C’era un volta una deliziosa creatura di nome Biancaneve, per il candore della sua carnagione, principessa
amata da uccelletti e cortigiani e detestata dalla matrigna fascinosa Grimilde, che chiede
conferme della sua bellezza ad uno specchio magico che sempre le risponde
essere Lei la più bella del reame, sino
a quando non pronuncia la fatidica sentenza che
la dolce Biancaneve è più bella
di Lei. La ragazza è condannata dalla
crudeltà della regina che giunge ad incaricare un suo fedele cacciatore d’ ucciderla e strapparle il
cuore, ma nel bosco ne avrà pietà salvandola, e sostituendo la frattaglia con
quella di un cerbiatto. La ragazza
spersa nella boscaglia si sente perduta,
ma gli animali la confortano e giungere alla casina misteriosa dei sette nani, qui si addormenta
sino all’arrivo dei 7 mini-minatori di diamanti, che sorpresi l’accettano in cambio di pulizie
e cucina. Per un po’ tutto è armonia, ma
la Regina cattiva, in realtà una strega pericolosa, scopre l’inganno e dove si nasconde, e sotto
le mentite spoglie di una orrida vecchina
le rifila una rossa mela avvelenata, facendola cadere in una perenne morte apparente,
gli animali costringeranno la strega malvagia a cadere in un burrone ma nel bosco è dramma , la chiudono in una teca
di cristallo per poterla almeno continuare ad ammirare. Così la vedrà un Principe
azzurro, che innamoratosi di quel bel volto istintivamente lo bacia, sconfiggendo
il terribile incantesimo e riportando alla felicità la fanciulla, che
vivrà da ora il suo lieto fine. I
fratelli Grimm creano un archetipo favolistico ripreso da fiabe del nord, sulla dualità del rapporto conflittuale
madre/figlia con il bisogno di affermazione
della prima e bisogno di crescita della seconda, alter ego l’una dell’altra
e con il bisogno di sofferenza e morte per trasformarsi da adolescente a donna. Forse sono molti i valori criptici nascosti
nella fiaba, ad esempio la rinascita
della stagione primaverile, come spesso
in favole e leggende, ma è la magia
della bellezza e dell’innocenza contraposta
all’orrore e alla malvagità che affascina da generazioni, e che porterà
Walt Disney nel 1937, a sceglierla come
storia per il suo primo lungometraggio a cartoni animati e a colori, un evento
nel cinema, che darà il via ad un nuovo modo di fare film, pur ricordando
la lezione di molti altri già fatti ( Disney costrinse i collaboratori a
visionarne una sfilza da Giulietta e Romeo a Nosferatu ). E con le note delle
sue indimenticabili canzoncine ricordiamo i nomi da quiz dei sette nanerottoli
: Dotto, Mammolo, Pisolo, Gongolo, Eolo,
Brontolo e Cucciolo. E forse uno dei
segreti del suo incantamento è il
toccare in noi le corde della paura,
dell’orrore, della speranza, dell’immaginazione, anche delle ambiguità
nascoste ( della promisquità tra la pura principessina
convivente di sette nani, vogliamo parlarne? ). Soprattutto indimenticabile è per sempre, l’avvenenza
da femme fatale della regina
Grimilde mentre evoca “
Specchio,specchio delle mie brame ……. chi è la più bella del reame? ……. “.
Un inno al risveglio della natura, ma anche alla bellezza e ai "non umani", visti spesso come migliori e più di cuore degli umani.
RispondiEliminaEd il Principe è, forse, il "deus ex machina"
della commedia greca.
Che piaccia o no, Lucy, questa è una favola al femminile dove le protagoniste sono la regina Grimilde e Biancaneve. Il principe azzurro appare solo alla fine, un archetipo invocato solo per il lieto fine dal momento che l'unica azione che egli svolge è quella del bacio, Anche il cacciatore che risparmia la vita di Biancaneve, fa solo una breve comparsata al centro del racconto e di lui, poi, non si sa più nulla.
RispondiEliminaI sette nani, invece, come vogliamo interpretarli?
Condivido la tua maliziosa ironia: una innocente principessina convivente di 7 nani,
(intesi come uomini piccoli o mezzi uomini?) in una casetta appartata nel fitto del bosco dove lei fa esperienza di vita domestica e dove forse s'affina nel ruolo di madre ed in quello di moglie pur rimanendo vergine (francamente con ce la immaginiamo la bellissima Biancaneve copulare con nessuno dei sette, anche se poi a smorzare la poesia ci ha pensato, e senza neppure troppo sforzo immaginativo, la cinematografia pornografica)
La preserviamo casta per il principe belloccio che la bacia sulla bocca e che s'innamora della fanciulla bellissima ma passiva, prototipo solo di rappresentanza, lo stesso che si vorrebbe, ancora oggi, per le principesse in carne ed ossa.
E'sicuramente una favola al femminile dove è stato da sempre preso in considerazione, solo lo sdolcinato risvolto del lieto fine, sbrigativamente etichettata come storia d'amore.
Ma dov'è, in definitiva, la storia d'amore?
La scena finale non giustifica questa pretestuosità ma, anzi, la priva della sua essenza più vera e passionale, come tu, invece, giustametne evidenziavi: il conflitto madre/figlia.
E l'essenza della storia è nell'interrogativo di Brunilde allo specchio: specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?
La vera storia è quella che ci racconta lo specchio: una guerra tra donne!
.........e la mela stregata è un dolce squisito.
Un bacio, Lucy
Brava come sempre.......no, di più!
Una favola con dentro tutto, che hai puntualmente ricordato. Disney l'ha resa perfettamente (ma come non ricordare quella breve parodia all'interno di Io e Annie di Woody Allen? Lui si dichiarava innamorato della strega cattiva, se non ricordo male ...
RispondiEliminaSpesso Costantino ci piace qualcosa, ma non sappiamo epsrimere il perchè, sembra semplice dire si mi piace, ma in realtà sovente si aprono porte su argomenti e motivi che ci fanno scegliere quel qualcosa quasi incosciamente, Biancaneve ne è un esempio, non è solo e vissero felici e contenti, ma dietro si celano moventi e archetipi che approfonditi sono molto interessanti. Cari saluti
RispondiEliminaIn effetti molte fiabe a ben vedere sono molto femminili, Cenerentola per esempio vede Lei, matrigna sorellastre e fata buona un bel mix. Qui poi tocchiamo una guerra ancestrale bene e male tutta tra donne, con dinamiche di donne, e non potrebbe non esserci uno specchio fatato che rimanda immagini e sentenze di belelzza e potere femminile. Grazie Marilena dei tuoi commenti sempre preziosi. Un bacio non avvelenato miaoooooùùùùùù
RispondiElimina..... e della Capuccetto Rosso con Lupo cattivo al seguito e le sue svariate sfumature di tematiche e implicazioni sessuali ? Le favoke sono inquietanti ma affascinanti .... ri-baci tra mele rosse e verdi e lupi con mantello da milord.
EliminaAlly te la cito alla lettera la frase di Woody : " Mi spiego, anche da piccolo io mi buttavo sulle donne sbagliate. Credo che sia questo, il mio problema. Quando la mamma mi portò a vedere Biancaneve, tutti quanti erano innamorati di Biancaneve. Io no. Io mi innamorai subito della Regina Cattiva. "
RispondiEliminaBaci e mele ffffffffrrrrrrrrrr
Ecco .... è sempre colpa d'una mela!!!!!!
RispondiEliminaMai che nelle fiabe mettessero "un pisello avvelenato" ......nooooooo .....la mela ......
sto frutto così popolare, che rotola negli strudel, che arricchisce le torte delle papere, che viene dal noddo ....
Ma ... Lucetta ..... mica i nanerottoli saranno adepti del più noto e famigerato nano detto Berluska?
E mica abitavano per caso ad Arcore?
Te l'ho detto no ch'io una volta ho baciato un principe che subito dopo s'è tramutato in un rospaccio!!!!!!!!!
Bisogna stare moooolto attente agli incantesimi delle fiabe ..... spesso ci si girano contro!
E anche gli specchi .... disobbedienti come sono ..... non ci danno mai le risposte giuste!
Strafelice di rileggerti Lucetta ..... mitica gatta con gli stivaletti rossi!
E lo so ste mele s'infilano dappertutto pensa che giorni fa mi sono confusa pure io attribbuendone un paio al cestino di Cappucetto rosso in un dialogo assurdo. Sono fatate forse per questo s'intromettono a loro piacimento. Non baciare a caso nè rospi nè principi, mi raccomando. Un bacio senza mele ma pieno d'affetto fffffrrrrrrrrrrrrr
RispondiEliminaMa dai lucetta che Cappuccetto Rosso pure la sapeva lunga ...... basta pensare che se ne andava nel bosco da sola!
EliminaEh ..... se l'avesse saputo Rosanna Fratello ...........
Assolutamente ne sono convinta anch'io, la Cappucciotta un colpo di mantello e un passo studiato è qualsiasi lupo è ko. Che ridere la Fratello .... e la Cinguetti allora che non aveva l'età ...... miao dalla Gatta con stivaletti e cappuccio nero fffffrrrrr
RispondiEliminaciao Fely
RispondiEliminaFinalmente sono a casa.
Manco da troppo. Grazie per non avermi dimenticata
biancaneve è uno dei miei film preferiti e lo è sempre stato in tutte le sue versioni ;-)
RispondiEliminaNon si può dimenticarti cara Pupy, bentornata in blogsfera. Miagolii festosi a iosa miao
RispondiEliminaBè ci ritrovi un po' di tutto delle tue letture : horror, fantasy, amore, rivalità, delitti e amicizia, principesse candide e streghe fatali. Un abbraccio felinoso ri-miao
RispondiEliminaSe ti va di leggere un'interessante riflessione su Biancaneve prima e dopo il restyling... http://www.lefiguredeilibri.com/2013/01/21/la-prima-versione-delle-fiabe-dei-grimm-a-cura-di-j-zipes-due-versioni-di-biancaneve-a-confronto/
RispondiEliminaQuando ero piccolo ero terrorizzato dalla vecchia strega. Ricordo che avevo un libro con la sua immagine e stavo sempre ben attento a non aprirlo...
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