mercoledì 30 settembre 2009

La Leggenda del Re Pescatore

Jack, scusami se mi prendo la libertà, ma... Tu non mi sembri per niente un cuorcontento. La conosci la storia del Re Pescatore? Comincia col re da ragazzo, che doveva passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare re. E mentre passa la notte da solo è visitato da una visione sacra: nel fuoco del bivacco gli appare il Santo Graal, simbolo della grazia divina. E una voce dice al ragazzo: "Tu custodirai il Graal, onda possa guarire i cuori degli uomini." Ma il ragazzo, accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria, di bellezza, in uno stato di completo stupore, si sentì per un attimo non un ragazzo, ma onnipotente come Dio: allungò la mano per prendere il Graal, e il Graal svanì lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco. E mentre il ragazzo cresceva la ferita si approfondiva, finchè un giorno per lui la vita non ebbe più scopo. Non aveva più fede in nessuno, neanche in sè stesso. Non poteva amare, nè sentirsi amato. Era ammalato di troppa esperienza, e cominciò a morire. Un giorno un giullare entrò al castello e trovò il re da solo. Ed essendo un semplice di spirito, egli non vide il re: vide solo un uomo solo e sofferente. E chiese al re: "Che ti addolora, amico?" E il re gli rispose:"Ho sete, e vorrei un po' d'acqua per rinfrescarmi la gola". Allora il giullare prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d'acqua e la porse al re. Ed il re, cominciando a bere, si rese conto che la piaga si era rimarginata: si guardò le mani e vide che c'era il Santo Graal, quello che aveva cercato per tutta la vita. Si volse al giullare e chiese stupito: "Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?" E il giullare rispose: "Io non lo so, sapevo solo che avevi sete".
NewYork.Medioevo.Realismo.Barboni.Fantasia.Grattacieli.Alleanza.Violenza.Castelli.Incubi.
Dramma.Sentimenti.Depressione.Bassifondi.Innocenza.Cavalieri.Stazioni.Salvezza. E su tutto la follia che libera la mente da ogni filtro, per poter ritornare fanciulli capaci di stendersi nudi su un prato cittadino, in una notte fredda, felici di respirare il profumo dell’erba col proprio corpo senza più barriere, con un amico, guardando le stelle e sapendo che il Santo Graal è in loro.

Per Base Luna che lo ama molto e a cui voglio un mondo di bene

domenica 27 settembre 2009

Acque del Sud

Film dalla confusa trama di un disilluso proprietario di imbarcazione per ricchi annoiati in cerca di avventure peschereccie in Martinica, eternamente accompagnato da un simpatico vecchietto zoppo e perennemente ubriaco che chiede semprea tutti "È mai stato punto da un'ape morta?".Un giorno compare all'orizzonte uno schianto di ragazza che non sa che strada prendere, ma lo fa con gran classe. "Qualcuno ha da accendere?" chiede con voce roca, una sigaretta in mano e uno sguardo infiammabile e lui non può più ignorarla, malgrado se stesso. Il tutto tra conflitti politici mondiali e loschi individui pericolosi. Sarà costretto a prendere decisioni, ma riuscirà alla fine a non perdere la sua libertà, partendo insieme con la bella e il vecchio marinaio. La storia non ha per Hawks importanza, è pretesto per raccontare, amicizie, coraggio, scelte ldi libertà, avventure, eroi disillusi e un modello femminile ancora una volta non classificabile, non convenzionale, una donna che sa tener testa al protagonista tanto da farlo ricredere sul suo bisogno di solitudine. Qui poi c'è un'alchimia tra gli attori incredibile : il vecchio Walter Brennan, è un personaggio indimenticabile, un po' macchietta un po' tenero amico fedele, con una filosofia minimalista impagabile; ma il clou è la complicità che c'è tra Lauren Bacall, di una bellezza sfolgorante e particolarissima, qui all'esordio, ed il maturo Humphrey Bogart, con quell'aria da cinico romantico. Il loro rapporto ha una magia sullo schermo rara, che diviene un grande amore nella vita e una collaborazione per altri tre bellissimi film. Vederli scambiarsi occhiate profonde ed infinite mentre al piano il favoloso Hoagy Carmichael suona un blues, è una visione di sensualità e passione indimenticabile.

Dialoghi tra Marie detta Slim e Harry Morgan
-La tua vita la conosco già abbastanza. - Chi te l'ha raccontata? - Tu stessa, con quello schiaffo che hai incassato. - Che c'era di speciale? - Non hai battuto ciglio, e ci vuole allenamento per arrivare a tanto. Sì, ne so molto su di te, bella. -

Lo so, Harry, non t'importa di quello che faccio, ma se lo faccio ti arrabbi.

Ad un secondo tentativo di bacio, che lei si prende, non arrendendosi al gelo di lui : - Va meglio ............... se partecipi. Sai che con me non occorrono tante commedie… Non devi dir niente, non devi neanche far niente, neanche un gesto… O, se vuoi, basta un fischio… Tu sai fischiare, vero, Harry?

mercoledì 23 settembre 2009

Immagini altre

Immagini che ho incontrato nel mio girovagare da gatta randagia, immagini di un mondo altro

lunedì 21 settembre 2009

Fucking Åmål

Åmål piccola cittadina svedese : due ragazze. Elin famosa a scuola e contesa dai ragazzi, ma annoiata da tutto. Agnes l'ultima arrivata e per di più strana e caparbiamente solitaria. Come se non bastasse s'innamora di Elin, che la studia, ne è attratta e la respinge e con lei ama/odia tutto ciò che è così diverso dal suo mondo che le sta stretto. Perchè Agnes è diversa, è il nuovo. Conoscerla aiuterà lei a vedersi dentro e Agnes a credere in se stessa, portando entrambe ad amarsi, fregandosene di tutto e di tutti, e dimostrandolo uscendo a testa alta mano nella mano da un bagno di scuola, si si può iniziare una rivoluzione anche così, dando inizio veramente al potere di sognare qualcosa anche d'indefinito, anche solo una fuga a Stoccolma, ma qualcosa che è proprio, e di nessun altro, in un inno ad essere un'individualità unica. Raccontato con la delicatezza cruda di vedere la vita di tutti i giorni, attraverso gli occhi di due ragazze, e con la profondità nel mostrare le angosce del crescere e del comprendere cosa ci turba e attrae. Con la luce sgranata per non abbellire questa realtà adolescenziale, ma senza giudizi inutili, ci mostra la realtà, che può diventare speciale e chiara e semplice se solo lo vogliamo.

Dedicato alla fantasiosa Pupottina che si è presa una vera cotta per la Svezia

sabato 19 settembre 2009

Arsenico e vecchi merletti

Commediografo di successo e scapolo convinto, Mortimer Brewster torna a casa dalle adorabili ziette Abby e Martha ,a sorpresa con Elaine una deliziosa mogliettina. Ma a poco a poco l'iddilio s'incrina scoprendo che la vecchia cassapanca di famiglia serve per mettere in transito i cadaveri di anziani pensionanti, a cui le due sorelle decidono di alleviare la solitudine eliminandoli col sorriso sulle labbra e del loro vinello di sambuco corretto con all'arsenico. Poi vengono seppelliti in cantina, in fosse scavate dal fratello Teddy, che crede di essere il presidente Roosevelt mentre costruisce il Canale di Panama. Il delirio si fa furibondo con ex fratelli che somigliano a Karloff-Frankenstein, direttori di manicomio e poliziotti interessati a diventare commediografi, e altre amenità varie. Morty ormai convinto che presto diverrà pazzo anche lui vuole allontanare Elaine, quando le amate zie, con i loro modi teneri, gli confessano che in realtà non è veramente sangue del loro sangue, ma il figlio di ..... forse per Mortimer c'è una qualche speranza. Commedia nerissima, buffissima, dinamica anche se chiusa in una stanza, in una casa circondata da un cimitero, piena di cadaveri che non si vedono mai, salvo i cappelli, ricca di battute e pagliacciate evidenti (Grant è fantastico con smorfie e tutto un corpo comico che va al di là della sua avvenenza), un metalinguaggio in cui si vive una finzione teatrale e cinematografica sempre rivelata dai personaggi stessi, con sguardo cinico e macabro, tra doppi, assassini, torture, seppellimenti, senza mai mostrarli. Capra rivela che la pazzia è nelle nostre case, raccontandolo con un meccanismo filmico perfetto di cui ridere, morire dal ridere. Un titolo così non può che legarci a lui,legarci fino a che morte non ci separi.
Elaine -Ma tesoro, amerai anche il mio cervello, eh?- e Mortimer -Una cosa per volta.
Mortimer -La pazzia scorre nelle vene della mia famiglia, anzi galoppa.