martedì 30 giugno 2009

Scarpette rosse

Il celebre impresario Lermontov porta ad un successo trionfale una giovane ballerina,Vicky Page, con il balletto Scarpette Rosse, ispirato alla favola di Hans Christian Andersen ,costringendola però ad enormi sacrifici. Un musicista innamorato di lei cerca di sottrarla a tutto ciò, ma la danza è dentro di lei e la riporterà sulla scena con quelle magiche scarpette rosse con cui danzare ossessivamente,in un moto perpetuo infinito, fino alla morte.
Powell-Pressburger , meravigliosa coppia di registi, hanno creato un melodramma fatto di danza e musica, dove non solo si vive d'arte , ma si muore. Colori ammalianti , espressionisti e romantici al tempo stesso, per una favola - incubo, dove ogni cosa è reinventata in modo meraviglioso. Al loro primo incontro, Lermontov chiede all'aspirante ballerina «Perché vuole danzare?». E Vicky risponde: «Perché lei vuole vivere?». E Lermotov-demonio faustiano, le fa iniziare quel percorso inarrestabile che non può che portarla al compimento perfetto di una vocazione, la consacrazione totale di sè , fino all'annullamento nella sua stessa arte-ossessione.

Dedicato a Pina Bausch, che da oggi fa danzare le stelle in cielo

lunedì 29 giugno 2009

Ossessione

Ossessione : già il titolo rompe con ogni schema possibile,perchè un'ossessione brucia,divora,non vuole barriere. Il titolo del romanzo americano parlava del destino che tragicamente si ripresenta, suonando due volte come il postino, ma qui già sapendo che questo destino vive di ossessioni, la condanna per i due protagonisti è inesorabile, diviene una fuga senza vie di fuga. Lei stanca di quella squallida trattoria e di un inutile matrimonio , lui che viene dal nulla e va verso la libertà senza legami. Si spalancano passioni, disperazioni, tormenti, rimpianti,rimorssi. Il terrore di perdere quel poco porta la morte, la perdizione di se stessi . Un'ossessione pretende tutto, è una sfida alla paura di abbandonarsi senza remore, di affrontare il domani, soli ma insieme .

domenica 28 giugno 2009

La gente mormora - Auguri Base Luna

Una commedia romantica ,dal tocco leggero, arguto, ma che parla di temi scottanti, anticonformisti, dove l'umanesimo deve fare i conti quotidianamente con le ipocrisie della società. Ginecologo gentile, bravo e con un etica e una morale fuori dalle comuni regole, ecco Noah Pretorius, che fa parlare di sè per i suoi metodi poco ortodossi e perchè va in giro con un amico, che lo segue ovunque in silenzio . Un collega rivale, fa indagini sul loro conto ,scavando nel passato. Intanto il dottore, incontra e salva dal suicidio,una ragazza madre , con un trucco la convince a tenere il bambino , se ne innamora e la sposa prendodosi con lei, figlio e pure il padre, liberandolo da una vita sacrificata. Con l'aggiunta di un altro amico-dottore , creano un armonico edivertente gruppo di sani-folli. Nel finale sapremo la verità sulla storia del suo amico Shunderson che si fa avanti per difenderlo dal discredito davanti ad un collegio giudicante, con l'accusa di avere a suo tempo protetto un assassino, e rivelando ancor più il grande cuore di quest'uomo, e la piccolezza di chi giudica a priori. Pretorius può così tornare a dirigere il concerto degli allievi libero come sempre e felice. Cary Grant ha come sempre un'eleganza ed un'ironia ineguagliabile, ma qui è in un personaggio, che fa desiderare addirittura di sposarlo.

Dedico il film alla mia amata Base Luna, sapendo che è uno dei suoi preferiti, buon compleanno amica dolcissima e lunare, che la vita ti sorrida teneramente, come meriti.

sabato 27 giugno 2009

La Morte corre sul fiume

Harry Powell è un maniaco psicopatico, si finge gira come un predicatore folle , circuisce con fascino inquietante e incantandole a parole, donne che poi deruba e uccide, Il caso lo porta a sapere che un uomo ha affidato il segreto di un'ingente somma rubata, ai suoi due piccoli figlioletti. Inizia un'incubo spaventoso, che porta all'uccisione della madre e alla persecuzione dei due bambini, che alla fine riescono a fuggire lungo il fiume dove trovano rifugio da Rachel, anziana e stravagante signora, che dà rifugio a ragazzi abbandonati, in un casolare-luogo fuori dalle leggi comuni. Lei non cade nei raggiri del predicatore, e riesce a farlo arrestare, dando finalmente serenità ai ragazzi, a cui resta del passato l'orrore del passato e una bambola di pezza, nascondiglio del bottino.
Il grande caratterista Charles Laughton per la prima e unica sua regia narra una fiaba nera, dall'atmosfera scurissima, con un b/n espressionista, raccontando un mondo strano intriso di simboli , dove l’Innocenza è perseguitata dal Male , male incarnato dall' orco infernale Robert Mitchum che mima con le sue mani, sulle cui dita ha tatuate le parole LOVE (amore) e HATE (odio), l'eterna lotta del bene e del male.
La fotografia è grandioso omaggio al cinema muto, dove le immagini valgono più delle parole, spesso false , con scene indimenticabili come il vecchio pescatore che scopre il cadavere di Willa nell' auto sul fondo del fiume ,con i suoi capelli che ondeggiano nelle acque e si confondono con le alghe, o il viaggio notturno dei fratellini in barca sul fiume sotto la luce della luna. Seguiti silenziosamente dalle presenze animali e vegetali della natura. Fino all'arrivo alla fattoria con una finestra illuminata di speranza , dove una strega buona li salverà ( Lillian Gish non a caso ex diva degli anni del muto). Allora rivediamo questo raro film,ripartiamo dall' inizio: con la frase tratta da Matteo 7:15-20 "Guardatevi dai falsi profeti “

venerdì 26 giugno 2009

Johnny Guitar

«Io ti ucciderò» dice Emma . «Lo so, se prima non ti ucciderò io» risponde Vienna. E già è nell'aria un duello finale, ma al femminile, per femmine speciali, che si battono in un mondo chiuso maschile. Ecco già un'anomalia in questo Western: principali protagonisti , motore della storia sono due donne. E Vienna - Joan Crawford, in particolare è una donna di un genere unico: “Mai vista una donna più uomo di lei” dice uno degli avventori del saloon. Cinismo e durezza di Vienna, lei è “forte”, governa la sala da gioco,scavata in una roccia in mezzo al deserto, e un manipolo di uomini, tiene a bada spasimanti e agricoltori furenti, e soprattutto Emma che la odia inesorabilmente. Qui si presenta uno straniero, un ex pistolero che ora imbraccia una chitarra, è Johnny Guitar-Sterling Hayden, fisico da eroe, sguardo di un uomo stanco, malinconico.Si capisce che è lì per Vienna, nulla ci è detto del loro passato, intrigando l'immaginazione e rendendo ancor più, la complessità del loro rapporto.Eppure il suo ritorno riaccende speranze e vita in lei, la rende più vulnerabile forse,ma più autentica verso se stessa. La vediamo cambiare abiti e colori , per ogni colore un sentimento:nero da dura all'inizio, rosso di passione, grigio intermedio,bianco per la sua innocenza, giallo-vita per lei con in mano una pistola a combattere per la libertà sua e di Johnny. I colori accesi, irreali, surreali, eccentrici come tutto questo film barocco ,eccessivo , con scenografie impossibili, cupo,crepuscolare,romantico, appassionato con un suo lirismo su libertà e amore, fatto di pistole e drammi passionali che sfiorano la psicanalisi.
Truffaut scriveva che " Johnny Guitar è la bella e la bestia del western, un sogno del West".
Un sogno per chi ama il cinema .


mercoledì 24 giugno 2009

San Giovanni: il Battista, il Decollato

Ci sono anche nei Santi figure che si stagliano: per le opere, il sacrificio estremo,l'iconografia suggestiva o il culto popolare. San Giovanni riunisce tutto. Unico tra i santificati, a parte le eccezioni di Gesù e Maria , ad essere festeggiato per la nascita e per data della morte. Sia iconograficamente che per agiografia, è seguito dal ventre materno al martiro. Annunciato dall'arcangelòo Gabriele a genitori di età tarda ( segno spesso dei profeti),parente di Gesù la cui eccezionalità egli riconosce già nel ventre materno.Fatto nascere complementarmente sei mesi prima, secondo uno schema astrologico per cui è Cancro (la porta verso gli uomini) specchio del Cristo Capricorno ( la porta verso la divinità). Eccolo così rappresentato sin da piccolo con Maria e Gesù, e già gli attributi tipici della sua futura venerazione.

Chiamato da Dio si spoglia di tutto e vive per la sola predicazione, "Io sono voce di uno che grida nel deserto", e lì vive, vestito soltanto di una pelle d'animale e cibandosi di locuste e miele selvatico. così molti artisti lo rappresentano solo intento nel suo credo.
Ma le folle riconoscono il profeta e accettano che il rito dell'abbluzione purificatrice giudaica divenga con lui accettazione di una nuova conversione, che troverà il suo culmine nel Battesimo di Gesù stesso, riconosciuto da ora come il Messia Salvatore. L'arte si sbizzarisce nel fermare un momento che è di fede e di storia, da ora tutto si compie inesorabilmente per entrambi.
Ma la predicazione investe anche la corruzione a Palazzo coinvolgendo Re Erode Antipa e sua cognata ed amante Erodiade, Erode teme il potere soprannaturale del predicatore, ma cede prima alle insistenze di Erodiade incarcerandolo, e poi alle lusinghe di sua figlia ,la bellissima Salomè, che alla fine della danza dei sette veli ottiene di esaudire qualunque suo desiderio, e Salomè chiede, istigata dalla madre, la testa del Battista. Verrà decapitato, e il suo capo decollato presentato al banchetto su un piatto d'argento.E soprattutto questo momento che ha ispirato molti artisti, andando anche al di là dei testi e inframmischiando desiderio, castità, repulsa, vendetta, amore, odio, bellezza del ballo e orrore del capo mozzato. Ecco perchè è così rappresentato ed ancora popolare: la notte prima del 24 giugno si fanno falò catartici in suo onore, nelle leggende le streghe si riuniscono, siamo vicino al solstizio data magica per eccellenza. E nelle città di mare come la mia , di cui è patrono, si raccomanda di non andare a nuotare per l'alto rischio d'annegare. Sono periodi di forte corrente marina, però ....... ogni volta intorno a questa data si ripetono tragici annegamenti.

"J'ai baisé ta bouche, Iokanaan, J'ai baisé ta bouche." Oscar Wilde - Salomè.