giovedì 16 agosto 2018

Genova

"Preferisco Genova a tutte le città in cui ho abitato. È che mi ci sento sperduto e a casa mia – fanciullo e straniero. Essa ha una distesa di cupole, monti calvi, mare, fumi, neri fogliami, tetti rosa, e quella Lanterna, così alta ed elegante, – e meandri popolosi, labirinti ingombri le cui viuzze salgono, scendono, si intersecano e di colpo sbucano sulla veduta del porto; – piena di sorprese, di porte scolpite marmo o ardesia, casse, formaggi; scale, panni anziché il cielo, cancelli richiusi, bizzarro dialetto dal suono nasale e irritante, dalle strane abbreviazioni, vocaboli arabi o turchi 
Si va nella vita complicata di questi profondi sentieri come si entrerebbe nel mare, nel fondo nero di un oceano stranamente popolato.
Sensazione da novella araba. - Odori concentrati, odori ghiacciati, droghe, formaggi, caffè abbrustoliti, cacao deliziosi finemente tostati da cui s'esala amarume... - Passanti rapidi su questi marmi raschiati dallo scalpello. - Verso le alture, le stradette si arrampicano, ornandosi di passiere di mattoni e ciottoli. - Cipressi, minuscoli duomi, frati.
Cucine fragranti. - Queste torte gigantesche, farine di ceci, mescolanze, sardine all'olio, uova sode imprigionate nella pasta, torte di spinaci, fritture. - Questa cucina è antichissima.
Genova è una cava d'ardesia."
Paul Valéry

foto Lucia Luce

3 commenti:

  1. In vita mia ci sono stato una sola volta, ma mi è rimasta nel cuore e confermo tutte queste sensazione ben descritte da Valéry . Questa estate avevamo in mente di tornarci, ma alla fine è saltata la vacanza in questa magnifica città. Speriamo di venirci presto. La foto dice molto.

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  2. Grazie di cuore .... l'amerai ancora di più .. e magari ci incontreremo. Un abbraccio.

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  3. Una così intensa descrizione può far innamorare di un luogo anche chi non vi è mai stato. Ed anche un'affascinante fotografia aiuta... 😉

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