domenica 16 giugno 2013

Biancaneve

C’era un volta una deliziosa creatura di nome Biancaneve,  per il candore della sua carnagione, principessa amata da uccelletti e cortigiani e detestata dalla matrigna fascinosa  Grimilde,  che  chiede conferme della sua bellezza ad uno specchio magico che sempre le risponde essere Lei la più bella del reame,  sino a quando non pronuncia la fatidica sentenza che  la dolce  Biancaneve è più bella di Lei.  La ragazza è condannata dalla crudeltà della regina che giunge ad incaricare un suo fedele  cacciatore d’ ucciderla e strapparle il cuore, ma nel bosco ne avrà pietà salvandola, e sostituendo la frattaglia con quella di un cerbiatto.  La ragazza spersa nella boscaglia  si sente perduta, ma gli animali la confortano e giungere alla  casina misteriosa dei sette nani, qui si addormenta sino all’arrivo dei 7 mini-minatori di diamanti,  che sorpresi l’accettano in cambio di pulizie e cucina. Per un po’ tutto è  armonia, ma la Regina cattiva, in realtà una strega pericolosa,  scopre l’inganno e dove si nasconde, e sotto le mentite spoglie di una  orrida vecchina le rifila una rossa mela avvelenata, facendola cadere in una perenne morte apparente, gli animali costringeranno la strega malvagia a cadere in un burrone  ma nel bosco è dramma , la chiudono in una teca di cristallo per poterla almeno continuare ad ammirare. Così la vedrà un Principe azzurro, che innamoratosi di quel bel volto istintivamente lo bacia,  sconfiggendo  il terribile incantesimo e riportando alla felicità la fanciulla, che vivrà da ora il suo lieto fine.  I fratelli Grimm creano un archetipo favolistico ripreso da fiabe del nord,  sulla dualità del rapporto conflittuale madre/figlia con il bisogno di affermazione  della prima e bisogno di crescita della seconda, alter ego l’una dell’altra e  con il bisogno  di sofferenza e morte per trasformarsi  da adolescente a donna.  Forse sono molti i valori criptici nascosti nella fiaba, ad esempio  la rinascita della stagione primaverile,  come spesso in favole e leggende,  ma è la magia della bellezza  e dell’innocenza contraposta all’orrore e alla malvagità  che affascina da generazioni, e che porterà Walt Disney nel 1937,  a sceglierla come storia per il suo primo lungometraggio a cartoni animati e a colori, un evento nel cinema, che darà il via ad un nuovo modo di fare film, pur  ricordando  la lezione di molti altri già fatti ( Disney costrinse i collaboratori a visionarne una sfilza da Giulietta e Romeo a Nosferatu ). E con le note delle sue indimenticabili canzoncine ricordiamo i nomi da quiz dei sette nanerottoli :  Dotto, Mammolo, Pisolo, Gongolo, Eolo, Brontolo e Cucciolo.      E forse uno dei segreti del suo  incantamento è il toccare in noi  le corde della paura, dell’orrore, della speranza, dell’immaginazione, anche delle ambiguità nascoste  ( della promisquità  tra la pura  principessina  convivente di sette nani,  vogliamo parlarne? ).   Soprattutto  indimenticabile è per sempre,  l’avvenenza  da femme fatale  della regina Grimilde mentre evoca  “ Specchio,specchio delle mie brame  …….  chi è la più bella del reame?  …….   “.
 
 

17 commenti:

  1. Un inno al risveglio della natura, ma anche alla bellezza e ai "non umani", visti spesso come migliori e più di cuore degli umani.
    Ed il Principe è, forse, il "deus ex machina"
    della commedia greca.

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  2. Che piaccia o no, Lucy, questa è una favola al femminile dove le protagoniste sono la regina Grimilde e Biancaneve. Il principe azzurro appare solo alla fine, un archetipo invocato solo per il lieto fine dal momento che l'unica azione che egli svolge è quella del bacio, Anche il cacciatore che risparmia la vita di Biancaneve, fa solo una breve comparsata al centro del racconto e di lui, poi, non si sa più nulla.
    I sette nani, invece, come vogliamo interpretarli?
    Condivido la tua maliziosa ironia: una innocente principessina convivente di 7 nani,
    (intesi come uomini piccoli o mezzi uomini?) in una casetta appartata nel fitto del bosco dove lei fa esperienza di vita domestica e dove forse s'affina nel ruolo di madre ed in quello di moglie pur rimanendo vergine (francamente con ce la immaginiamo la bellissima Biancaneve copulare con nessuno dei sette, anche se poi a smorzare la poesia ci ha pensato, e senza neppure troppo sforzo immaginativo, la cinematografia pornografica)
    La preserviamo casta per il principe belloccio che la bacia sulla bocca e che s'innamora della fanciulla bellissima ma passiva, prototipo solo di rappresentanza, lo stesso che si vorrebbe, ancora oggi, per le principesse in carne ed ossa.

    E'sicuramente una favola al femminile dove è stato da sempre preso in considerazione, solo lo sdolcinato risvolto del lieto fine, sbrigativamente etichettata come storia d'amore.
    Ma dov'è, in definitiva, la storia d'amore?
    La scena finale non giustifica questa pretestuosità ma, anzi, la priva della sua essenza più vera e passionale, come tu, invece, giustametne evidenziavi: il conflitto madre/figlia.
    E l'essenza della storia è nell'interrogativo di Brunilde allo specchio: specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?

    La vera storia è quella che ci racconta lo specchio: una guerra tra donne!

    .........e la mela stregata è un dolce squisito.
    Un bacio, Lucy
    Brava come sempre.......no, di più!






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  3. Una favola con dentro tutto, che hai puntualmente ricordato. Disney l'ha resa perfettamente (ma come non ricordare quella breve parodia all'interno di Io e Annie di Woody Allen? Lui si dichiarava innamorato della strega cattiva, se non ricordo male ...

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  4. Spesso Costantino ci piace qualcosa, ma non sappiamo epsrimere il perchè, sembra semplice dire si mi piace, ma in realtà sovente si aprono porte su argomenti e motivi che ci fanno scegliere quel qualcosa quasi incosciamente, Biancaneve ne è un esempio, non è solo e vissero felici e contenti, ma dietro si celano moventi e archetipi che approfonditi sono molto interessanti. Cari saluti

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  5. In effetti molte fiabe a ben vedere sono molto femminili, Cenerentola per esempio vede Lei, matrigna sorellastre e fata buona un bel mix. Qui poi tocchiamo una guerra ancestrale bene e male tutta tra donne, con dinamiche di donne, e non potrebbe non esserci uno specchio fatato che rimanda immagini e sentenze di belelzza e potere femminile. Grazie Marilena dei tuoi commenti sempre preziosi. Un bacio non avvelenato miaoooooùùùùùù

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    1. ..... e della Capuccetto Rosso con Lupo cattivo al seguito e le sue svariate sfumature di tematiche e implicazioni sessuali ? Le favoke sono inquietanti ma affascinanti .... ri-baci tra mele rosse e verdi e lupi con mantello da milord.

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  6. Ally te la cito alla lettera la frase di Woody : " Mi spiego, anche da piccolo io mi buttavo sulle donne sbagliate. Credo che sia questo, il mio problema. Quando la mamma mi portò a vedere Biancaneve, tutti quanti erano innamorati di Biancaneve. Io no. Io mi innamorai subito della Regina Cattiva. "
    Baci e mele ffffffffrrrrrrrrrr

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  7. Ecco .... è sempre colpa d'una mela!!!!!!
    Mai che nelle fiabe mettessero "un pisello avvelenato" ......nooooooo .....la mela ......
    sto frutto così popolare, che rotola negli strudel, che arricchisce le torte delle papere, che viene dal noddo ....
    Ma ... Lucetta ..... mica i nanerottoli saranno adepti del più noto e famigerato nano detto Berluska?
    E mica abitavano per caso ad Arcore?
    Te l'ho detto no ch'io una volta ho baciato un principe che subito dopo s'è tramutato in un rospaccio!!!!!!!!!
    Bisogna stare moooolto attente agli incantesimi delle fiabe ..... spesso ci si girano contro!
    E anche gli specchi .... disobbedienti come sono ..... non ci danno mai le risposte giuste!
    Strafelice di rileggerti Lucetta ..... mitica gatta con gli stivaletti rossi!

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  8. E lo so ste mele s'infilano dappertutto pensa che giorni fa mi sono confusa pure io attribbuendone un paio al cestino di Cappucetto rosso in un dialogo assurdo. Sono fatate forse per questo s'intromettono a loro piacimento. Non baciare a caso nè rospi nè principi, mi raccomando. Un bacio senza mele ma pieno d'affetto fffffrrrrrrrrrrrrr

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    1. Ma dai lucetta che Cappuccetto Rosso pure la sapeva lunga ...... basta pensare che se ne andava nel bosco da sola!
      Eh ..... se l'avesse saputo Rosanna Fratello ...........

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  9. Assolutamente ne sono convinta anch'io, la Cappucciotta un colpo di mantello e un passo studiato è qualsiasi lupo è ko. Che ridere la Fratello .... e la Cinguetti allora che non aveva l'età ...... miao dalla Gatta con stivaletti e cappuccio nero fffffrrrrr

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  10. ciao Fely
    Finalmente sono a casa.
    Manco da troppo. Grazie per non avermi dimenticata

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  11. biancaneve è uno dei miei film preferiti e lo è sempre stato in tutte le sue versioni ;-)

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  12. Non si può dimenticarti cara Pupy, bentornata in blogsfera. Miagolii festosi a iosa miao

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  13. Bè ci ritrovi un po' di tutto delle tue letture : horror, fantasy, amore, rivalità, delitti e amicizia, principesse candide e streghe fatali. Un abbraccio felinoso ri-miao

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  14. Se ti va di leggere un'interessante riflessione su Biancaneve prima e dopo il restyling... http://www.lefiguredeilibri.com/2013/01/21/la-prima-versione-delle-fiabe-dei-grimm-a-cura-di-j-zipes-due-versioni-di-biancaneve-a-confronto/

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  15. Quando ero piccolo ero terrorizzato dalla vecchia strega. Ricordo che avevo un libro con la sua immagine e stavo sempre ben attento a non aprirlo...

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