurdo , l’originale assume il solo nome di lei ),  e  il  suo dilemma :   preferire  l’uomo affascinante, passionale  e che non dà alcuna certezza, anzi non dà,  o quello più matrimoniale, meno intrigante, meno travolgente,  ma più rassicurante.Vince alla fine il secondo per sopravvivenza femminile, ma forse egli è  un uomo meno scontato di quello  che si poteva credere, visto il finale,  ed è giusto per un film  che  racconta in modo asciutto e deciso , con  un bianco e nero illuminato come un  film noir - i sentimenti sono più intricati del più astuto delitto - di una donna anticonformista, che va per la sua strada,  che prende le sue difficili decisioni  tra cuore, sensi e ragione, senza  badare in fondo alle  incursioni maschili dei due uomini in scena, ma in cerca di un proprio equilibrio esistenziale , al rispetto di se stessa e alla libertà dei propri spazi .  E poi una con la faccia  d’acciaio inox della Crawford  non può che rinunciare alla sua totale autonomia  se non per qualcuno che alla fine ha una sua autenticità e profondità.
                          

Peter : - "Il mondo è morto e tu sei la sola cosa viva per me!"

domenica 15 luglio 2012

Le vite degli altri

Anni ’80 a Berlino Est, l’inflessibile  Capitano Wiesler  è incaricato dalla Stasi di spiare 24 ore su 24 Georg Dreyman, uno scrittore teatrale  ritenuto un sovversivo . In realtà il suo superiore  vorrebbe ricattare sessualmente  la prima attrice Christa-Maria, compagna dell’intellettuale,  donna affascinante e tormentata.  Wiesler è un essere asettico, senza una vera vita privata e il contatto quotidiano con amore, arte, libertà, amicizie, e le scelte di Georg lo incuriosisce dapprima e lentamente coinvolge. Mentre nello scrittore sempre più cresce il senso di ribellione, anche nel suo “ ascoltatore” s’incrina quel senso del dovere assoluto e cieco ad un regime, il dubbio s’insinua  e inizia a nascondere ai superiori  informazioni fondamentali per una denuncia.   Ma proprio Maria è il punto debole, la Stasi la spaventa a tal punto che diviene lei la delatrice sulle uniche prove in casa Dreyman, Wiesler riesce a farle sparire, ma ormai è chiaro che lui è coinvolto, viene messo da parte, mentre Maria pentita si uccide sotto un’ auto, consolata solo da Wieler all’ultimo con la conferma che il suo uomo è salvo. Qualche anno dopo la caduta del muro e la riunificazione della Germania . Dreyman  ha la possibilità di leggere i rapporti di polizia, dai documenti comprende  che l'agente "HGW XX/7" lo ha coperto e salvato.  Lo rintraccia, ora  si guadagna da vivere distribuendo pubblicità nelle buche delle lettere. Vorrebbe parlargli, ma non sa cosa fare per esprimere  quello che prova.  Ancora tempo dopo  Wiesler  scopre che il nuovo romanzo scritto da Dreyman  è «dedicato a HGW XX/7, con gratitudine» :  la sua sigla  Stasi di riconoscimento.  Un film bellissimo, che ho amato subito  perché  con discrezione e sobrietà terribile  tratta con profondità e colpi al cuore, un insieme di temi pesantissimi, su tutti la trasformazione di un uomo  integerrimo,  dolente,  ma cieco nella sua fede politica  che crede in una missione orribile : spiare le vite degli altri in modo vile, nascosto, voyeuristico,   per accorgersi che la sensibilità che incontra nello scrittore  può toccarlo tanto profondamente da  fargli abbracciare umanità, bellezza dell’arte,  compassione in mezzo ad una vita quotidiana  fatta di sospetti, colori freddi e monocromatici che avvolgono ogni scena, di paura di essere spiati, denunciati, dove le persone sembrano recitare ogni giorno una parte per sopravvivere, anche l’incorruttibile uomo tutto d’un pezzo Wiesler scoprirà in se il regista che riscrive la sceneggiatura del  potere per salvare delle  vite che fino a ieri ha violato nella loro intimità. La cupezza della vita può diventare poesia se gli uomini hanno il coraggio di cambiare: si cambiare  regole e mondo ma prima di tutto  cambiare se stessi .

domenica 8 luglio 2012

Gatti con attori

Gli occhi di un gatto sono finestre che ci permettono di vedere dentro un altro mondo. Leggenda Irlandese
Per me, uno dei piaceri della compagnia del gatto è la loro devozione alla comodità. ( Compton Mackenzie )
  Ogni gatto riesce sempre ad essere la donna più attraente della stanza. ( E.V. Lucas )
 Io non mi meraviglio affatto quando il gatto fa qualcosa di misterioso, mi meraviglio quando fa cose normali. ( Gino Paoli )
Se sei degno del suo amore, un gatto sarà tuo amico, ma mai il tuo schiavo. ( Theophile Gautier )

I gattini hanno occhi grandi, sono morbidi e dolci. Con degli aghi conficcati nelle mascelle e nelle zampine. ( Pam Brown )
Prendono, meditano, i nobili atteggiamenti delle grandi sfingi allungate in fondo a solitudini, che sembrano addormentarsi in un sogno senza fine. ( C. Baudelaire )

Un gatto non dormirebbe mai su un libro mediocre.  Harold Weiss
 
La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita. Albert schweitzer
   
 Non è possibile possedere un gatto. Nella migliore delle ipotesi si può essere con loro soci alla pari. Sir Harry Swanson

Mi era stato detto che l' addomesticamento con i gatti è molto difficile. Non è vero. Il mio mi ha addomesticato in un paio di giorni. Bill Dana
Non è facile conquistare l' amicizia di un gatto. Vi concederà la sua amicizia se mostrerete di meritarne l' onore, ma non sarà mai il vostro schiavo. Théophile Gautier

Se fosse possibile incrociare l' uomo con il gatto, la cosa migliorerebbe l' uomo, ma di certo peggiorerebbe il gatto. Mark Twain
I cani ci insegnano ad amare; i gatti ci insegnano a vivere. M. Malloy

I gatti sono tutti quanti liberi professionisti. Sy Fisher
In casa mia è indispensabile parlare con i gatti... Ci sono un sacco di cose importanti da dire loro tipo: Giù di lì, Smettila , ect... ( Beryl Reid )
                                      


e in ultimo due foto e un disegno di James Mason che scrisse anche dei libri sui felini ...... ho sempre saputo che era il mio tipo ideale .................