Pandora e l'Olandese Volante

Ecco un film che ho molto desiderato, e solo qualche tempo fa sono riuscita ad avere, e come sentivo era straordinario, proprio il mio genere di cinema : una storia tragica, ma dal carattere insolito, surreale, romantico ma ossessionato, reso in modo barocco, ricco di le leggende e miti, che s'intrecciano per fatalità in un incantesimo d'amor fou. Domina il film una frase e una sensazione : la misura di un amore dipende da quello cui si è disposti a rinunciare per esso.

Una cittadina sulla costa spagnola, qui,la stupenda Pandora attrae disperatamente gli uomini che incontra, ma con sua indifferenza, perchè riarsa dal desiderio di qualcosa d'impossibile di assoluto, Ed ecco che Pandora conosce un enigmatico un aristocratico olandese, Hendrik Van der Zee, che vive viaggiando solitario sulla sua imbarcazione. In lui un segreto tremendo: è il leggendario Olandese Volante, che avendo ucciso la moglie innocente, da trecento anni vagava senza speranza sul mare. Pandora ne è irresistibilmente affascinata, lui attratto come trascinato dal fato verso lei, che sembra la reincarnazione dell'amata uccisa,ma la respinge,perchè egli è condannato all'immortalità tormentata dal rimorso.,a non trovare pace finché una donna innamorata non sacrifichi la sua vita a lui ,a morire con lui..... Perciò l'Olandese vuole allontanarla da sé, per non costringerla al sacrificio estremo, preferendo rinunciare così alla propria redenzione: ma è il destino che li unisce eternamente. Bene lo comprende Pandora quando sul panfilo trova il ritratto della moglie uccisa: il proprio ritratto. Sa ora che ciò che la lega ad Hendrick, è ultraterreno. Il destino ha deciso la loro sorte, salpano innamorati e una furiosa tempesta li trascina con sè, l' "Olandese Volante" ha ritrovato nella morte l'agognata pace con colei che è vita e morte ed eternità per lui.

Incredibili scenografie suggestive e coloratissime,fatte di reperti archeologici , degenerazioni kitsch che diventano sperimentalismo luministico fatto di chiaroscuri, sfumature di colori notturni. popolato di bizzarie poetiche, tocchi pittorici che vanno dalla tradizione spagnola più oscura di Goya, El Greco, ai paesaggi metafisici di De Chirico, al surrealismo dove antico e moderno si fondono in una composizione di una bellezza abbagliante ( grazie anche al talento visionario di Jack Cardiff, uno dei più grandi giocolieri del colore cinematografico (Narciso nero, Scarpette rosse).Una storia ai limiti dell'impossibile,raccontata per flashback dentro flashback, che subisce la fascinazione per il fantastico ,con una personalissima regia imprevedibile, fa dire a Mason : "Nessuna opera d'arte è completa finché non interviene il caso", che unisce i miti di Pandora e dell’’Olandese Volante fusi insieme : la perenne condanna all'immortalità e la divinità fonte di ogni male per gli uomini che se ne innamorano.
E poi loro: Ava Gardner, carnale e luminosa, complicata , indifesa di fronte ai sentimenti e al contempo trasgressiva di fronte alle leggi sociali, interprete perfetta di melodrammi folli, deliranti. E il fascino lontano, enigmatico, profondo di James Mason . Solo loro possono ripetere :" Non occorre che chieda una settimana, un mese, un anno... – Non occorre. – È come essere sotto un incantesimo: al di fuori del tempo, eterno...... eterno..." perchè l'amore ha una misura: quello a cui si è pronti a rinunciare