
Jenny Lamour è una sensuale e ambiziosa cantante kitsc di music-hall, ossessione e dannazione di Maurice, il marito-pianista che la tormenta con la sua gelosia,lei lo ama, ma stuzzica per interesse ogni uomo a tiro. Dora amica di entrambi, fa da ammortizzatore tra loro, ma anche lei è ammaliata silenziosamente dal fascino carnale di Jenny. Maurice, una sera esasperato dai giochetti della moglie con un laido affarista che le promette contratti cinematografici,si reca a casa di lui, e lo trova assassinato, comprende di essere in trappola. Ma pure la moglie era stata lì,e pensa di averlo ucciso lei.E Dora per aiutarla va quella casa per eliminare delle prove.Le indagini sono affidate all'ispettore Antoine, stanco poliziotto, che non vede l'ora di risolvere il caso per tornare dal suo bambino, in questa tetra notte di Natale. Tutto e tutti cercano di depistarlo dalla verità, ma la sua infallibile mentalità geometrica delle cose,lo porta a risolvere il caso,e a scagionare quei tre che restano in balia dei loro sentimenti. Un noir morboso, che racconta gli inferni quotidiani di un'umanità alla deriva che si aggira nelle ombre di una città indifferente. Non si salva nessuno, un ritratto grigio-nero delle classi tra una borghesia arrogante,un ceto medio opportunista, e l'arrivismo delle classi più povere,dove solo il denaro conta e gli istinti più bassi e prevedibili. Maurice ne è il simbolo,ex borghese non sa adeguarsi ai parametri del vivere ai margini, gentile ed educato può però arrivare all'omicidio per l'istintuale gelosia che lo divora,e per una donna così diversa da lui, ma che lo stordisce con il suo erotismo sfacciato.Un erotismo che si fa luce abbagliante nel buio, come nelle esposizioni fotografiche della inutilmente desiderosa Dora. Clouzot ha pietà per questi amori, il suo pessimismo si concede il dubbio del mistero dell'amore, perché una donna di classe ed intelligenza come Dora e un brav'uomo semplice s'invaghiscono in modo malato di Jenny, e perché la vivacità sexy della cantante è fedelmente attratta da un uomo così tranquillo, triste, “normale” come Maurice. Nessuno è cattivo, e tutti possono essere colpevoli, tutti si mentono vicendevolmente, non importa il perché. A riordinare le fila, il male necessario della legge, un poliziotto tra i piedi non piace a nessuno, ma una qualche verità va stabilita, e qui crea il prototipo di quel scettico, mal pagato ispettore, disilluso difensore dell'ordine costituito a cui probabilmente neppure crede, ma che ancora è l'unico limite al caos che l'uomo crea intorno a se. Come racconta l'ispettore : -Mio padre viveva in un bel castello, in mezzo a un parco: era cameriere, ed era pagato per pulire la sporcizia degli altri. E io facccio lo stesso -.











Jenny a Dora - È lui che amo: gli altri m'annoiano. Non è solo questione epidermica, ma di sentimento: senza di lui mi sento persa. Può sembrarti quasi incredibile, ma Maurice è la mia fiamma. Forse non mi brucia, ma mi illumina -.
L'ispettore commenta un caso risolto - Era una storia sporca. Come tutte le storie. Ci si eccita, ci si entusiasma...... si immagina un caso sensazionale... ... e invece finisce come sempre: in un delitto volgare -.
Dora a Jenny - Non voglio che ti mettano in prigione, là ti tagliano i capelli e fa freddo -
Maurice a Dora - Avrei dovuto sosare un adonna come te - e Dora - non rimpiagere niente, sono una donna strana -
L'Ispettore a Dora - Lei mi è simpatica, è un po' come me ...con le donne non avrà mai fortuna ...... -