Forse per cogliere l'essenza della sua arte basterebbe la frase del suo amico Baudelaire “ le donne di Delacroix hanno il fascino del delitto e l’aureola del martirio”. Ma c'è molto di più. Il classicismo si sgretola definitivamente sotto quelle pennellate violente, sotto quei colori accesi che uccidono bordi e schemi accademici aprendo ai giovani impressionisti, sotto i temi esotici, inconsueti e resi in un modo strano ed inquietante che porta ispirazione ad un nuovo gruppo d'artisti : i simbolisti. Non profili e forme perfette neoclassiche, cosa conta per lui è l'irruenza del segno, l'effetto del mischiarsi di colore-materia e corpi e cose. Quel dolore fisico che diventa immagine concreta. Il dualismo di storia e natura umana si fanno contrasto cromatico vivissimo, dominato dal quel rosso accesso e sanguigno che impregna tutto. Dalla letteratura e dalla musica romantica del suo tempo trae la forza per le passioni estreme. Nei fatti storici che rappresenta, come Il massacro di Scio non c'è l'impeto degli ribelli ,ma il dolore delle uccisioni inumane, non gloria, ma morte. La Libertà è una Venere bellissima che guida una popolazione variegata d' insorti, il cui prezzo è in quei cadaveri in primo piano. La fantasia ha aspetti sublimi e orrorrifici, come le immagini della strage ordinata da Sardanapalo, muoia con lui tutto il suo mondo, ed ecco il fascino terribile di quel corpo nudo di donna afferrato dal suo magnifico carnefice. C'è nelle cose della vita qualcosa di violento che spaventa ed attrae inesorabilmente e lui sa renderlo con maestria, che siano corpi disperati o animali selvaggi che si affrontano. Anche la mollezza profumata delle donne di Algeri ha qualcosa di sensuale e malsano che ci turba ed incanta. Lo sconcerto nei suoi coetanei fu sensazionale come l'ammirazione degli artisti più moderni. La sua arte stupiva come la sua persona, anche perchè contrastavano i suoi quadri scioccanti con il suo fare garbato ed elegante : Alexandre Dumas ne descrive il garbo che lo rendeva ammirato nei salotti "Sottile, polemico, sempre con la risposta pronta, amava la discussione nella quale la sua intelligenza s'accendeva afferrando nuove e brillanti intuizioni... E quando si congedava da un salotto in cui i presenti avevano assistito, rapiti, alla sua vivace e pittoresca conversazione, si poteva udire la padrona di casa esclamare: che uomo affascinante questo signor Delacroix, peccato che si ostini a fare della pittura!".
Baudelaire: "Delacroix amò appassionatamente la passione, ma fu freddamente determinato ad esprimere la passione stessa nel modo più chiaro possibile."
In palude con Federica Ottombrino
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*NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO*
GENERE pop d’autore
DOVE ASCOLTARLO cd fisico!!! spotify – youtube - applemusic
LABEL La Chute Dischi
PARTI...
2 giorni fa