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Titoli e traduzioni
Postando
il film “Miriam si sveglia a mezzanotte “ ho ripensato all’annosa questione dei
titoli originali tradotti che per
esempio stravolge l’originale “The Unger”,
e la fame diventa un qualcosa di strano che ricorda il mondo vampiresco anche
se non c’entra esattamente con il film, dato che la nostra Miriam circola anche
di giorno, e questo mi ha fatto pensare a tutta quella moltitudine di
cambiamenti di titoli di cui spesso è difficile afferrare la motivazione. A volte può essere reso più appetibile
e popolare, salvo delusione però per essere altro dalle aspettative, come per Truffaut con il suo “Domicile
conjugale “ diventato l’oorido “Non drammatizziamo… è solo questione di corna”,
uno all’epoca si aspettava un filmetto osè di serie B, mica l’impegno della
nouvelle vague, così anche il suo “ La sirène du Mississippi “ diventa
“La mia droga si chiama Julie”. Oppure orrori come “Cosa è successo tra
mio padre e tua madre ? ” per un titolo del geniale Billy Wilder che aveva
usato una sola parola, e in italiano nell’originale : " Avanti! " . Cambiamenti
hanno toccato ogni genere di film “ Touch of evil Il tocco del diavolo" di Orson Welles del 1958, da noi è "L’infernale Quinlan", che c’entra ma non è la
stessa cosa, mentre la frase dell’Amleto
per “ North by northwest “ di Alfred Hitchcock, ( Amleto: sono pazzo
solo a nord nord-ovest ) indicante una non direzione, da noi si fa sminuendo il tutto “Intrigo internazionale” intanto il poliziotto
poco controllabile “Dirty Harry “ di Siegel anno 1971, si
trasforma in un “ Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo “, ma anche
il magnifico “Night of the hunter” di Charles
Laughton, da notte del cacciatore si fa
più giallo con “La morte corre sul fiume”.
E oggi il raffinato titolo “Eternal
Sunshine of the Spotless Mind”, la cui traduzione letterale risulterebbe -Infinito
splendore della mente candida-, preso da
un verso dell’opera poetica settecenteca Eloisa to Abelar di Pope, banalizzato in “Se mi lasci ti cancello”. O si utilizza
un lunghissimo "Scappo dalla città - La vita l'amore e
le vacche", per la piacevole commedia "City Slickers", in un lessico familiare
il "cittadino", per dire di
uno che si perderà in una realtà più dura, riassumendo bene tutta la trama. Certi si avvicinano, ma aggiustandoli vistosamente : “Il silenzio degli agnelli” si addomestica in “Il silenzio degli innocenti”, certi
utilizzano una parola straniera lo stesso come titolo modificato, è il caso di “
Furyo” per “Merry christmas mr Laurence”. Certi inventano titoli suggestivi come “ La maledizione della prima luna” incuranti
che nei “Pirates of the caribbean: the curse of the black pearl” , sta maledizione
non c’è. Non sapremo mai perché il
mitico “ Bringing up baby “di Howard Hawks, sublime commedia del 1938 , che riprende la
canzoncina che attira un simpatico leopardo, da noi si fa solo “Susanna”, che cambia poco nell’interesse del pubblico verso il film, o perché i Duri a
morire di “ Die Hard “( 1988), da noi spariscono
per una più catastrofistica “Trappola di
cristallo”. Ci sono però anche titoli italianizzati che
sono diventati modi di dire, al di là della pertinenza o meno al tema: i Ribelli senza causa , “Rebel without a cause”,
tradotto come “Gioventù bruciata”; la
lussuosa strada hooliwodiana del “Sunset boulevard”, si modifica
sostanzialmente in un mortifero “ Viale
del tramonto” ; e il fondamentale “Citizen
Kane “di Welles, diventa il simbolo del
potere parallelo dei media con “Quarto
potere”. E poi l’eccezione che conferma la regola, ci sono film che acquistano
ancora più fascino per il nuovo titolo, su tutti i due western di Ford la
diligenza di “Stagecocach” si fa un emblema visivo con quelle “Ombre Rosse”, e diventa un viaggio
dell’anima quella ricerca dei “The searchers “in “Sentieri selvaggi”. Non tutto
il male viene per nuocere.
Molto bello questo post. Non avevo mai pensato al problema della traduzione dei titoli, che in poche parole devono cogliere e riassumere in modo suggestivo i contenuti di un film.
RispondiEliminaIn effetti alcuni di quelli citati non sarebbero stati così immediati al pubblico italiano che non conosce, ad esempio, Shakespeare, come il pubblico inglese.
Altri potrebbero produrre un effetto strano.
Ad esempio, se avessi letto su un cartellone "il silenzio degli agnelli", sinceramente mi sarebbe venuto in mente uno di quei film "pecorecci" della tradizione italica...
Veramente splendido questo viaggio nell'universo dei titoli. Un pezzo degno di una professionista. E non arrossire o ti faccio mordicchiare dall'Isidoro... In effetti io avevo sempre pensato, in negativo, a quelli recenti che rovinano e banalizzano gli originali, per fare l'occhiolino a un pubblico italiano sempre più instupidito dalla televisione. Ma tu mi hai mostrato che in passato ci sono stati, da parte dei traduttori italiani, anche dei veri e propri colpi di genio, dei fiori all'occhiello, tipo Ombre rosse, Gioventù bruciata e Quarto potere.
RispondiEliminaOggi le traduzioni sono spesso così sciocche e imbecilli da farti rischiare di perdere un buon film: "Se mi lasci ti cancello" è un film meraviglioso, poetico, geniale, struggente, ma io sulle prime, giudicando dal titolo, l'avevo scambiato per uno di quei vomitevoli teen movies vuoti e banali che vanno tanto di moda... Povera italiA: ormai da noi la meritofobia si è diffusa come un cancro, riusciamo a essere stupidi anche nel tradurre un titolo!
Non affidarsi mai ai titoli di film...e di libri.
RispondiEliminaHallo Alfoso, eh si è un po' il tuo genere di post che analizza la storia e i misteri , e qui ci sono la storia del cinema e il mistero di titoli scelti con criteri indecifrabili.
RispondiEliminaPoni però un problema reale,alcuni titoli forse davvero avrebbero avuto problemi d'impatto, ma bisognerebbe anche dare la possibilità di crescere e valutare con la propria testa. Bye bye ffffrrrrrrrrrrrrr
Verissimo. In fondo quella della traduzione è un'arte. Basta pensare che i romanzi americani furono introdotti e tradotti da scrittori del calibro di Fenoglio e Pavese.
EliminaGrazie caro Nicola, il post mi è stato suggerito dalle chiacchere telefoniche con Marilena/Amaranta. Non so perchè ma sembra connaturato nel nostro dna alternare genialità alte a bassezze ignobili. E neppure dei titoli di film subiscono questa misteriosa legge italica. Un bacione grande.
RispondiEliminaps
troppo pallida-vampira per arrossire ma dal bel Isidoro potrei anche farmi mordicchiare
Cara Gianna, le apparenze ingannano sempre .... ma a volte da qualcosa dobbiamo partire. Miaoooùùùùùùù
RispondiEliminaQuestione irrisolvibile, interrogativo filosofico per noi cinefili italiani (all'estero fanno così? ...non credo)... e poi, carrellata di film che ho molto amato (anche "Avanti!", film cartolina di Wilder che con il tempo dieventa sempre più rilevante).
RispondiEliminaah che bello,io sono una fanatica delle traduzioni dalla lingua originale all italiano !
RispondiEliminaChissà Ally se all'estero non lo fanno per rispetto o per mancanza di fantasia trasformista. E' la dannazionee il fascino italico essere sempre in questa ambivalenza.
RispondiEliminaBaciottosi miaooooùùùùùùù
Silvia allora hai da scovarne di particolari e suggerirceli miaooooooùùùù
RispondiEliminaSaluti a te e a Raja fffffffrrrrrrr
TITOLO ORIGINALE:
RispondiEliminaTON ÉCRIT, LUCY, ET' MAGNIFIQUE
TITOLO TRADOTTO:
QUESTO TUO SCRITTO, LUCY, E' MAGNIFICO
Un post assolutamente domenicale, questo tuo ultimo Lucy, rilassante e godibile, pieno di curiosità e disvelamenti sul "prodotto film" a partire dal titolo.
Nulla ci viene proposto per caso, anche quello che apparentemente ci pare stupido, incoerente o, addirittura fuori tema.
Eh si, il film è un prodotto che va pubblicizzato già dal titolo(anche se, spesso, ci troviamo davanti a traduzioni orrende che mistificano ed inducono in errore, vere bestemmie per gli appassionati cinefili, e con lo scopo elementare, attraverso un tilolo civetta, di trascinare più pubblico possibile nelle sale).
"Original is better", laddove si può mantenere l'originalità del titolo (salvo i casi in cui sussiste una intraducibilità linguistica...... ma perchè, allora,tradurre a tutti i costi e non lasciare il titolo nella lingua originale, piuttosto che confezionare brutture?)
Esempio, per tutti questo che tu citi:
......come per Truffaut con il suo “Domicile conjugale “ diventato l’orrido “Non drammatizziamo… è solo questione di corna”, uno all’epoca si aspettava un filmetto osè di serie B
In questo caso il nome del regista è a garanzia del suo prodotto, perchè Truffault ha fama e pubblico ed un pedigree di tutto rispetto per quel che concerne la sua opera ma, di certo, chi ha tradotto, per la distibuzione italiana, il titolo del suo film, non gli ha reso un bel servizio.
Ma che bisogno c'era di tradurre visto che il titolo originale non solo è capibilissimo nella nostra lingua ed inoltre già c'introduce, con la premessa del titolo, spettatori della storia di quel diario intimo che è la Nouvelle Vague.
Io, fossi stata Truffault, avrei chiesto un risarcimento come si fa con i vandali, quelli che imbrattano i muri e sporcano i quadri d'autore o mutilano le sculture, e pubbliche scuse.
Bè, Lucy, che dirti SEI GRANDE!!!!!!!!
Ci sarebbe da scrivere un casino a tal riguardo, argomento estesissimo che partendo dalle curiosità si arriva al costume e alla orale e alla psicologia e, ancora oltre :)))
.....eppoi, ovviamente, c'è anche il positivo delle traduzioni, per i motivi che tu hai brillantemente illustrato e che, anche nei commenti, sono stati evidenziati.
Un bacio
Marilena
Errata corrige: Orale sta per morale :)
EliminaLucy....io sono il titolo d'un film.
RispondiEliminaSì. Il mio nome. Intraducibile e storpiato da tutti. Ma il cognome no, quello resta una garanzia che va oltre ogni traduzione. Storpiato più del nome ((((((!!!!!!!!!
E' l'ora del delirio questa mia e, in questo tuo CineSalaBlog io posso tirarlo fuori tutto. I gatti, i pezzi di pellicola, i titoli originali che rotolano sul pavimento, stralci di locandine e il tuo profumo dolce ragazza, il tuo profumo che rende tutto così ospitale e vero e .... che vuoi io qui mi ci sento a mio agio e mi traduco da sola!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao cinefila, gattofila, felinosa, soprattutto, dolcissima Lucy
Innazitutto Marilena, questo post è dovuto a te, che mi hai suggerito di postare i nostri deliri notturni. Si è un anomalia che mi ha sempre interessato quello delle traduzioni dei films, come dici bene tu nnon è solo mera curiosità enciclopedica, ma investe altro, facendosi anch'esso spechcio dei tempi.
RispondiEliminaTi abbraccio mia Escura : parlare con te è sempre stimolante. Miaooooooùùùùù
I nostri deliri, Lucy, li adoro e chissà se un giorno, digitando sulla tastiera a quattro zampe, tiriamo fuori la sceneggiatura d'un film :))))
EliminaPer il momento è meraviglioso raccontare e raccontarsi, sogni, follie, fatti realmente accaduti e quelli che forse mai accadranno e, soprattutto, ridere (adoro la tua ironia) per irportare tutto ad una più giusta dimensione.
TVB
Aspè che te lo traduco: Ti Voglio Bene :)
Tranqui si capiva fffffffffrrrrrrrrr
RispondiEliminaEliJoe tu sei tutta una serie di titoli, uno più folle e adorabile dell'altro. Giungi nella Cinesalablog come un tornado, i gatti ne sono scompigliati, ma felici, e io travolta ma contenta. Perciò vieni quando vuoi e metti a soqquadro tutto spargendo giouia e giarasoli.
RispondiEliminaTi straabbraccio miciona matta ffffrrrrrr
ps
il tuo nome è più che intraducibile : è unico come te ri-ffffffffffffffrrrrrrrrrrr
E' davvero splendido condividere con una vera amica tutto, essere comprese nella diversità.
RispondiEliminaEd è bello ridere insieme. Un bacione
in tutte le lingue del mondo ..... ed un abbraccio che non ha bisogno di traduzioni
ciao Felinità
RispondiEliminaquante curiosità sui titoli cinematografici che ti giuro ignoravo totalmente. è una cosa cui non avevo pensato ma la trovo molto interessante.
anche per i libri accade un processo analogo. certo che il titolo cambia per rimanere più facilmente nella mente ma sicuramente cambia un po' o anticipa anche un po' troppo del film in questione
buon inizio settimana
Ciao miciotta,
RispondiEliminada una semplice riflessione (tra noi) su un commento agli stravolgimenti dei titoli nelle traduzioni, tu sei riuscita a ricavarne un bellissimo post! E ne hai tirate fuori, di curiosità!!! Attendo 'Il miracolo'...(appunto)! Ti voglio bene
Cla
Cara Pupy, è si è un tema interessante e curioso lo studio dellle traduzioni dei titoli.
RispondiEliminaIn effetti certi diventano dannosi in fatto di trama : vedi cinematograficamente Vertigo del buon vecchio zio Hitch, che si fa La donna che visse due volte rovinandoci la sorpresa ....
Buona settimana miaooùù
Miciosa le nostre chiacchere sono prolifiche di idee e spaziamenti ......
RispondiEliminati voglio bene assai assai miao
Hai ragione Alfa , bisogna compenetrarsi nel creatore dell'opera riuscendo a renderne chiaro il messaggio ,molto arduo . miaoooo
RispondiEliminatradurre è un'arte raffinata e complicata :P
RispondiEliminaMolto complicata e di grande sensibilità.
RispondiEliminaMiagolii affettuosi Isabel miaoooooo
Eh già, a volte ho notato anche io che i titoli non vengono tradotti ma ripensati e non sempre (anzi, raramente) l'ho apprezzato! mi pare d'averlo notato anche con i libri...
RispondiEliminaSi Anna un fenomeno molto italico, ma tutto come vedi è occasione di spunti e dialoghi. miao
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