« Ormai l’inverno del nostro scontento s’è fatto estate sfolgorante ai raggi di questo sole di York » . Ecco Riccardo, Duca di York , deforme nel fisico e nell'animo che si presenta elogiando il fratello Edoardo ( Sun per son – sole per figlio ) per cui ha tramato per farlo salire al trono, mentre svela la sua invidia livida per non essere lui a regnare sull'Inghilterra, non ancora. Lui malnato terzogenito e storpio, con intelligente malvagità oculata, sa che una mente brillante può vincere ogni limite, l'estensione maligna della sua mente può superare l'orrore del suo aspetto :« plasmato da rozzi stampi e deforme, privo della minima attrattiva per far lo sdilinquito bellimbusto davanti all’ancheggiar d’una ninfa". » « Ho deciso di fare il delinquente e odiare gli oziosi passatempi di questa nostra età » . Incompiuto fisicamente, la sua forza di volontà può invece fargli vincere anche la storia e riscriverla. Deve eliminare due fratelli per farlo, non è un problema, deve conquistare Lady Anna, la giovane vedova del nemico .... « Sì, le ho ucciso marito e padre, ma che importa? ». E vi riuscirà . Compie nefandezze di ogni sorta, ma il suo fare devoto e modesto, il suo apsetto insospettabile lo rende immune da ogni sospetto. Anzi agli occhi della corte , del popolo e anche ai nostri di spetattori egli diviene un affascinante “eroe”, diviene il Re : « Io mi sono ingannato fino ad oggi sopra la mia figura; s'ella mi trova, al contrario di me, un uomo di straordinario fascino. M'accollerò, costi quel che costi, la spesa d'uno specchio ». Ma troppi crimini commette, l'oscurità che ha versato , lo va ricoprendo iniziando a perdere appoggi, e fede in se stesso con incubi in cui il delitto stesso va a fargli visita sottoforma dei fantasmi delle persone che ha ucciso, gridanti « Dispera e muori! » . Perchè l'arte, anche quella dell'assassinio, per essere capolavoro deve conoscere il senso dell'ultimo tocco. Cadrà sotto I colpi del conte di Richmond, Enrico VII d'Inghilterra nella battaglia di Bosworth Field, liberando il mondo dal suo male, e lasciandolo sulla piana solo, sconfitto, umiliato per sempre, gridando prima di cadere con l'ultimo anelito alla vita che ha oltraggiato in ogni modo : "Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo! ". Laurence Olivier diventa con pochi tocchi di trucco spressionista, un uomo orribile in ogni senso, deforma il corpo ed esalta il magnetismo diabolicamente suadente, Shakespeare ha compreso da grande sceneggiatore che il cattivo per eccelenza è si crudele oltre ogni paura, ma deve possedere un fascino che ipnotizza, e Sir Olivier sa incarnare questo dualismo stregandoci ad ogni passo, anche se ogni passo ci porta verso l'inferno.
A Complete Unknown e la svolta elettrica di Dylan
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*A Complete Unknown* è un film molto bello e molto importante, in rete
fioccano le recensioni a favore (o contro) quindi è il momento di dire la
mia. ...
5 giorni fa