domenica 29 settembre 2013

creare un evento: lo sguardo di Claudia Grotti


E' fantastico assistere ad una mostra d'arte, entri in un mondo nuovo, guardi le cose con gli occhi di qualcun altro, provi un sentire altro da te,  e tra un opera e un altra ritrovi parti di te, scopri qualcosa di nascosto di tuo, ti si aprono orizzonti imprevisti che ti porteranno lontano, probabilmente per qualche momento, forse per sempre.  Raro però partecipare alla costruzione di un evento come una mostra, pensare al titolo, capire come fare,  dove posizionare le opere, quante metterne, quali mettere. Anche così la tua mente gioca comprendendo qualcosa in più di te e di chi ti circonda. Guardando la presentazione di una collezione, bisognerebbe anche soffermarsi un attimo a studiare se ci piace quello che ci è offerto e come avremmo fatto noi. Mai essere passivi nel vivere le cose dell'esistenza. Grazie alla splendida  mostra fotografica della mia amica Claudia ho avuto questa opportunità di un altra preziosa esperienza nella vita e sopratutto la ringrazio sempre delle emozioni che ogni suo scatto mi ha regalato.


Dalle foglie cadute
emerge,
ancora,
il rosso

e un fiore semplice. 
Mentre il verde resiste e desidera...

Desidera uno sguardo,
a godere
del contrasto autunnale,

a richiamare
la felicità
di un istante.

Quel verde.
Che risalta,
ai miei occhi,

nel serpente umano
di una città

dai colori celati.                          Claudia Grotti

domenica 15 settembre 2013

Vertigo-La donna che visse due volte

Scottie non è più un poliziotto perché per le sue vertigini ha fatto morire un collega. Un vecchio commilitone così gli propone di seguire sua moglie Madeleine, che dà strani segni di squilibrio credendo di essere la reincarnazione di Carlotta, un ava suicidatosi alla stessa età. Il fare misterioso e il fascino algido della bella signora conquistano il cuore del detective che le salva la vita, diviene suo confidente e possibile amante. Ma intento a convincerla che tutto è frutto di una sua fantasticheria, in un convento lei gli sfugge e non potendola inseguire bloccato dalla sua fobia, ella compie il suo destino di morte gettandosi dal campanile, l'impotenza a reagire gli fa perdere amata e senno. L'uomo che riemerge mesi dopo, è un essere distrutto, che un giorno per caso vede una donna molto assomigliante a Madeleine, la segue e s'insinua nella sua vita, ma per la sua ossessione non basta, lui vuole ricreare quella creatura perduta, e convince Judy a trasformarsi in Madeleine particolare dopo particolare. Ma le due donne sono la stessa persona, lei ha finto una parte perchè complice dell'ex commilitone che ha inscenato un piano perfetto per uccidere ed ereditare il denaro della moglie, non era previsto che lei però si è innamorasse di Scottie. E ora è disposta a rinunciare a se stessa pur di essere amata da lui che l'aspetta una sera impaziente, giunge, ma ha ancora i cappelli sciolti, non basta vuole tutto il suo incubo e solo quando Judy ormai totalmente Madeleine appare in una luce rarefatta al verde del neon con il tailleur grigio, bionda e con i capelli raccolti in uno chignon, si compie l'epifania : lei ritorna dalla morte, tutto si ferma e vortica, lui può ancora amarla ora. Le illusioni o si vivono al di fuori della realtà, o essa le ucciderà crudelmente, Judy commette l'errore di conservare un pendente della defunta per ricordo, Scottie lo riconosce e comprende, non finge d'ignorare la verità e salvare il sogno, la trascinerà nuovamente al convento, fecendole rivivere l'orrore dell'omicidio sul campanile, Lei cerca di dissuaderlo con il suo amore disperato, ma all'improvviso un ombra avanza nel buio e con un grido Judy precipita, una suora si affaccia sconvolta, recitando un requiem per la sua anima. Scottie si liberato della sua paura, ma resta prigioniero per sempre della sua ossessione. Su questo film si è detto di tutto, Hitchcock nella sua forma più malata ed eterna, prima ha spiazzato poi creato generazioni di adepti, c'è chi critica l'incoerenza o i cambi di rotta continui, chi ama il morboso che ha in se e che ci appartiene comunque. Personalmente è uno dei miei must assoluti, amo questo film con la stessa maniacità con cui Scottie ama la Signora Madeleine. Mi intrigano i temi dell'ossessione, della mania compulsiva in soggetti apparentemente “normali”, James Stewart è l'americano tipo, solido, affidabile e sorridente, eppure in lui albergano fobie, voyeurismo, incubi, feticismi, vertigini fino alla perdizione di se stesso. Il buon vecchio zio Hitch, qui ha sfoderato ogni possibile delirio, in confezione extralusso, con scene magnifiche tra specchi, spirali, cornici, illusioni ottiche mentre una musica di Herrmann ci ipnotizza; virtuosismi cinematografici in cui noi guardiamo un uomo che guarda una donna che guarda il quadro di un fantasma, dove nessuno è quello che appare, con una bellezza indimenticabile, con un amore impossibile e la perenne frustrazione di poter sfiorare un sogno cupo per poi perderlo definitivamente, lasciarsi annegare nel buio profondo di un desiderio, osservare i cerchi di un tronco di una centenaria sequoia e credere di aver vissuto in un altra vita che ora chiede il conto, inseguire la morte e la follia tra romanticismo e malattia, mentre il destino tesse una tela invisibile ed inesorabile. Scottie che non può amare fisicamente la rossa e vitale Judy finchè non l'ha trasformata nella sofisticata e defunta Madeleine, ma deve vestirla della sua ossessione per spogliarla e possederla, ci inchioda allo schermo ancora oggi perchè vivere una passione quasi in modo ossessionante è qualcosa che può appartenerci anche se non ne siamo consci, e che può accompagnarci tutta una vita o rivelarsi all'improvviso denudando quel lato oscuro in noi che così bene mascheriamo tutti i giorni e che forse questa malsana vertigine in noi fa si che siamo persone più interessanti.


 Scottie e Madeline/Judy  :  " Ha una meta particolare?
No: pensavo di andare un po' in giro. Stavo per fare altrettanto. Oh già, l'avevo dimenticato: è la Sua occupazione. Non crede che sia una perdita di tempo per tutt'e due? Girare separatamente?
Eh. Da soli si può andare in giro, in due si va sempre da qualche parte."

"È come se io stessi percorrendo un lungo corridoio che è ricoperto di specchi... e alcuni frammenti di quegli specchi sono ancora là... e quando arrivo alla fine del corridoio non c'è altro che oscurità... e io so che, addentrandomi nell'oscurità, vado a morire..."

"Qui io devo essere nata e qui devo essere morta. È stato solo un attimo, per la pianta, e non se n'è neanche accorta"
Se mi lascio trasformare come vuole, se faccio quello che dice, riuscirà ad amarmi?
Sì, sì!  Allora lo farò!”



Non si tengono mai i ricordi di un delitto... non avresti dovuto essere così romantica. ”

« C'è ancora un'ultima cosa che devo fare, e poi sarò libero dal passato. »