Narciso Nero

Alcune suore inglesi sono ospitate in un palazzo indiano, che era stato un harem, sulle pendici dell'Himalaya, per aprire una scuola e un'infermeria. Nonostante l’appoggio del signore locale e l’aiuto dell’agente britannico, le difficoltà materiali, le diffidenze del locali, creano disagi nelle Sorelle. Soprattutto, l'aria rarefatta dell'altitudine, i profumi esotici, la stranezza e la sensualità del luogo, influiscono sulla loro fragile psicologia. Si crea un contrasto tra una relativamente giovane religione e credenze antichissime, tra libertà e inibizione, spiritualità e carnalità, dovere e desiderio. Fino al punto di rottura definitivo e tragico, quando una conversa, impazzisce, e la superiora, deve ammettere la sua sconfitta e abbandonare la missione. In lei una nuova umiltà ed umanità è però cresciuta .
Dramma psicologico morboso, fatto di passioni e natura dai colori fiammeggianti ,con l’oro, il nero, il rosso, i blu, del Technicolor, a sottolneare il crollo interiore, accentuato dall’aria incantata e ammaliante dell'ambientazione, tutta ricostruita in studio, che regala , quel tono magico, irreale, fuori dal tempo con una natura lussureggiante e prepotente che scatena, lassù su quel picco quasi impossibile, nelle represse abitatrici del convento-palazzo di piacere, le loro nevrosi , i desideri, pulsioni respinte, obliate, che esplodono sotto quella campana che sta sull’orlo del precipizio... il cui suono si fa eco del loro stato di vertigine, e del precipizio emotivo che stanno vivendo. La geniale coppia di registi Powell-Pressburger attraverso la fusione di colori e di suoni, ricreano artificialmente la suggestione angosciosa di un’atmosfera che le monache temono e invocano. Un vento perenne soffia per tutto il racconto e scompiglia le vesti delle suore, che muove tutto, come il svolazzare continuo delle tende, e ha voce di soffi e sibili. Simbolo dell' agitazione interiore, vento ed inquietudini smuovono e turbano , non lasciando più riposo..



" C'è qualcosa qui nell'aria che rende ogni atto come esasperato ! "