In una San Francisco alle
soglie di un nuovo millennio, l’affascinante
Louis narra il suo essere vampiro da due
secoli, ad un attonito giornalista, vuol far conoscere il vuoto e l’orrore di una vita da immortale,
dove il sangue, il potere e il piacere sono l’unico scopo di un’esistenza
gelida senza sentimenti. Narra di Lestat,
crudele vampiro che un giorno gli pose una scelta : lasciare il dolore di una
vita di lutti per l’eternità come suo
compagno. Accetta, ma malgrado il passare del tempo non riesce a rassegnarsi ad uccidere per
esistere, ne sente venir meno quel
sentire umano. Il desiderio di
sangue gli fa conoscere Claudia, una bambina orfana , e Lestat ne
approfitta per trasformarla regalandogli una figlia per sempre. Ma il malato
rapporto da sanguinosa famiglia
allargata crolla, quando la piccola con il passare degli anni
comprende che resterà solo una bimba, esclusa dal poter vivere una vita da
donna. Per vendetta infetta Lestat a
morte, e costretto a salvarla, Louis
disperato lo brucia distruggendolo. Inizia
un vagabondare per l’Europa in cerca di
altri vampiri e della comprensione di una loro origine. Troveranno Armand che
eliminerà Claudia per avere Louis come
compagno, che invece sceglierà un futuro
di solitudine. Questo vuol raccontare il
vampiro, la tristezza incommensurabile di una
non vita eterna. Ma il
giornalista come la maggior parte degli umani ha sete di quel potere di
eternità, e sarà un Lestat risvegliato
ed immortale a lasciargli ancora una
volta la scelta, quella che ha lui non è stata data ……. Tanto sa già la scontata
risposta ……….. e
sintonizza con la sua risata sardonica la radio sulla cover dei dei Guns N'
Roses di Sympathy for the Devil dei Rolling Stones . Un film che con il Dracula
di Coppola, ha rilanciato un estetica
vampiresca, un allure malsano, decadente,
notturno, il cui buio è dominato dal rosso sangue, dall’agonia del tempo che
passa sempre uguale e avvolto da dubbi esistenziali, ma anche irresistibile, non più solo mostri,
creature complesse, specchi distorti dei
nostri bisogni ancestrali , dei nostri
più profondi timori. Bellissimi ,
sensuali, pericolosi però così pallidi, con quelle venature
bluastre, quegli occhi innaturali che non vedono mai il giorno ( Louis solo al cinema rivedrà l’alba dopo
duecento anni ). Un gioco perverso, suggestivo, gotico, attraente, violento,
ambiguo, misterioso, dominato dalla
forza dell’odio, dell’amore , della paura. In fondo il dolore che accompagna la loro
eternità e uguale a quello della nostra mortalità
Louis : - Cercavo soltanto la morte… ora lo so cosa cercavo: la liberazione dal dolore di vivere… -
Claudia : - Sono stata mortale per te. Mi hai dato il tuo bacio immortale, sei diventato mia madre e mio padre......e io sono tua per sempre -
Lestat : - Bevi da me e vivrai per sempre -