Inizio ‘900, la giovane vedova Lucy Muir decide di trasferirsi
sola con la sua bambina, in una
casa sul mare, sfidando le convenzioni e il parere dei parenti, nonché dell’agente
immobiliare che le sconsiglia quella determinata villa, visitata da un fantasma.
Ma a lei si sente attratta da quel luogo e l’affitto basso fa al suo caso. Lo
spettro del burbero Capitano di marina Daniel Greg, precedente proprietario e
costruttore del cottage, non tarda a manifestarsi, dapprima per sbarazzarsi di
lei, poi affascinato dalla sua tenacia, inizia una starna convivenza fatta di
sfide e battute, quotidianità, confidenze, si costruisce un rapporto, di stima e amore platonico. Una complicità che giunge a coinvolgerli nella
stesura di un romanzo avventuroso ispirato alla vita e ai modi rudi stessi del comandante,
che la chiama in una versione solo loro “Lucia”.
Il libro viene pubblicato risolvendo i suoi affanni economici, e le fa
incontrare anche un uomo che la corteggia, geloso, ma cosciente che lei è viva
e deve vivere la sua esistenza, Daniel Greg svanisce lasciandola alla sua vita,
convincendola mentre riposa che tutto questo è stato solo un sogno. Ma Mr.
Fairley si rivela una delusione e Lucy si ritrova a condurre il resto della
vita sola anche se serena, con solo una strana aspettativa di qualcosa di
lontano. Soltanto anni dopo, la figlia grande ormai, le confida di aver sognato
con affetto da bimba di un Capitano, mai più rivisto, davanti allo sgomento
della madre comprende che forse il fantasma era vero e che anche lei lo vedeva,
che qualcosa li legava. Lucy sgomenta minimizza la cosa , ma dentro di se ora
ricorda che non era un sogno quel periodo così felice, adesso sa perché quella
sensazione d’attesa, che si realizza una sera ancora anni dopo, quando anziana
si addormenta un ultima volta, e il suo Capitano riappare per prenderla per
mano - "Ora non sarai più stanca,
vieni Lucia" e la porta con se,
oltre la porta della loro a casa , oltre la vita, oltre ogni cosa terrena, per
sempre insieme. Perfetto l’equilibrio di questo film bizzarro, meraviglioso e
struggente di Mankiewicz , riesce a parlarci di una storia d’amore impossibile,
amor fou e soprannaturale, di un
fantasma, di una donna emancipata, di un uomo indimenticabile, senza mai cadere
in nessuna trappola mielosa o artificiosa, riuscendo a coniugare brillantemente
dialoghi da commedia con un romanticismo estremo. Non si può non innamorarsi
del musetto incantevole e determinato della Tierney, e non si può non
innamorarsi della personalità scontrosa e carismatica di Rex Harrison custode
di un sentimento senza tempo: perché non
si può che decidere di aspettarsi tutta la vita di fronte ad un amore così.
Fairley a Lucy : - “La
parola che le serve è bronzo ….. per
descrivere la mia faccia “; e Greg geloso di Fairley a Lucia : -“ Bronzo, ha detto?
Gliela lucido io quella faccia! E tutte le smorfie che ti faceva, come un gatto
a un pescivendolo: dovevi prenderlo a schiaffi. “
Greg bisbiglia sulle labbra a Lucia prima di svanire : - “Domattina e negli anni
che verranno tu mi rammenterai come un sogno che lentamente svanisce ........ Lucia, che cosa abbiamo perso! Addio,
amore.”