Novembre 1962 nelle edicole appare
Il Re del Terrore, il primo numero di un fumetto nuovo, il cui titolo è agghiacciante:
Diabolik. Oggi Marzo 2014 nelle edicole
esce ancora ogni mese un nuovo episodio dell’inafferrabile criminale, affascinante,
pericoloso, dai congegni iperbolici e i
mille volti di plastica. A crearlo sono due inquiete ed ironiche signore della
Milano bene, le sorelle Angela e Luciana Giussani che sfidano i benpensanti
dell’epoca con un prodotto considerato di sottocultura e un personaggio non
solo anomalo, ma amorale, e nonostante questo vincente; imperdonabile. E lo
fanno diventando imprenditrici di se stesse con la casa editrice Astorina,
affrontando processi, critiche e accuse di ogni genere pur di vivere questa
strana avventura che le porta a reinventare tutto un modo nuovo di fare
fumetto, persino nel formato (12 x 17
cm), tascabile per poterlo leggere anche su un bus andando al lavoro. La
genialità delle due signore, le ha portate anche a foggiare si un duro spietato contro il mondo, ma a non
farne un eroe solitario, dal terzo episodio compare la sua futura complice, la
splendida Lady Eva Kant, un avventuriera senza scrupoli, ma follemente invaghita
di lui che si rinuncia a tutto per seguirlo, ma che anno dopo anno impone il suo ruolo, diventando
un personaggio autonomo, mai sottomesso,
o di secondo piano, anzi che apporterà sfumature nel compagno, evidenzierà una sua ferrea morale, e lo rende un uomo
innamorato contro la sua stessa natura individualista. Una figura femminile
anticipatrice dei tempi, modello di femminilità, volontà e determinazione. Fondamentale per un eroe,
anche anti, è avere un avversario degno, e pure stavolta nella figura dell’intelligente
e serio ispettore Ginko, le nostre hanno trovato l’opposto ideale, che rende
impossibile l’esistenza del male in Diabolik senza l’ azione al bene del suo
alter ego, con ogni tanto uno sconfinamento in quel margine di dubbio, di
esitazione, di necessario compromesso, di sconfitta, che permettono di rendere
avvincente e alto il loro agire. E poi l’invenzione di maschere, trucchi, colpi impossibili, una
tuat nera da pantera, l’uso della Jaguar E-Type, una realtà parallela nella
città di Clerville e dintorni, comprimari dal nome italiano e il cognome
straniero, dato un aurea particolare ed
unica a queste storie che vivono negli anni che passano e riescono anche a parlare del tempo pur
rimanendo un mondo altro. Ecco queste due belle e simpatiche signore più di
tante parole ci dicono che per una donna è possibile essere originale e
propositiva senza sbandieramenti, con la voglia di fare, essere se stesse e non
temere il giudizio degli altri, forti con estrema femminilità. Ed è molto
femminile che per gli occhi di ghiaccio del loro eroe abbiamo voluto che
assomigliassero a quelli del loro divo hollywoodiano preferito Robert Taylor,
un tocco glamour ci vuole sempre ……
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Non l'ho mai letto (mia sorella maggiore invece sì, ricordo era una sua fan), ma l'ho sempre trovato affascinante come disegno. Geniale poi fare di un criminale mascherato un'eroe (altri tempi gli anni '60, quando il politicamente corretto per fortuna non si sapeva cosa fosse).
RispondiEliminaIo invece sono passata da Tira e molla a Diabolik da bimba, e a conferma dell'ostracismo, ricordo ancora una parente che tacciava mio padre di essere un genitore diseducativo permettendomi di leggerlo, per fortuna siamo strani in famiglia e ho continuato a gustarmelo ..... Baci criminosi e miagolii diabolici
RispondiEliminaDiabolik mi ricorda tanto mia madre durante l'estate, ne leggeva tantissimi, mentre io davo più spazio a dylan dog =)! Bel post feli, a presto miaoo
RispondiEliminaBellissimo anche Dylan , come Dampyr e altri fumetti italici , e dove riusciamo ad essere creativi in modo unico e variegato.
RispondiEliminaGrazie Ela , un bacio miao
Mi è venuto in mente come immaginavo nascessero le storie dei fumetti quando ero piccola: erano storie che nascevano tutte dalla mente e dalla mano di una persona che poi andava da un tipografo e gli diceva qunte copie farne per venderle. Una persona eccezionale che riusciva a scrivere e disegnare storie in continuazione, anche più d'una a settimana.
RispondiEliminaOra che so di quanta collaborazione ci sia dietro ad una storia dovrei pensare "per fortuna, se ognuno fa la sua parte è meno impegnativo"... Invece quasiquasi mi sembra ancora più faticoso!
Conosco Diabolik solo "di fama", e nulla sapevo delle sue geniali creatrici. Grazie per questo interessantissimo pezzo!
RispondiEliminaCiao e Miao! :)
credo anch'io sia ancora più faticoso , Anna, perchè bisogna coordinare più teste, diverse visioni , idee variegate, tante volontà, e tenendo sempre in conto anche la destinazione al pubblico. Ma la magia resta .....
RispondiEliminaMolto interessanti le due sorelle terribili, e affascinante non solo il personaggio, ma il suo percorso in questi 50 anni.
RispondiEliminaMiagolii diabolici .. ma l ' Isi un po' Diabolik lo è miao
Diabolik con il tempo è diventato leggendario.
RispondiEliminaconfesso di averne letto più di una decina. Ogni tanto ne sento la voglia. affascinante, pericoloso, "diabolico" è un personaggio che piace
Hallo Pupy, si Diabolik è irresistibile e sa ingannare il tempo, come la polizia con le sue maschere. Baci miao
RispondiEliminaCol tempo, molta sottocultura non solo restama diventa un'icona della letteratura.
RispondiEliminaA discapito di tanti libroni noiosissimi di autori celeberrimi in vita e poi, per fortuna subito dimenticati.
Infatti Costantino, il tempo cambia le prospettive, ed avere idee proprie è sempre meglio. Fusa e miagolii assortiti
RispondiEliminaUn fumetto cult e... molto felino!
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