domenica 18 settembre 2011

Walter Bonatti

Quando un mito ti accompagna sin dall’infanzia, è duro dirgli addio : non era un cantante rock o un divo del cinema il mio mito, ma un uomo qualsiasi che in modo speciale ha saputo vivere il suo sogno e farne sostanza ai nostri sogni. Walter Bonatti, alpinista moderno di stampo antico, esploratore, reporter, scrittore e fotografo. Mio padre da bimba mi aveva dato da “guardare” le immagini della rivista Epoca, mi appassionavo a tutte quelle foto di viaggi incredibili ai confini del mondo, passando dal vulcano Krakaoa a villaggi fantasma del Canada Ottocentesco, tra leoni marini e tigri indomabili, e poi mi raccontava di quando gli aveva stretto la mano di ritono dall’impresa del K2, con un emozione rara, di chi ha vissuto avventure impossibili nella vita quotidiana grazie a quest’uomo coraggioso, perché sempre consapevole della paura e dei limiti umani. Un personaggio Bonatti che ha cavalcato la storia dell’avventura dalle vette più impervie agli orizzonti più lontani. L’alpinista che a 21 anni vince la sfida con il Grand Capucin, ma l’emozione della gioa del trionfo uccide sua madre. La vittoria su Lavaredo e Cervino, lo portano ad essere uno della squadra per la conquista del K2, già il K2 un punto di non ritorno nella sua vita, l’impresa della vita, il suo incubo peggiore. Il capo spedizione Desio più un burocrate che uno sportivo, non vuole rivali in carisma e non convoca il grande Riccardo Cassin, e cerca di limitare le ambizioni del giovane Walter, e che liquiderà tutto con l’inesperienza di un giovane quando nella sera del 30 luglio 1954 Bonatti giunge come d’accordo con i compagni scendendo dalla base 8 alla settima e portando dalla 8 alla 9 le bombole d’ossigeno per l’ultimo assalto, ma i partners non ci sono, senza avvertire nessuno sono saliti ancora di 250° metri, lui e il pakistano Mahadi li chiamano invano, solo quando sta per giungere una bufera una voce dice di lasciare le bombole e andarsene, ma come mentre la tempesta imperversa ? Walter scaverà una buca nella roccia affrontano una notte terribile a -50 gradi a 8.100 metri, senza tenda o altro, picconando gli arti per non farli congelare, oltre ogni possibilità di salvezza : “Quella notte sul K2, io dovevo morire. Il fatto che sia invece sopravvissuto è dipeso soltanto da me. “ ( Bonatti, “Le mie montagne”). Tornano al campo mentre Lacedelli e Compagnoni conquistano la vetta, al ritorno non solo non si giustificano dell’accaduto assurdo, ma lo accusano di non aver portato le bombole per sabotare il loro successo. Bonatti combatterà questa accusa ingiusta per 50 anni, un caso tipicamente all’italiana, dove anche una vittoria di risonanza internazionale diventa una farsa indegna, solo nel 93’ un medico australiano appassionato di alpinismo, scova delle foto su una rivista inglese in cui si vede benissimo che Lacedelli e Compagnoni hanno addosso bombole e maschera d’ossigeno. Hanno mentito ! Passeranno ancora più di 10 anni perché la federazione italiana ristabilisca la verità, riconoscendo che Bonatti ha compiuto un impresa impossibile per aiutare la spedizione che senza di lui sarebbe fallita. Lo segnerà per sempre questa ingiustizia, da ora sarà quasi sempre un lupo solitario in ogni impresa, un uomo contro, che riconosce come principale autorità la sua dignità morale. Quasi per rivalsa e dimostrazione di valore affronterà vie impossibili al petit Dru, Cerro Torre,Bianco in inverno, vincendo ogni ostacolo, segnando nuove vie , innovando il modo di affrontare la montagna e il rispetto verso la natura, la consapevolezza che la sfida è vera se ad armi pari, non fatta dalla tecnologia di un alpinismo moderno troppo facile e facilone. Con il capolavoro del Cervino con la nuova via nord, chiude a 35 anni in pieno appeal mediatico con l’alpinismo agonistico. Si reinventa come ’esploratore per terre sconosciute, da reporter con carta bianca che racconta dalle pagine di Epoca che per anni pubblica i suoi straordinari reportage in giro per il mondo, in terre vergini, tra gelo, caldo, foreste ,deserti, vette, abissi, luoghi desolati e impervi, bellissimi e terribili, tra animali selvaggi e uomini che vivono vite completamente diverse. Di questi luoghi Walter scrive articoli e libri e soprattutto racconta attraverso l’emozionanti fotografie. Sono quelle immagini con cui sono cresciuta, che mi hanno fatto amare l’avventura, anche se solo con la fantasia, capire che essa è anche dietro l’angolo, basta avere occhi e mente aperta per riceverla, che mi hanno avvicinata alla figura di quest’uomo che negli anni non mi ha delusa, non ha sminuito l’ammirazione che avevo per lui, che ha saputo trasmettere sempre l’entusiasmo di vivere ogni giorno cercando di realizzare il proprio sogno…. cercare è già trovare. “La felicità è sapere che si è realizzati i propri sogni”. Bonatti, in un incontro col pubblico al Salone del Libro di Torino del 2010
"Le grande montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero altro che un cumulo di sassi. "Kurt Diemberger: il mio incontro con Walter, nella tempesta"

-Abbandonare le false sicurezze per - «Quella che maturi dentro te stesso con l’esperienza, con la volontà, con la costanza, con la determinazione, con la coerenza. Se riesci a mettere insieme queste cose, ci arrivi. La sicurezza è la responsabilità che prendi verso te stesso! E quello che accade è che cresci: il vero risultato è la crescita dentro di te». Walter Bonatti

Bonatti è stato anche protagonista di una bellissima storia d'amore :
http://felinita.blogspot.com/2009/11/una-grande-storia-damore-e-avventura.html

Questo post è la dedica a due uomini  per bene, che non hanno accettato compromessi facili, ma accettate le lotte che questa scelta comportava : questo post è per Walter Bonatti che ci ha lasciati pochi giorni fa, e per mio padre che invece oggi compie 85 anni. Un bacio ad entrambi i miei eroi.

29 commenti:

  1. Una bellissima dedica ad uno straordinario esploratore dei misteri della natura.

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  2. Grazie Lago misterioso, mi spiace solo che è uscito con un'anomalia grafica con quel sfondo bianco orrido, che non so come è saltato fuori.
    un caro saluto miagoloso maioooooo

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  3. LUCYYYYYY....i tuoi genitori sono oersone veramente speciali e tu nei sei la realtà!
    Prima di tutto lascia ke io faccia i miei AUGURONI al Sig.Renato, abbracciandolo con tantissima stima ed affetto.

    Hai scritto questo post con un trasporto unico portandomi in alto fino sul K2. La tua ammirazione x quest'uomo, già espressa ampiamante nel post dedicato alla sua storia d'amore. Con lui s'è concluso un ciclo di storia. Una giustizia resa dopo tantissimi anni ke, in ogni caso, non ha mai spento l'amore di molti Italiani nei suoi confronti.
    Io non aggiungerei altro a quanto sopra hai scritto, se non anke il mio ultimo saluto a chi della propria vita, con coraggio ed onestà, ne ha fatto una bellisssima leggenda!
    E' la prima volta che vedo evidenziato un tuo post, questo è la certezza dell'empatia e del tuo addio a Bonatti!

    Sei grande Lucy, grazie anke a genitori come i tuoi che da sempre t'hanno condotta sulla via della "bellezza" racchiusa negli animi altrui!

    AUGURISSIMISSIMI AL SIG.RENATO!!!!!!!!!!!

    P.S.: Lasciate anke a me una fetta di torta :))))))))))))

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  4. Meravigliosa Lucy, questo post sarà anche pasticciato con un orrido sfondo bianco, come dici tu, ma ti assicuro che il contenuto è assolutamente superbo.
    Raccontare una leggenda non è facile, si rischia di rimanere impantanati nelle date della cronologia, narrare puntigliosamente gli eventi, sottolinearli, esaltarli, per confermare ancor di più il mito.
    Difficile, invece, parlare dell'umanità del mito, di quel suo essere uomo fino in fondo, incorruttibile, inviolabile, che solo un uomo così vero può trovare la forza, ed il coraggio, di sfidare le mostruosità e le ingiustizie della razza umana, ristabilendo la sua verità.
    Non è stato scalare vette inaccessibili, sopravvivere in condizioni estreme, convivere con animali feroci (no, nessun animale è più feroce dell'uomo), la sua sfida più grande, quella che ha reso Walter Bonatti un mito imperituro, è stata la volontà di continuare ad essere se stesso, eroe solitario, che mai è sceso a compromessi.

    In un epoca come la nostra, dove i miti sono derivazioni di effetti speciali, quanti nostri giovani conoscono la storia di questo grande uomo.
    Quanti sapranno immaginare che si può diventare leggenda restando uomo?

    Ed infine auguri al tuo papà, tanti e di cuore.
    One Kiss, rosso rosso, per Renato :)))))))

    Un bacio a te, stregasorella, che hai scritto questo bellissimo post.
    Marilena
    P.S. - Si sente la tua passione ed il tuo coinvolgimento per entrambi i protagonisti: Walter e Renato :))))))))

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  5. Cara ti ringarzio degli auguri che il papote accoglie entusiasta, mandandoti un saluto affettuoso. Ti manda un ruggito anche la Tigre.
    Bonatti è una figura di riferimento per me sin da quando ero bambina, e non sono una viaggiatrice, non ho mai praticato la montagna, ma il suo spaziare mi ha insegnato molto nella vita. E poi sai il mio amore per le immagini e le sue fotografie di viaggio sono splendide e rendono l'emozione e la meraviglia di ogni luogo visitato.
    Si ho scritto con commozione questo post, è vero EliJoe la sua vita è leggenda, eppure anche quella di un uomo autenticamente sincero nell'approcciarsi alla vita in tutte le sue sfumature. Però la parte bianca non era intenzionale non so cosa ho combinato per fare un tale pasticcio e non riesco a modificarla.
    Ancora grazie stregasorella. Un bacio grande

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  6. la morte di un grande è sempre una cosa tristissima!

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  7. Escura carissisma, è vero l'atto più coraggioso e coerente di Bonatti è aver continuato a lottare per la sua verità per 50 anni sfidando autorità che preferivano posare un velo sull'intera faccenda per conformismo. 50 anni in cui sembrava dovesse ogni giorno dimostrare qualcosa, ma che per fortuna sua e nostra non ha mai ucciso quel sognare del ragazzo del Po che leggendo Melville e London e Salgari immaginava di viaggiare oltre ogni storia possibile, e guardando in alto di raggiungere il cielo scoprendo vie irte che nessun altro ha mai pensato di percorrere.
    Grazie delle belle espressioni e ti ringrazia del bacio rosso il Papi che contraccambia con una renatesca carezza sulla guancia .
    Un abbraccio con fusa e miagolii asssortiti

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  8. Eh si Isabel ci sono persone che ci mancheranno veramente, anche se non sono nostri parenti, anche se li conosciamo da lontano, ma sapere che sono tra noi rende il mondo un posto migliore dove vivere.
    Ti mando un saluto affettuoso miaooooo

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  9. Tra le tante cose che ho distrutto nella mia vita, c'è anche la collezione di Epoca, che mio padre, coetaneo del tuo, aveva messo insieme di settimana in settimana in quegli anni meravigliosi. Penso che Walter sia stata una di quelle rare persone di questo nostro paese che ha contribuito a farci sperare di riuscire a costruire un mondo diverso, e se anche non ci siamo riusciti, i suoi valori rimangono, e a questo punto sono anche orgoglioso di essere tra coloro che li condivide! Grazie

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  10. Miao Paolo, ben passato da queste parti , mi spiace in un occasione così triste, ma come dici tu sapere che altri condividono idee ed ideali che Walter Bonatti incarnava in modo così vivido, è il segno che il suo passaggio e il suo modo di essere ha lasciato impronte durature nel tempo. Un mondo diverso nella sua globalità sarà difficile crearlo, ma ognuno di noi può costruire un suo microcosmo da cui partire. Un caro saluto e grazie a te .

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  11. Cara Fel, Bonatti è stato un maestro sia come uomo sia come alpinista, ci ha lasciato lezioni di vita e di professionalità.
    Rimarrà nella storia e nel cuore di chi ha potuto apprezzarlo in vita.
    Ottimo post!
    Auguri vivissimi al tuo papà e un abbraccio a te.

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  12. Ciao micia,
    appresa la notizia, è stato automatico, per me, pensarti. E provare a consolare il tuo cuore con l'abbraccio del mio pensiero.
    Questo tuo post è bellissimo e carico d'amore.
    Dai un bacio al papote-cat e fagli gli auguri da parte mia e del nipotame (in particolare Titti)!
    Ti abbraccio micia
    Cla

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  13. Cara Gianna, si la vita di Walter Bonatti è un esempio di ricerca del vivere al meglio dei nostri sogni, senza compromessi facili.
    Grazie anche dal mio papà e un abbraccio da me

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  14. Cara miciotta tu sai come ho seguito le sue gesta e i suoi libri, divorandoli letteralmente. Grazie di avere sempre un pensiero affettuoso, che giunge anche al cuore da lontano. Il Papote-cat ti bacia e fa carezze a tutto il nipotame felino , in particolare alla sua amatissima fata Morgana che insiste a farsi chiamare Titti.
    Un abbraccio amica mia fffffffrrrrrrrr

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  15. Ciao Fel,ho subito pensato a te quando ho sentito la notizia,un grande alpinista e un grande uomo,un uomo che non si è venduto e che ha lottato per la verità e che alla fine è stato premiato,direi che oltre un grande alpinista è stato un uomo di pensiero per quello che ha lasciato e insegnato a molti.
    Il tuo post è scritto con grande emozione e io mi sono commosso,essere legati a tutto questo è una cosa straordinaria per come sei tu,vedo la bimba(little miss Lucy)incantata e persa nelle immagini delle riviste,vedo la ragazza che legge le sue imprese e sogna di luoghi e posti lontani,e vedo la donna ancora legata alle avventure di questo grande uomo,avventure che insegnano a noi tutti che i sogni devono esser inseguiti anche se costa fatica e sacrificio,mai abbandonare la sfida,lui di tutto questo è stato un grande esempio ma anche una persona di straordinaria umanità.
    Complimenti e grazie per averlo ricordato e condiviso con noi i tuoi ricordi e le tue emozioni.
    Forse è un errore di stampa il bianco del post,alle volte capita,pensa in questo modo,il nero delle tue parole su un manto bianco come la neve è la cosa migliore per ricordare Walter Bonatti.
    Ciao Fel.

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  16. Anche se le vette da scalare fisicamente non mi hanno mai attirato (preferisco quelle emotive, sentimentali e artistiche) mi unisco molto volentieri al tuo omaggio e al tuo ricordo.

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  17. Massimo si ero davvero quella bimba incantata dalle immagini di luoghi selvaggi , e poi la ragazza che seguiva racconti e sognava, e la donna che continua a fantasticare non arrendendosi sapendo che ci sono persone speciali che dimostrano che molto è possibile.
    Grazie caro anche della bella immagine dell'inchiostro nero sulle nevi immacolate degne di una scalata di Bonatti. Un bacio

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  18. Hallo Zio scribesco, Bonatti sapeva scalare i sogni sopratutto e poi a portarci in posti incredibili smuovendo la nostra fantasia.
    Grazie per unirti a questo piccolo ricordo
    di una figura che mi sono portata con me negli anni, e che continuerà a essere importante.
    Un saluto felinoso

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  19. Sono contento che tu abbia ricordato un grande
    uomo qal'era Walter Bonatti!

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  20. Costantino era inevitabile lo facessi, per la stima che ho sempre avuto per lui, e l'emozioni che ha sempre trasmesso, si può dire per così poche persone, che quando avviene ti lega per sempre. Un abbraccio

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  21. Good evening sweet Felinita

    We missed you sooooooo much and we are happy to be back in bloggingworld.
    How are you
    we hope all is well with you :)

    Hugs & meow...meows.....

    from us all

    :-)

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  22. Ciao carissima Feli, come va? Passo per un saluto e un abbraccio. Che uomo Walter, veramente unico e affascinante. Grazie di averne parlato qui. Ti abbraccio forte :)

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  23. Good evening sweet to you my dear,
    I am happy to find you here from me.
    It's all good, I hope for you too, and two beautiful cats that sent many Pats and miaows.
    A big hug
    miaooooo miaaaoooooùùùùùùùùùùùùùùùù

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  24. Vittoria bene grazie. E tu ?
    Si Bonatti è una figura straordinaria, che deve ispirarci a non lasciare mai i nostri sogni. Un abbraccio colmo d'affetto cara.

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  25. Anche a me piace tantissimo Bonatti, ho letto un suo libro su quelle scalate estreme in solitaria che ne hanno fatto uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi.Se c'è qualcuno cui si può dare l'attributo di superuomo,è lui assieme al club dei grandi alpinisti.Un bacio leonino, cara Fel.Leone:-)

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  26. Leone leggiti se vuoi anche i suoi racconti di viaggio, sono diversi e stupendi, con immagini meravigliose. Un caro saluto

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  27. Mi sembra sia stato ricordato meno del dovuto, hai fatto bene a dedicargli un post. Era un grande uomo di cultura, come sono spesso gli sportivi della montagna.

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  28. Scusa Alli se ti rispondo tardivamente, ma concordo totalmente , un personaggio ed un uomo
    da ricordare, ma questo è un paese che dimentica tropo spesso .........
    Un caro saluto

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  29. Sono un appassionato della montagna che un giorno si è trovato in una disavventura (per colpa mia) alla Walter Bonatti. Io sono stato salvato dal soccorso alpino, lui se la sarebbe cavata da solo...Nel 1991 mio zio mi prestò un libro:Le mie montagne di un certo Walter Bonatti. E chi è questo? pensai...Vacca boia!! che robe ragazzi!!! E poi quante altre avventure sparse per il mondo! Che approccio alla vita e alla gente! Che palle che aveva quell'uomo! Ma come ha fatto ad esistere un uomo del genere? Grazie di essere esistito...Se avrò un figlio lo chiamerò Walter...Ciao Walter...

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