Foglie d' Autunno

Milly, dattilografa e donna indipendente, non più giovanissima, incontra Burt, un uomo più giovane di lei. Il giovanotto le fa una corte assidua, che la sconcerta , ma che riapre il suo cuore a speranze sepolte. Il loro rapporto sembra procedere per il meglio e Lei accetta di sposarlo. Ma, dopo qualche tempo lui manifesta gravi turbe mentali. Traumi del passato l'ossessionano. L'amore che gli porta la spinge a farlo ricoverare, consapevole, che l'uomo che guarirà sarà un'altro ,un'altro Burt , che probabilmente non avrà più alcun interesse per lei. Melodramma intenso , al femminile per un regista d'azione come Aldrich, tutto incentrato sulla Crawford, i cui occhi enormi mangiano la scena, di una bellezza asciutta, quasi mascolina , che poi inaspettatamente ti commuove e coinvolge nel lasciarsi sempre più sprofondare nel sentimento, contro ogni ragione. La follia traumatica di lui si intreccia con quella passionale di lei. Ogni volta che ci perdiamo nell'altro, rischiamo molto della nostra integrità mentale, ma basta guardare gli occhi di Milly ,forse per la prima volta vivi e felici , per voler rischiare.