"Alle tre del mattino l'odore del casinò, il fumo e il sudore
danno la nausea. A quell'ora, il logorio interiore tipico del gioco d'azzardo –
misto di avidità, paura e tensione nervosa – diventa intollerabile. I sensi si
risvegliano e si torcono per il disgusto. " con questo incipit si avvia nel 1953 il romanzo Casinò Royale che farà nascere il mito dell'agente segreto 007 James Bond, che scavalcherà anche l'ottima scrittura del suo autore Ian Fleming. Da allora un icona senza crisi, che cavalca gusti e tempi pur conservando una linea personale sempre identificabile. Dopo Sherlock Holmes - sempre inglese - la creazione narrativa più rappresentata e citata, gli attori che lo hanno interpretato vi si sono adeguati, pur apportandogli qualche caratteristica personale. Solo il primo di Sean Connery forse ha imposto una fisicità propria che ha oscurato quell' immaginativa letteraria. Fleming aveva un idea diversa per l'attore che doveva incarnarla, pensava all'ironica classe anglosassone di Cary Grant, ma questo scozzese seppe dare a quella crudele efficienza di assassino patentato di sua maestà britannica con quel doppio zero, un appeal sessuale magnetico che renderanno una pagina di carta un successo senza confini e senza tempo fatto di gadget tecnologici, bellissime donne da sedurre che diventano un aggettivo Bondgirls, Vodka Martini agitati e non mescolati, vestiti impeccabili a prova di proiettile, smoking per sere con molte sorprese, Austin Martin veloci e pronte ad ogni emergenza, e personaggi che lo attorniano per sempre o solo una notte ma entrati nell'immaginario. Perché è probabilmente vero, come ha detto qualcuno, James Bond è ciò che segretamente ogni maschio vorrebbe essere e l'uomo da cui ogni donna vorrebbe essere amata.
- «È un bell’uomo. Mi ricorda Hoagy Carmichael, l’autore di
Polvere di stelle. Ma
in Bond c’è qualcosa di freddo e di implacabile...» -
( .......... )
- Mentre si annodava il sottile cravattino di seta nera, si
fermò un attimo ad osservarsi nello specchio. Gli occhi grigioazzurri lo fissavano
calmi e interrogativi con una sfumatura di ironia, e il ciuffo di capelli neri che
non voleva mai stare a posto, scendeva come una grossa virgola sul sopracciglio
destro. La sottile cicatrice che gli solcava la guancia dall’alto in basso, conferiva
alla fisionomia un aria leggermente canagliesca. Mathis gli aveva riferito il commento
della ragazza, ma Bond riteneva di non avere molto di Hoagy Carmichael, in fin
dei conti. -
007 Si vive solo due volte : " Si vive solo due volte: | una volta quando si nasce | e una
volta quando si guarda | la morte in faccia. "
" Agente 007 licenza di uccidere" Bond al Dott. No : "Dominazione del mondo? Il solito sogno. I manicomi sono pieni di gente che crede di essere Dio o Napoleone. "
“Cos’è, un ricordino di una donna gelosa ?” , “Sì,
ma da allora non volto più le spalle ad una signora”
" Una cascata di diamanti " Bond : - "Nella maggior parte dei matrimoni le persone non si
uniscono. Si sottraggono l'una all'altra. "
"007 Missione Goldfinger" : (Bond e Goldfinger) "Lei si aspetta che io parli ?" "No ! Io mi aspetto che lei muoia !"
" 007 Thunderball" , Bond : "Sembra la pistola di una donna…." - "Conosce bene le armi, mister Bond?". "No, conosco un po' le donne…".
non potevo non notare che nel film sembra che a parlare con Bond invece che il cattivo Blofeld sia il meraviglioso gatto persiano
La spia che mi amò : Una ragazza è prigioniera in un luogo isolato di una banda di assassini violenti, senza speranza di una via d'uscita , quando un uomo suona il campanello della porta e Lei va ad aprire - " E adesso tutto dipendeva dall'uomo, solo, fermo sulla soglia. Alla prima occhiata, gemetti dentro di me: " Oh, Dio, un altro!" Infatti se ne stava lì, fermo, tranquillo, e aveva la stessa aria impenetrabile e pericolosa che avevo letto sul viso degli altri. E indossava anche quel genere di "uniforme" che i film ci hanno insegnato a mettere in relazione con i banditi, impermeabile blu scuro, allacciato alla vita con la cintura , e un cappello nero, floscio, ben calcato sulla fronte. Era anche bello, in un modo un po' tenebroso e un po' crudele, ed aveva una cicatrice più chiara sulla guancia sinistra. In fretta, portai una mano al petto , tentando di nascondere la mia nudità. E allora l'uomo mi sorrise e capii, d'un tratto, che tutto sarebbe andato bene . " -