Prima dei grattacieli
sul mare di oggi, vi erano i romantici transatlantici: imponenti sogni eleganti
che osavano con lussuosa velocità
attraversare l’oceano, i più rapidi
potevano fregiarsi del Blue Ribbon, il Nastro Azzurro per chi batteva il record di arrivo dall’ Europa
a New York. Il più grande e celebrato transatlantico
italiano fu il Rex, costruito a Genova nei cantieri navali Ansaldo, il suo primo viaggio fu nel settembre del 1932, e per un decennio sarà il più prestigioso
e agognato modo di attraversare il mare.
Una turbonave di 51.062 tonnellate di stazza, una potenza che raggiungeva i 140.000 cavalli, un equipaggio 870
per 2032 passeggeri. Una perfezione simbolo
dell’eccellenza dell’industria e della marineria italiana, pari solo alla raffinatezza degli arredi per i suoi 12 piani. Una città galleggiante con negozi, palestre, 2
piscine, sale da ballo, saloni, ristoranti , un cinema , un teatro, una banca,
una libreria, uno studio per la fisioterapia e senza una
seconda classe …… Il Rex conquistò il Nastro azzurro nell'agosto
1933 con una velocità media di crociera di 28,92 nodi. L’impresa iniziò alle ore 11:30 del 10 agosto 1933 quando la nave salpò
da Genova alla volta di New York al comando del Capitano Francesco Tarabotto.
Durante quel viaggio riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra
dal faro di Ambrose in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti. Il massimo percorso
effettuato in un solo giorno fu di 736 miglia, alla velocità media di 30,6
nodi. Il mondo intero la festeggiò in modo trionfale, e per anni riviste, pubblicità , manifesti ne acclamarono la supremazia nei viaggi di piacere,
di lusso, ma anche di lavoro e appunto prestigio internazionale. Tutto finisce con la primavera del 1940, la guerra cancella ogni cosa
della vita precedente, non sarà mai più
una nave passeggeri, il Rex fu requisito dalla marina come nave ospedale per il trasporto di feriti.
Si decise poi di lasciarla nel sicuro porto di Genova, ma dopo il bombardamento
della città da parte della marina inglese fu trasferito a Trieste. Dopo
l'armistizio cadde in mano dei tedeschi che nel tentativo di spostarlo nella
più sicura baia di Capodistria lo fecero arenare. L'8 settembre 1944 il Rex era ancorato nelle
vicinanze di Trieste (tra Isola d'Istria (Izola) e Capodistria (Koper), oggi
Slovenia), dove fu avvistato dai ricognitori della RAF fu bombardato con 123 razzi. La nave bruciò per
quattro giorni prima di affondare. Stessa sorte sarebbe toccata all’altro
mitico transatlantico Conte di Savoia . Gli
abitanti locali saccheggiarono la nave e presero tutto cio' che era rimasto di
valore, specialmente il ferro, cosi' il "Rex" divenne la piu'
grande miniera di ferro negli anni '50. Resta il mito di una favola reale, della bellezza unita alla capacità tecnica, resta la scena di Fellini di quel Rex che appare con le sue luci abbaglianti che squarciano il silenzio della notte abbagliando i protagonisti del film Amarcord di una Rimini anni '30, anche se la meravigliosa nave nel mare Adriatico non vi è mai passata nei suoi anni luminosi. Ma che importa un sogno è un sogno.
Genova celebra il transatlantico Rex con una
mostra, nell’ottantesimo anniversario della conquista del Nastro Azzurro con una Mostra che successivamente si sposterà a New York, ancora una volta queste due città unite dal nome magico di questa bellissima dei mari.