E’ un emozione
scoprire un altro luogo, una nuova città, nuova gente, e un mare altro. Il mio
mar ligure è fatto di rocce, ginestre, pini marittimi, fondali profondi in cui
perdersi, ricci e arselle, stabilimenti arzigogolati tra uno
spazio e un insenatura, bagnanti abbandonati su un asciugamano buttato tra gli
scogli, vive ogni momento dell’anno,
questo mare abruzzese ha sabbie dorate, piccole conchiglie madreperlacee sul
bagnasciuga, lunghe passeggiate nel mare verso l’orizzonte, file precise a perdita d’occhio di lettini e ombrelloni
colorati, palme e aquiloni, gioca allegro e chiassoso per un’estate poi si
chiude verso il silenzio dell’autunno. Ma il mare è anche altro da bagnanti e
villeggianti, è sensazioni, ricordi, pericolo, movimento, comunicazione, pescatori,
porto, vita e lavoro di un luogo e questo anche se in modo diverso è lo stesso
a Genova come nella deliziosa Giulianova.
Dedicato ad Alessandra :
una zeneize innamorata di Gigljie