Suo attributo era il sistro, strumento musicale creato da Iside, e detenuto anche da Hathor; uno degli appellativi della dea gatta era “Signora delle Bende”.I riti in onore di Bastet erano incentrati sull’idea della purificazione e la profumazione, con riferimento alla purificazione femminile durante il ciclo mestruale.Dopo la fine della lunga era faraonica furono scoperte moltissime statue di Bastet, adorne di ori, con le code che accompagnano il corpo girate verso destra, doni, profumi e tesori. Bastet seduce e incanta, in lei vi sono il maschile solare e il femminile lunare, la forza luminosa a tutti palese e la potenza indipendente e misteriosa, segreta, femminina, lunare.Bastet era la Signora dell'amore, della gioia, del piacere, della danza e del canto e sotto la sua protezione erano posti gli animali a lei sacri, i gatti, ma anche chi incarnava questi aspetti di indipendenza e di fascino misterioso, di fragilità e di bellezza, quindi i bambini e le donne. Il culto di Bastet includeva rituali di purificazione e di profumazione.
E' probabile che essa fosse associata ai cicli mestruali e alla fertilità,per cui la profumazione e la purificazione implicate nel suo culto rappresentavano la purificazione che il corpo femminile effettuava attraverso il ciclo mestruale. Inoltre il gatto era un simbolo di disponibilità sessuale. Il profumo di Bastet sarebbe dunque stato l’odore della seduzione. Bastet era anche una divinità della musica e della danza e, come Hathor, la dea vacca, era associata al sistro, uno strumento musicale che produceva un suono vagamente paragonabile ai sonagli. Quando il sistro veniva suonato nella celebrazione di queste divinità, sulla sua estremità veniva frequentemente incisa l’effigie di un gatto (Bastet) Bastet incarna ciò che di più intimo e femminile è rinchiuso dentro di noi e attende, a volte, unicamente di emergere: la sensualità e la dolcezza, il fascino e la generosità, l’amore e la passione, il desiderio e il piacere, la vita che rifulge in tutta la sua pienezza.
La dea gatto Bastet, nella sua originaria forma aggressiva, veniva rappresentata come una leonessa guerriera. Spesso è collegata alla leonessa Sakhmet, una potente e selvaggia dea che sputava fuoco contro i nemici del faraone. Tuttavia, come tutti i gatti, essa aveva i naturali impulsi di un predatore. E talora rappresentata come figlia del dio sole Ra, mentre decapita Apophis, serpente dell’oltretomba. La trasformazione di Bastet da guerriera a pacificatrice potrebbe essere il riflesso di un cambiamento politico nell’antico Egitto, o semplicemente rappresentativa della diffusione del gatto domestico nelle dinastie più tarde.
Qualsiasi evoluzione culturale o spirituale abbia potuto influenzare il suo culto e la sua simbologia, Bastet è comunque un archetipo che sintetizza l’addomesticamento delle forze selvagge e bestiali nella natura umana. Essa è la personificazione della civiltà e il trionfo della diplomazia sul conflitto.
Cara e sinuosa Felì,
RispondiEliminae io che ho navigato e navigato per trovare dati su Bastet e poi farne un riassunto... cribbiooooooooooooo!!
Bastava che venissi qui: c'è di tutto e di più!!
Sei sempre bravissima Felì....
Supermiaoooooo e profumatisima serata!!
p.s. - Il mio post era dedicato a te....l'avevi notato figlia di Bastet?? (guarda l'etichetta) groooooonnnnn.....
Bella e dolce PASTY, grazie delle belle parole
RispondiEliminail tuopost è bellissimo. La Fea Bastet è meravigliosa, non può che ispirare cose interessanti. Un bacio mia cara.
Si mi era sfuggita l'etichetta, e pensa che ogni tanto lo sguardo mi ci cadeva. gggrrrrr
Leggere queste cose...mi interesso ancora di piu,sui gatti...
RispondiEliminaA me i gatti piacciono molto volevo conoscere di piu di loro,e come ho appena letto ho capito quanto fossero importanto i Felini nell'antico Egitto..
Prenderò 10 nella ricerca sugli dei dell'Antico Egittoo xD
RispondiEliminaanche io di sicuro
RispondiEliminaotto fogli non mi basteranno per scrivere questa cosa meravigliosa
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