Reietti, fenomeni da baraccone, ballerine compiacenti, cantanti da caffè-concerto, alcolizzati, artisti bohémien , prostitute, colore, vita, movimento, novità, musica rutilante come un can can e un uomo. Un artista , un aristocratico, un tipo particolare che si mischia nei quartieri malfamati, nei cafèchantant , nei locali da ballo, nei teatri , nei bordelli, con la gente più infima e strana, uno scherzo di natura mezzo uomo mezzo nano, grande mente, occhio acuto che sa vedere la verità di questa Belle Epoque, la sua vitalità la sua mostruosità così umana. Lui il nobile eccentrico, grottesca anomalia della borghesia perfettamente in pandant con gli emarginati astrusi del Moulin Rouge. Colui che usa la tecnica impressionista antiaccademica mischiandola alla cura della stampa giapponese, non più per i paesaggi , ma per dare movimento e luce , come in un eterno palcoscenico, alle figure umane che popolano le sue opere come le vie di Parigi, aprendo l'arte all'espressionismo. Colui che crea manifesti pubblicitari, litografie innovative , illustrazioni, uomo dell’ottocento proiettato già nel novecento pubblicitario. Artista famoso e personaggio scomodo : "l'anima di Montmartre" e della sua vita notturna , segreta, misteriosa, nascosta , dove non i luoghi lo interessano, ma la gente che li popola, fatta di personaggi come La Goulue, Chocolate, Il direttore del Moulin Rouge Ziedler, Jane Avril e anche di invisibili meretrici, di operai , stiratrici, sognatori, colti nella loro normalità, nella loro umanità, senza pregiudizi morali, senza intenti politici, senza redimerli, senza canzonarli, solo restituendoli alla loro umanità. Ritratti che possono essere fatti con tratto spigoloso, il disegno rapido della caricatura, ma nella verità della loro essenza umana, che quel tocco veloce - ma mai di schizzo perchè ogni sua opera è frutto di molta dedizione e lavoro - coglie, penetra, giorno per giorno il loro mondo che è diventato il suo. Il teatro e le vie sono soprattutto vita, vivacità , movimento, in cui uomini e donne vivono, amano, vincono –raramente- perdono -quasi sempre- , un mondo in cui le prostitute sono colte in momenti di tranquillità serena, non strumenti erotici fini a se stessi, ma persone che sono oltre il mestiere che praticano. Lo sguardo di Lautrec è spietato forse nel cogliere quei volti imbellettati, quei sorrisi tristi, quelle sottane provocanti, quegli occhi offuscati dall’assenzio, ma come disse il direttore di una delle tante riviste con cui collaborava , Arthur Huc « Come avrebbe potuto, essendo feroce con sé stesso, non esserlo con gli altri! Nella sua opera non si trova un solo viso umano di cui non abbia volutamente sottolineato il lato spiacevole.(...) Era un osservatore implacabile, ma il suo pennello non mentiva ». Non poteva mentire lui era come quelle creature, la sua creatività non vinse il suo corpo deforme, ma seppe farlo vivere quell’epoca di lustrini da circo, di colori con ironia, amore-odio, intuizioni, allucinazioni, piacere, in un esaltante caleidoscopio emotivo specchio di un epoca, specchio dell’uomo di ogni tempo, perché seppe vivere la sua breve vita in simbiosi con la sua arte.
Tolouse-Lautrec :"Sempre e dovunque anche il brutto ha i suoi aspetti affascinanti; è eccitante scoprirli là dove nessuno prima li ha notati." ---"Soltanto la figura esiste, il paesaggio non è e non deve essere altro che un aggiunta. Il paesaggista puro è un bruto. Il paesaggio deve servire soltanto alla migliore comprensione del carattere di una figura
R. de Mmontcabrier : -Iil y a 100 ans Henri de Toulouse-Lautrec, 1964 " Dell'educazione raffinata ricevuta nell'infanzia, Lautrec aveva sempre conservato una cortesia perfetta e una grande gentilezza. ……. Sapeva però rispondere per le rime, nella lingua che occorreva, agli importuni che volevano considerarlo come un fenomeno alla Barnum, mostrandogli troppo palesemente una condiscendenza ingiuriosa, od ostentando una superiorità pretenziosa fondata sui centimetri di altezza che permettevano loro di guardare Lautrec dall'alto in basso. Per questo la gran parte di questi 'illustri signori' ha atteso la morte del pittore per vendicarsene 'letterariamente'. Si sarebbero guardati bene dal farlo mentre era vivo. "