domenica 27 novembre 2011

Breakfast on Pluto

Solo una creatura proveniente da Plutone, può sopravvivere a questo mondo complicato e senza pietà, e restare con i propri sogni intatti, una volontà di essere se stessi, una purezza d'animo incorrotta e con una leggerezza coloratissima. Questo è Patrick che si ritrova adolescente in un sperduto villaggio dell' Irlanda anni '60 volendo essere una ragazza, truccandosi e scandalizzando una madre adottiva e i preti del circondario, sognando una madre stile diva hooliwwodyana. Ma arrivano gli anni settanta  e con loro glam- rock, terrorismo, la morte degli amici, la Thatcher, Londra nuova caputmundi, e sempre una industruttibile  mentalità piccolo-borghese imperante, personaggi negativi, e amori sbagliati, che non gli rendono facile vivere ed amare. Ma Pat che vuole appartenere a qualcosa , a qualcuno, non demorde, va a Londra si trasforma in Kitten, "gattina " coraggiosa che supera brutture e situazioni squallide, e ritrova un equilibrio stravagante ma vero, con una sua identità, in cerca di una madre inghiottita dalla grande città, trova un gentile padre -prete ( é già egli è il figlio di una relazione clandestina con la governante), in lotta per un amore si trova un amica incinta come complice di vita, e una chioma platinata che la rende una donna seducente e sicura di se. Un racconto lieve e drammatico, del sopravvivere alle guerre di frontiera siano geografiche, morali, sociali, sessuali, in un età storica e personale di passaggio. Un viaggio quasi fiabesco verso una appartenenza familiare, generazionale, nazionale, per arrivare all'unica possibile quella di una proprio io interiore in sintonia solidale con altri io per scelta , senza altri alibi d'oppurtunità. La vita affrontata con la svolazzante caparbietà dei due pettirossi che ci raccontano la sua storia a capitoli, perchè in un mondo che ci vuole inscatolati , due ali multicolor possono essere molto utili. L'ibridicità forse ci salverà dalla bruttezza e dalla noia. Ce lo dice una gattina che ha saputo cambiare pelliccia senza perdere candore e glamour.

domenica 20 novembre 2011

Thelma e Louise

 
Arkansas, lo stato più povero degli States, Thelma e Louise, due donne qualunque stanche di una quotidianità piatta che ogni giorno le inscatola in clichè femminili stereotipati . Per un week end si può fuggire insieme a bordo di una Ford Thunderbird decapottabile verde d'annata, solo un fine settimana da sole, senza uomini , senza oppressioni, senza routine . Ma chi non è abituata a respirare libertà può esagerare , far danni, così Thelma più ingenua e frustrata si mette nei guai con l'avventore violento di un bar costringendo Louise ad una difesa estrema, uccidendo quell'essere schifoso, lei che ha già provato l'orrore di una violenza sessuale. Inizia una vera fuga , ora non più da se stesse , ma dal mondo intero, un on the road che le porta a trasgredire ogni regola . Così si susseguono veloci una notte di autentico piacere fisico pagata da Thelma con il furto di ogni risparmio da parte di un avvenente autostoppista, una disperata rapina come rimedio, un poliziotto arrogante relegato nel suo bagagliaio, un camionista volgare che si vede esplodere a colpi di pistola l'autocisterna di carburante. Ma non si può fuggire in eterno, la legge le cerca e anche se l'ispettore Hal le ha comprese , se parteggia per loro, se ha capito, ormai è tardi, le due ragazze hanno davanti il Gran Canyon e dietro decine di auto della polizia : è proprio Thelma che ora sa che non si può conoscere il riscatto della vera liberà e poi tornare indietro, con un sorriso incitare l'amica con un : "Louise, non fermiamoci", e stringendosi le mani volano verso quel vuoto mortale così pieno di vita. Ridley Scott non lo le fa però precipitare, un fermo immagine le consegna al sogno collettivo di una femminilità liberata, anche se ad un prezzo altissimo. Come utilizzare gli eccessi dello stile americano miscelandoli con classe su temi importanti raccontati con intelligente partigianeria evidente, ma senza fronzoli, senza compromessi, e in modo ribelle, anarchico nella assolutezza perturbante delle scelte delle due fuggitive. Perchè non c'è nulla di più radicale ed eversivo della libertà, dell'amore, dell'amicizia disinteressata.

domenica 13 novembre 2011

50 anni insieme

 In queste immagini si acccavallano volti di uomini e donne di cinema : le loro vite si sono intrecciate sullo schermo, ma anche nella vita privata. Come tutte le storie ognuna di loro è stata diversa, allegra, tormentata, felice, breve, lunghissima, qualcuna è finita e basta, qualcuna è durata tutta una vita, qualcuna ha trovato la morte come finale, qualcun'altra sta continuando, e qualcuna non finirà mai.
Oggi 13 novembre auguro ancora anni insieme ad una coppia di coniugi che da 50 anni lotta, litiga, ride, si sostiene, si ascolta, si guarda negli occhi e sa cosa pensa l'altro.
                          Un bacio miei adorati genitori.