
1840 al Boulevard du Crime, c'è il teatro popolare Les Funambules e tra i numeri in scena vi è il mimo Baptiste vestito da Pierrot che incanta i giovani spettatori nel loggione, il Paradiso, con il suo temperamento romantico e sognatore. In uno spettacolo diurno in strada con una pantomima che mima la scena accaduta sotto i suoi occhi salva dal carcere la bella Garance, che gettandogli una rosa, lo incatena in un amore impossibile, troppo realista e libera lei, troppo spirituale la bruciante passione di lui. E mentre Baptiste allontana da se la fedele innamorata Nathalie, la volubile Garance che prima lo ha preferito al bandito dandy Lacenaire, subito lo tradisce prima con il suo collega Frédérick e per poi fuggire con un ricco Conte. Anni dopo Frédérick è diventato un attore tragico famoso e il mimo furoreggia con l'originalità della sua arte, ha sposato Nathalie e hanno un figlio, ma quando viene a sapere che Garance è tornata e che ogni sera viene a vedere il suo spettacolo, entra in crisi, la ritrova e passa in estasi la notte con lei, ma al mattino il sopraggiungere della moglie rompe l'idillio, Garance fugge ancora e lui la perde nella folla parigina in delirio per il carnevale. Un grande film sul fato, la passione ove ogni personaggio insegue l'amore e un ideale irraggiungibile, e si muove in bilico fra vita e arte, senza confini netti, come tra il dramma sanguigno della tragedia che ha in se il ridicolo, o la comica pantomima che può toccare il cuore fino alle lacrime con la delicatezza della sua mimica. Un atmosfera suggestiva ci trasporta in una Parigi di bistrot, alberghetti, saltimbanchi, apaches e poeti. Ma tutti inseguono qualcosa d'inarrivabile, lo sfiorano forse un momento , ma la realtà si riappropria di tutto, quella cruda realtà, riassunta negli sguardi amorosi, speranzosi, imploranti e disperatamente coscienti di Nathalie, legata al proprio amore, al proprio dolore senza resistergli. Un film cosi' non può che avere per ispirazione la frase d'inizio tratta da Shakespeare : «Il mondo è un palcoscenico in cui uomini e donne sono gli attori. Essi vi fanno i loro ingressi e le loro uscite.»
Garance al bandito: "Avete in testa troppo fuoco per me, e in cuore del ghiaccio: troppe correnti d'aria..."Io adoro la libertà…… "
Frédérick Lemaître e Baptiste Debureau : "-Eh, sicuro, a te le parole, le frasi ti lasciano freddo e tu non ne hai bisogno, perché racconti la tua storiella senza parole, e la racconti bene, sai? Non c'è niente da dire, sei un portento: tu parli con le gambe, rispondi con le mani... Uno sguardo, un'alzata di spalle, due passi in avanti, un passo indietro, e op... perfetto, hanno compreso in Paradiso.
-Sì, comprendono tutto, perché sono povera gente, ed io sono come loro. Li amo, li conosco: la loro vita è assai piccina, ma fan sogni splendidi, e non vorrei soltanto farli ridere, vorrei farli sognare, fremere d'emozione e di piacere.
E tutto ciò senza dire loro un sì."
Baptiste a Garance : "- La luna? È lassù, la luna: è il mio paese. Sognare e vivere è lo stesso: se non fosse così, a che varrebbe vivere? E cosa volete che mi interessi la vita? Non è la vita che amo, ma voi." e Garance : " -Non me ne dovete volere, ma infine non sono affatto come volete voi. Bisogna comprendermi, sono semplice, tanto semplice: io sono così, amo piacere a chi mi piace, e quando ho voglia di dire sì non so dire di no. E' talmente semplice l'amore"