Nella sua Villa circondato dalla numerosa famiglia , dai servitori e dal fedele cane, l'imponente Principe Fabrizio di Salina apprende dello sbarco di Garibaldi con le sue mille camicie rosse. Sa che il suo mondo di nobiltà e privilegi consolidati è agli sgoccioli, il nuovo avanza insieme alla rivoluzione , ma porta veramente libertà e benessere per tutti ? Lui, uomo d'antico lignaggio e figlio di una terra millenaria ne dubita, tutto si modificherà nella forma , ma non la sostanza. Eppure una ventata di energia, di entusiasmo , di passione spazza l'aria rarefatta delle stanze ombreggiate del palazzo, coinvolgendolo suo malgrado con la sfacciataggine simpatica dell'amato nipote Tancredi, infervorato garibaldino, pronto però a ricoprire un ruolo di prestigio nel nuovo ordine del governo piemontese, che perfeziona il suo piano impalmando la bellissima e selvaggia Angelica, si irresistibilmente attraente, ma casualmente pure figlia di un volgare borghese arricchito che sarà un appoggio economico ideale alle sue ambizioni. Sua la frase diventata simbolo eloquente di una concezione politica squallida, ma sempre attuale : Cambiare tutto perché niente cambi. La festa che sancisce il matrimonio tra aristocrazia e nuova borghesia rampante è il passaggio emblematico di un epoca. Il Principe sa che non è più tempo per lui : - Noi fummo i gattopardi, i leoni. Chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene. E tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra- . Una sensazione di morte sfiora ogni cosa , ma è una sensazione naturale, a cui Fabrizio non vuole opporsi, sa che non è possibile, il nuovo avanza e il vecchio sfiorisce e perisce. Il suo tempo è finito, ma il suo fascino resta intatto , come si accorge Angelica ballando con lui, sa d'istinto che fossero coetanei tra lui e suo nipote lei non avrebbe dubbi, una donna ferina riconosce a pelle un vero Gattopardo. Il film di Visconti è un grandissimo esempio di trasposizione da un romanzo, di cura maniacale per la realizzazione di un'epoca,
di un taglio personale rispetto al testo di origine ( il ballo da un capitolo diventa un terzo di un film lunghissimo, è eliminata la figura simbolo del cane del Principe, ridotta l'essenza di Concetta, modificato il finale radicalmente, con una conclusione visiva che chiuda il ballo con quella sensazione di addio).Un film amatissimo da molti registi , sopratutto d'oltreoceano, un Kolossal cosa rara per la cinematografia italiana, un omaggio ad un momento storico che è il fondamento nel bene e nel male del nostro oggi. Ma la sintesi ricchissima delle pagine di Lampedusa , la struggente sensualità fatta di carne e di morte, il senso del tempo e della storia, si perde nell'estetica estenuante , anche se affascinante , del regista , aristocratico anch'egli , ma di stirpe lombarda.
A Complete Unknown e la svolta elettrica di Dylan
-
*A Complete Unknown* è un film molto bello e molto importante, in rete
fioccano le recensioni a favore (o contro) quindi è il momento di dire la
mia. ...
4 giorni fa
Ciao Fel,un grande film,mi piace,ottimi attori e grandi interpretazioni da parte di tutti,mi piace anche la regia di questo film,belli i luoghi interni ed esterni,un film di grande classe,ancora oggi si parla di questo film anche all'estero.
RispondiEliminaMolto bella e intensa la tua presentazione.
Buona serata cara.
Un bacio.
Miao Capitano, si un grande film, sopratutto un libro fondamentale, tra i miei preferiti in assoluto. Un cast da brividi, solo l'interpretazione di Lancaster è fantastica anche perchè inaspettata per il ruolo, rivelatosi perfetto per lui. Le manie di Visconti per questa realizzazione sono ormai leggenda, i guanti bianchi cambiati di continuo, la ricerca degli oggetti d'epoca, gli autentici mutandoni ottocenteschi, perchè il pubblico non li vede , ma l'attrice sa di averli indosso e il suo stesso portamento si modifica. Un bacio gentilgattopardesco che non sei altro ffffffffffffffffrrrrrrrrrrr
RispondiEliminaMa quale film migliore per riaprire il CineBlog chiuso da un paio di settimane se non quello dal titolo "IL GATTOPARDO"?
RispondiEliminaSon qui LucyFel, con l'elmetto in testa, la camicia rossa e l'arma sotto il braccio....è tutto ancora attualissimo....siamo in una nuova guerra e stavolta, non ci saranno nè garibaldini nè alcuna sorta di Felini a combatterla, ma solo jene e sciacalli, quelli che del potere non lasciano nulla agli altri, se lo divorano tutto!
Come sempre, anke stavolta, mio padre è tornato, è qui accanto a me, per non lasciarmi sola, per aiutarmi nella scelta o, magari, solo per proteggermi....kissà!!!!!!!!!!
"Noi fummo i gattopardi, i leoni. Chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene. E tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra"....."Cambiare perchè niente cambi"
Ma quant'è vera sta frase..............
Un bacio Luce, strabrava nei tuoi Kolossal illustrati in questo nostro triste presente!
Elisena
Luchino Visconti, il regista che mette in scena la decadenza. E mai come in questo film, come in Morte a Venezia, la decadenza è di scena.
RispondiEliminaSiamo proprio a cavallo fra due generazioni che si affrontano per prendere il posto che conta nella società, ed ecco che i leoni ruggiscono ma nulla possono contro il vento di libertà che sta per arrivare.
Il vento, cara Lucia, ma non la vera libertà arriverà, perchè essa sarà sopraffatta proprio da quelle pecore che si accodarono ai forti, agli eroi, i quali saranno messi subito da parte, come lo stesso Garibaldi, affinchè nulla cambi.
Stesse regole, stessi umili a chinare la schiena, stessi poveri a sperare.
Un film, Lucia, che apposta può far pensare a una sorta nostalgia del passato, ma che invece Visconti ci ha voluto trasmettere per dirci che i cambiamenti possono venire solo dal basso, dalla vera democrazia.
Il perfezionismo di Visconti è proverbiale.Solo un grande come lui se lo poteva permettere.
Ottima presentazione, bellissimo post e bellissima scelta. Un ritorno alla grande:)
Lorenzo
Sorellotta streghesca la camicia rossa ti sta divinamente .........
RispondiEliminaLampedusa ha scritto un libro senza tempo, in cui un periodo storico si attualizza di continuo. Non importa che sia una rivoluzione per un nuovo territorio da "annettere" o petrolio da controllare.
Un gattopardo non poteva mancare qui da me.
Ti mando un mondo di fusa fffffffffrrrrr
ps Un bacio a tuo papà che ogni tanto vedo seduto accanto a te nel cineblog ........
Grazie Lorenzo, sopratutto della analisi , come sempre interessantissima. Si un film, ma sopratutto un libro, che propone temi eterni come la morte di un epoca, i passaggi esistenziali inevitabili, i giochi di poteri che trasversalmente vengono giocate a più livelli dal piccolo impiegato salendo sempre più sù, e làumanità nelle sue sfumature più profonde dalla carnalità alla fine di tutto, dal sentimento di famiglia all'ambizione divorante, dalla appartenenza ad una casta a quella di una terra. Un piccolo grande romanzo che affrescandoci un epoca ci parla continuamente di noi. Un bacione miaoooooo
RispondiEliminaLo confesso, Lucy, non ho letto il libro nè visto il film ma la tua recensione è talmente ben scritta, ed appassionata, che vien voglia di sopperire a questa mancanza.
RispondiEliminaMi sono documentata un pò su Google ed ho letto che il perfezionismo maniacale di Visconti era giunto ad esigere che le attici indossassero sotto gli abiti, mutandoni originali dell'epoca che, seppur non esibite nelle scene del film, le avrebbero aiutate ad entrare di più nella parte :)
Comprerò il libro.
Un bacio
Marilena
Ed ovviamente guarderò anche il film.
RispondiEliminaMarilena
Che ridere Marilena hai messo un particolare della maniacità di Visconti che avevo ricordato anch'io nel commento al Capitano.
RispondiEliminaSo che Scorsese se lo rivede ogni anno come prototipo di resa filmica, e la stessa attenzione la mise nell'Età dell'Innocenza :
Cerca il libro sopratutto è magnifico, già dal'incipit nel giardino del Principe che estasiato dalla fraganza dei fiori gli ricordano un asu amante, fiorni carnosi e sensuali m apoco distante il cadavere di un soldato ucciso porta la morte, tra quelle sensazioni di vita. Un bacio gattopardesco mia Escura gggggggggggrrrrrrrrrrrrrr
Un film fantastico, di quelli che spesso si va a rivisitare nella memoria. Gli attori unici! Grazie Feli di averlo proposto, queste sono opere d'arte! Miaoooo! :)
RispondiEliminace l'ho in dvd e l'ho visto una miriade di volte... mi piace molto ed il cast è uno dei migliori.
RispondiEliminabuon inizio settimana ^_____^
Sono anni che lo aspetto in tv, ma l'unica volta che l'ho intravisto era su un canale croato. Spero in Iris, perché è un film da vedere almeno una volta nella vita.
RispondiEliminaMiao Vittoria,visto che alla fine sono risbucata .......... non poteva che essere che con un felino, e di alto lignaggio miaoooooo.
RispondiEliminaun bacione gattopardoso
Eh si Pupi un gran film, proprio da rivedere per godersi i particolari , così cari a Visconti. Un bacione miaooooooùùùùùùùùùù
RispondiEliminaHallo Gegio, eh si da vedere assolutamente almeno una volta, difficile incontrarlo in TV , visti i tempi dilatati del film, ma li vale tutti . Un caro saluto miaooooooooo
RispondiEliminami vergogno da morire...mai visto!
RispondiEliminaMa perchè mai Ady , sapessi quanti ne mancano a me , che pure li adoro .....
RispondiEliminaSe riesci cerca di vederlo ne vale la pena, e specialmente leggere il libro.
E poi ci sono idee per la moda non male miaooo
Ciao Feli, un saluto e un abbraccio! :)
RispondiEliminaMiao Vittoria un strabbraccio a te ffffrrrrrrr
RispondiEliminaFinalmente in tv, l'1/5 su La7.
RispondiEliminaBene Gegio così riuscirai a vederlo , poi mi dici le tue impressioni. Un caro saluto
RispondiElimina