L’albanese Riello, è il perfetto gentiluomo al servizio di
un gentiluomo inglese, che per le circostanze del fato e della guerra, è anche l’ambasciatore
inglese ad Ankara. Discreto, arguto,
preciso, affidabile sempre, servizievole, Riello è indispensabile ed invisibile.
Ma egli è stato anche il servitore della contessa Anna Stawiska, ora in
disgrazia e anche lei rifugiatasi nella neutrale Turchia, per Lei come per tutta la sua classe di ricchi
privilegiati, Riello prova una sorta di rivalsa, e la sua ambizione sfrenata
pari solo al suo desiderio di ricchezza lo porta grazie alla sua astuzia a
carpire e fotografare piani inglesi da rivendere ai tedeschi, che dubitano di
lui, ma pagano molto bene. Così diviene un nome in codice : Cicero, e alla sua caccia si mettono le potenze in
conflitto. Il potere del denaro
irretisce anche la bella e ormai cinica contessa, che fingendo di diventare sua complice, incasserà
tutto il denaro fuggendo in Svizzera, non senza denunziarlo per lettera alle
due ambasciate. Cicero scoperto il piano della donna è costretto a
fare un ultimo colpo, riuscendo anche stavolta a scappare a tutti i servizi
segreti. Ricco fugge a Rio de Janeiro, in una lussuosa villa, circondato da
quella bellezza che ha voluto ad ogni costo. Ma la polizia lo raggiunge ed
arresta : il denaro utilizzato è falso, uguale ad altro trovato su una signora
svizzera. A Cicero non resta che una amara
risata sardonica, non per l’ironia della situazione, ma per il senso di
vendetta nel sapere che anche Anna è stata raggirata dai malfidenti tedeschi. Una
spystory ha azione vertiginosa , sparatorie, ammazzamenti e violenza assortita,
Mankiewicz invece riesce a fare un gioiello perfetto sovvertendo questo
canone, giocando su contortaggini mentali,
astuzie, trappole psicologiche, diffidenze reciproche, giochi delle parti e
colpi di coda del destino, quello sempre in agguato e oltre ogni frontiera.
James Mason come pochi sa vestire l’ambiguità , anche la più detestabile, di
classe e oscura raffinatezza. Mentre il mondo è travolto da una delle più immani tragedie dell’umanità, piccoli uomini giocano con carte truccate i destini di molti, senza alcun scrupolo e dignità.
Cicero : "Se fossi un gentiluomo, non conterei questo denaro. Sfortunatamente, sarò un gentiluomo soltanto quando finirò di contarlo."
Anna ad un semplice diplomatico : " Non mi guardi come se avesse un'altra fonte di reddito a
parte il suo stipendio. "