Prigionieri dell'Oceano

Seconda guerra mondiale una nave è silurata da un U-boot tedesco, e affonda lentamente nella nebbia in mezzo all'oceano. Morte e silenzio tutto attorno, inquietanti galleggiano pagine di giornale, vestiti, denaro, un mazzo di carte, ... poi una donna improvvisamente è inquadrata seduta ,incurante, in una scialuppa di salvataggio . Altri si aggregano, alla deriva, senza provviste, con poche speranze. E come se non bastasse sulla scialuppa vi è anche il "nemico", accolto a malincuore. Sembra aiutare, ma intanto attua piani subdoli, mentre l'assortito campionario di umanità pian piano si assottiglia ed emergergono anche drammi personali, ed esistenze prima sconosciute si intrecciano in modo inelluttabile:la superba gornalista , il rude macchinista, il migliardario,ecc. ,ma tutti sono allo stremo con reciproci sospetti e nervi al limite.Sembra che il nemico abbia la meglio, ma quando ogni senso d'umanità è annullato il gruppo ha un sussulto di coesione,comprendendo che nella lotta l'unica maniera per vincere e l'unità. Un film di propaganda che solo quel geniaccio di Hitchocock riesce a trasformare in una continua suspence , rappresentando la mutevolezza della natura umana , sottoposta ad estreme circostanze . E poi solo lui sa rendere claustrofobico un luogo aperto, farlo sentire chiuso palcoscenico dove inscenare il peggio e il meglio dell'umanità. Tutto totalmente filmato in una scialuppa in mezzo al mare infinito.
Extra : Hitch riesce genialmente ad apparire per il suo solito cameo , anche in mezzo all'oceano ma... nella pubblicità di un prodotto dimagrante (due foto "prima" e "dopo" cura ),sul retro di un quotidiano che in mano ad uno dei protagonisti