Avevo scovato questo piccolo romanzo anni fa in una bancarella, d'istinto l'ho letto e mi ha affascinato per le frasi acute, la caraterizzazione dei personaggi, il senso di pazienza, e poi spesso ci si sente Anne : Inghilterra primo Ottocento, Sir Walter Elliot, è un aristocratico superfluo e vanitoso, con tre figlie Elizabeth altezzosa e insopportabile , Mary inutile e lagnosa, ed Anne intelligente, riflessiva e silenziosa, prigioniera di quell'aristocratico piccolo mondo inglese, fatto di rituali , pettegolezzi e fatuità. Suo malgrado è costretto ad affittare la casa di famiglia Kellynch Hall all'ammiraglio Croft .Con lui riappare nella vita di Anne il capitano Frederick Wentworth, che ha fatto una rapida e fortunata carriera, che anni prima le chiese di sposarlo, ma che lei rifiutò per non dispiacere il parentado, e che lui è ancora ferito da quel rifiuto. Anne ha perso lo splendore e il brio degli anni giovanili e viene ostentatamente ignorata dal capitano. E poi altre giovani e brillanti signorine sono più che ben disposte a conquistarlo . Ma nessuna ha le qualità interiori di Anne, che cambiando vita lentamente riprende vita e bellezza, una bellezza spirituale luminosa. E il Capitano non è tipo volubile, inoltre comprende lentamente anche i pregi del farsi persuadere qualche volta, e che l'avere carattere si rivela in tanti modi, non solo nella testardaggine. Piccoli gesti, piccole trame li riuniranno fino ad una struggente lettera che li riunirà finalmente dopo 9 anni. Sotto l'apparenza dell'affresco ottocentesco vi è una storia dolorosa, mai svenevole, dall'occhio critico tagliente, con una secchezza nel rappresentare i personaggi senza indulgere in inutile glamour e patine da cartolina da campagna inglese, tipica delle riduzioni dai romanzi della Austen. C'è malinconia, corpi e visi veri, rifiuto delle regole sociali che ci imbrigliano ieri come oggi, ma anche spazio ai sentimenti, alle speranze mai abbandonate. Finale tra la folla,un felliniano circo viaggiante e una strada solitaria dove finalmente trovare quell'isolamento dove esprimersi finalmente al di là di ogni convenzione.
A Complete Unknown e la svolta elettrica di Dylan
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*A Complete Unknown* è un film molto bello e molto importante, in rete
fioccano le recensioni a favore (o contro) quindi è il momento di dire la
mia. ...
5 giorni fa