L' 'Età dell' Innocenza

Da un romanzo di Edith Wharton. New York , 1870, Newland Archer,è un giovane avvocato di successo, fidanzato con una ragazza della buona società May , graziosa , convenzionale, perfetta rappresentante della società borghese dorata e crudelmente conformista , l'agiata e monotona esistenza di viene stravolta dall’incontro con la contessa Ellen Olenska, donna libera, eccentrica , che riceve falsi attestati di simpatia nell'ambiente chic, realtà criticatissima. Se ne innamora, corrisposto, ma prigioniero della gabbia delle convenzioni sociali, che assicurano rispettabilità, lo condizionano in un’indecisione che gli sarà fatale. Diviso fra l’amore e l’ossequio alle dure regole del mondo cui appartiene, Newland rinuncia al grande amore e sposa la squallida e manipolatrice fidanzata, incapace di modificare la sua vita, il suo destino, deciso dagli altri.

Film volutamente e riccamente calligrafico, spietatissimo, immenso. Libertà e amore non vincono ogni cosa : regole sociali e benessere materiale, molto spesso prevalgono nella vita, uccidendo l'io dell'individuo. Tre colori dominano : il rosso della passione e del dolore; il giallo di ciò che è vivo, libero e vitale; il bianco, puro aristocratico che respinge tutti gli altri colori, simbolo di una società gelida e asettica .La maniacità della ricerca dei particolari storici, omaggio al maestro Visconti , copre, nasconde una crudeltà inaudita, tutta implosa, con ferite tremende che non possono neppure sanguinare.