La prostituta Kelly una sera si ribella al suo protettore che
la deride, uccidendolo selvaggiamente. Tempo dopo, giunge in una tranquilla
cittadina, dapprima finisce con il duro capo della polizia Griff, ma intenzionata a cambiare
vita, diventa un'infermiera molto amata in un ospedale pediatrico. Il
poliziotto, non è convinto della sua
buona fede e la tiene d’occhio, specialmente quando s’innamora di lei Mr. Grant, il magnate locale con manie
filantropiche, che la vuole sposare malgrado ella gli confessi il suo passato.
Ma non è l’unica mania che cova l’affascinante riccone, il suo lato oscuro è dei più detestabili : l’esempio morale della piccola comunità è infatti un pedofilo, che spera di trovare in Kelly, una silenziosa complice visto che entrambi sono degli anormali per la
società. Eccola ancora una volta costretta ad uccidere con rabbia e disgusto, e
non è facile convincere le autorità che lei, una puttana, è innocente, mentre il
loro beniamino locale era un mostro. Solo Griff ora le crede e riesce a trovare una bambina
abusata che rivela la verità. Improvvisamente tutta la città adesso le è grata,
ma Kelly stanca di tanta ipocrisia, lascia tutto e riparte. Amo il cinema
di Fuller, e amo le sue stramberie senza
mediazioni, come in questo film dove
mette su un melodramma quasi da feuilleton ottocentesco con peccato e
redenzione, ma narrato spietatamente,
cinicamente, in modo anticonformista ed esplicito, duro come la società che
racconta, dove nulla è esattamente
quello che è : i buoni sono i cattivi, e
i cattivi sono i buoni. Ogni mezzo tecnico viene utilizzato per sbatterci in
faccia la realtà, che spesso è violenta e dura da mandar giù, perciò poi va di
sottrazione, senza ulteriori sovraccarichi, un po’ come quel suo b/n
contrastato, plastico e schietto più vero di qualsiasi colore. Una storia con
un incipit incredibile, la scena
violenta di una donna bellissima e calva
che massacra furiosamente uno sfruttatore in una stanza , mentre del jazz
impazza, che prosegue cercando di stemperarsi
in una ricerca di normalità impossibile fingendosi una soap opera, per
finire realisticamente senza assoluzione per nessuno e senza un finale
consolatorio, perché la vita che viviamo, un reporter di cronaca come fu Fuller lo sapeva bene, non abbonda di lieti fine.
In palude con Ottodix
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NOTE SINTETICHE ALL'ASCOLTO DEL DISCO
GENRE - Electro alternative - art pop
DOVE ASCOLTARLO qui
LABEL - VREC Music Label
PARTICOLARITA' - Raccolta ...
6 ore fa
Lo dicevo io che per i pedofili ci vuole UNA SANA PENA DI MORTE! E Kelly è daccordo con me :)
RispondiEliminaLucy, seppur in modo diverso, abbiamo avuto un tema in comune sui nostri blog:la pedofilia!
Tu sei fantastica nelle tue recensioni, specialmente sui "vecchi" film che conservano un'attualità impressionante!
I tuoi B/N diventano si colorano spesso di rosa, giallo, di vita!
Un bacio micetta!
TVBTTTTTTT
Elisena
Siete due tipe drastiche mia cara EliJoe ( infondo una che ha scelto un nome riferito al binomio amore/morte, probabilmente non può non esserlo ..... ). Stregotta succede spesso che temi vicini si intrecciano mentepaticamente nei nostri post .... ma non ci si sceglie senza che ci sia un suo perchè .......
RispondiEliminaTi ringrazio delle belle parole, è vero che i "vecchi films" sono un amore appassionato per me. Un bacio grande e in un B/N assoluto.
Grande film, che ho visto in tv anni fa, amatisismo da Ghezzi e dalla banda a parte di Fuori Orario, come tutto il cinema di quel sovversivo di Fuller. Sei una ghezziana anche tu ...da quello che leggo.
RispondiEliminaGrande Fuller, di lui ricordo le emozioni del Corridoio della paura, ambientato dentro un manicomio.
RispondiEliminaPer la verifica parole, tranquilla, non ce l'hai da tempo, se no te l'avrei detto... :D
Ciao e Miao!
Come non concordare con Fuller, che la vita non abbonda di lieti fine?
RispondiEliminaIo, al lieto fine, non ho mai dato troppo credito: una ipotesi tra le tante, ma con minori possibilità di verificarsi rispetto a quelle di una iattura :)
Premetto che il film non l'ho visto.
Potrei cominciare a disquisire dal titolo, in quel "Bacio nudo" dove c'è già in agguato il dramma: l'immagine delle zanne snudate di una tigre, o una bellissima donna calva che massacra il suo sfruttatore.
Già il titolo, da solo, ci spalanca inquietanti scenari dove allocare le nostre paure di bambini, e di adulti, e i nostri desideri inappagati di giustizia e di riscatto.
La vita, Lucy, è esattamente come tu scrivi del cinema di Fuller "una stramberia senza mediazioni"
"dove esattamente nulla è come è", i buoni sono i cattivi, i cattivi sono i buoni.
Forse questo film mi sarebbe piaciuto, perchè fortemente detesto, invece, le trame col finale "ammorbidito", "raddrizzato".
Impeccabile, come sempre, la tua presentazione.
Un bacio
Marilena
Caro Ally, Ghezzi credo sia la dannazione di ogni cinefilo, con i suoi fuori sincrono e gli orari impossibili delle sue programmazioni,ho consumato vhs su vhs nelle notti di Fuori orario. Ma gli devo films che ho cercato per anni inutilmente e il coraggio di aprire la
RispondiElimina" tv di stato " a storie impossibili per un normale palinsesto. Conoscevo Fuller, e già amavo, per Mano pericolosa e Il grande uno rosso, poi vennero Il corridoio della Paura e questo, ed altri e la caccia sta ancora continuando, perchè non è facile da rintracciare i suoi titoli.Un bacione paludoso
Miaooooùùùù Nicola evviva almeno il Chapta o come diavolo si chiama, lo vinto !
RispondiEliminaFantastico il Corridoio della paura, tremendo e notevole, Fuller è già stato qui nel cineblog con alcuni titoli tra cui questo, non poteva mancare da me la sua lucida follia.
Un abbraccio a te e mille fusa felinissime al noir miagoloso ffffffffrrrrrrrrrrrr
Amaranta sto film ti piace senz'altro ma al di là del finale, già per la protagonista, una di quelle donne fascinose, spigolose, sexy, violente e sentimentali,fuori regola, che ti piacciono tanto.E pure a me ......
RispondiEliminaLa vita è spesso una fregatura temo, ma per fortuna ci sono felini, films, libri, gelati, the,amici, amori, divani, ..... ok qualche cosa di buono c'è in giro. Baci streghissima.
Ci sono film che ti obbligano a vedere quello che la società si ostina a nascondere...
RispondiEliminaho visto "uomini che odiano le donne"...
forte da non credersi,per me, in contenuti espliciti in gesti e parole...
la dura verità che non vogliamo vedere, ma c'è..
purtroppo c'è...
un film interessante quello da Te proposto...
sereno inizio di settimana..
un abbraccio..
dandelìon
Un film attualissimo,purtroppo, fel.
RispondiEliminaBuona settimana!
Ciao Fel,
RispondiEliminatitolo perfetto per un film bellissimo e crudo... come nello stile di Fuller...
Uno dei casi (ahimè, neanche troppo rari) in cui il titolo orginale non viene stravolto nella traduzione in italiano!
(Qualcuno, in verità, ci ha provato, trasformandolo in 'Il bacio perverso'...)
Esempio eclatante: 'The miracle'. Altro titolo bellissimo (in originale) per il film di Neil Jordan (uno dei miei preferiti) che, in italiano, è diventato 'Un amore, forse due': a mio parere, orrendo!
Sul film hai detto tutto tu, come sempre, in modo impeccabile!
Un abbraccio micetta
Cla
Cara Dandelion, la realtà è sovente più sorprendente della fantasia, purtroppo anche più crudele e dura. Bisogna non girarsi dall'altra parte e reagire, per poter lasciare che viva quello spazio di sogno che nessuna violenza potrà mai uccidere e che ci fa vivere veramente. Un bacio gattesco miaooooo
RispondiEliminaProbabilmente cara Gianna, violenza ed orrore è insito nell'essere umano e ogni epoca ne è testimone, e Fuller da buon cronista non può che registarlo con al sua bravura registica.
RispondiEliminaUn abbraccio con miagolii assortiti
Adoro quel film Di Jordan miciotta, è particolarissimo. E in fatto di titoli che mi dici di "E' solo questione di corna " per il bel film di Truffaut "Domiciel coniugal " ? .... che ci vuoi fare deliri italici ...... però quel Ombre Rosse sul titolo della Diligenza e Senteri Selvaggi per i Ricercatori riscatta molto ......
RispondiEliminaUn bacione cucciolotta miaooùùùùùùùùùùù
Un film che credo non aver mai visto e un regista che conosco pochissimo.
RispondiEliminaMa cos'è un blog se non permette a persone di imparare anche cose nuove?
Bella presentazione e critica, viene voglia di andarlo a cercare e vederselo.
Una storia che potrebbe essere narrata anche ai giorni nostri, purtroppo nulla è cambiato....nessun lieto fine.
Lorenzo
E' da andare a cercarlo, Lorenzo, ne vale la pena ..... Fuller è un personaggio anomalo e sa quello che fa quiando racconta e filma.
RispondiEliminaUn caro saluto miaaoooùùùùùùùù
nella vita il lieto fine lo si sogna sempre e raramente è come lo avremmo voluto e desiderato
RispondiEliminaCiò che conta nella vita è quel che si è, non come si appare o cosa gli altri pensano di noi, non il ruolo che rivestiamo. Una storia sull'ipocrisia della persona e della società. un film che ci insegna ad andare all'essenza, alla nudità persino di un bacio, alla realtà e scoprirla anche nei suoi lati un po' crudeli ma veri.
RispondiEliminaGià rari lieto fine, forse per questo ne abbiamo bisogno di vederli almeno nei films.
RispondiEliminaun bacio Pupi miaooooùùùùùùùùùùùù
Cara Rita, è vero è sempre meglio guardare in faccia la realtà, anche se crudele ..... ma cercando di non smettere di fantasticare ....
RispondiEliminaUn bacione miagolosissimo
Un film appassionato e straordinario. ed è vero, di lieto fine ce n'è poco nella vita
RispondiEliminaMiao Lago misterioso, Fuller è un regista anomalo che amo moltissimo. Bye bye
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