Henri Boulanger è un uomo qualunque, un francese che lavora da molto tempo come impiegato nella Londra fine anni Ottanta e vive solo in una squallida casa. Un giorno si ritrova anche disoccupato senza un motivo, perdendo l’ultimo filo che lo lega alla vita. Ma farla finita non è così facile, s’impicca, il gancio però non regge, si asfissia col gas, scatta improvviso uno sciopero dell'erogazione. Non resta che assoldare un sicario che lo uccida inesorabilmente. Per il contratto si reca nello strano e fatiscente Honolulu bar, 1000 sterline e una sua foto e dopo non gli resta che aspettare ed entro due settimane tutto sarà finito. In attesa inizia a girare per locali, e in un pub incontra Margaret, una fioraia, se ne innamora e la vita riacquista un valore, un senso, una nuova voglia di esistere. Ma il killer è già sulle sue tracce entra anche in contatto con la ragazza che lo tramortisce e fugge. Henry cerca quel bar per revocare tutto, ma non esiste più, inoltre per caso si ritrova come sospettato di una rapina in gioielleria. Trova rifugio nel negozio del francese Vic,che ha dietro un piccolo cimitero.Qui riacquista pace, fiducia nella vita e nell’amore. Ma proprio quando scopre di essere stato scagionato della rapina, il nostro assassino lo scova, è un professionista serio lo abbiamo visto mentre gli stava alle costole, abbiamo visto anche che è un buon padre preoccupato di lasciare la figlia senza un soldo ora che un cancro ai polmoni lo divora, un condannato a morte che deve ucciderne un altro. Per tutte queste ragioni trovandosi davanti quei due, spara, ma a se stesso. Henri e Margaret sono salvi ed insieme. Un uomo straniato in una città considerata bella dal turista, ma assettica e surreale, per chi la vive da disperato, da perdente, fatta di case decrepite e una periferia di aree dismesse, in cui escavatori e burocrazia distruggono le cose e le persone da un giorno all’altro. Kaurismaki sa girarvi con uno stile da noir ma in modo stralunato ed ironico, senza fretta, lavorando in sottrazione, con la neutralità dei suoi personaggi, ed un tocco di leggerezza buffa, che lo rende al di là del tempo della storia che racconta. Un film che ha un che di astratto, di metafisico, con però un grande cuore molto umano.