domenica 15 settembre 2013

Vertigo-La donna che visse due volte

Scottie non è più un poliziotto perché per le sue vertigini ha fatto morire un collega. Un vecchio commilitone così gli propone di seguire sua moglie Madeleine, che dà strani segni di squilibrio credendo di essere la reincarnazione di Carlotta, un ava suicidatosi alla stessa età. Il fare misterioso e il fascino algido della bella signora conquistano il cuore del detective che le salva la vita, diviene suo confidente e possibile amante. Ma intento a convincerla che tutto è frutto di una sua fantasticheria, in un convento lei gli sfugge e non potendola inseguire bloccato dalla sua fobia, ella compie il suo destino di morte gettandosi dal campanile, l'impotenza a reagire gli fa perdere amata e senno. L'uomo che riemerge mesi dopo, è un essere distrutto, che un giorno per caso vede una donna molto assomigliante a Madeleine, la segue e s'insinua nella sua vita, ma per la sua ossessione non basta, lui vuole ricreare quella creatura perduta, e convince Judy a trasformarsi in Madeleine particolare dopo particolare. Ma le due donne sono la stessa persona, lei ha finto una parte perchè complice dell'ex commilitone che ha inscenato un piano perfetto per uccidere ed ereditare il denaro della moglie, non era previsto che lei però si è innamorasse di Scottie. E ora è disposta a rinunciare a se stessa pur di essere amata da lui che l'aspetta una sera impaziente, giunge, ma ha ancora i cappelli sciolti, non basta vuole tutto il suo incubo e solo quando Judy ormai totalmente Madeleine appare in una luce rarefatta al verde del neon con il tailleur grigio, bionda e con i capelli raccolti in uno chignon, si compie l'epifania : lei ritorna dalla morte, tutto si ferma e vortica, lui può ancora amarla ora. Le illusioni o si vivono al di fuori della realtà, o essa le ucciderà crudelmente, Judy commette l'errore di conservare un pendente della defunta per ricordo, Scottie lo riconosce e comprende, non finge d'ignorare la verità e salvare il sogno, la trascinerà nuovamente al convento, fecendole rivivere l'orrore dell'omicidio sul campanile, Lei cerca di dissuaderlo con il suo amore disperato, ma all'improvviso un ombra avanza nel buio e con un grido Judy precipita, una suora si affaccia sconvolta, recitando un requiem per la sua anima. Scottie si liberato della sua paura, ma resta prigioniero per sempre della sua ossessione. Su questo film si è detto di tutto, Hitchcock nella sua forma più malata ed eterna, prima ha spiazzato poi creato generazioni di adepti, c'è chi critica l'incoerenza o i cambi di rotta continui, chi ama il morboso che ha in se e che ci appartiene comunque. Personalmente è uno dei miei must assoluti, amo questo film con la stessa maniacità con cui Scottie ama la Signora Madeleine. Mi intrigano i temi dell'ossessione, della mania compulsiva in soggetti apparentemente “normali”, James Stewart è l'americano tipo, solido, affidabile e sorridente, eppure in lui albergano fobie, voyeurismo, incubi, feticismi, vertigini fino alla perdizione di se stesso. Il buon vecchio zio Hitch, qui ha sfoderato ogni possibile delirio, in confezione extralusso, con scene magnifiche tra specchi, spirali, cornici, illusioni ottiche mentre una musica di Herrmann ci ipnotizza; virtuosismi cinematografici in cui noi guardiamo un uomo che guarda una donna che guarda il quadro di un fantasma, dove nessuno è quello che appare, con una bellezza indimenticabile, con un amore impossibile e la perenne frustrazione di poter sfiorare un sogno cupo per poi perderlo definitivamente, lasciarsi annegare nel buio profondo di un desiderio, osservare i cerchi di un tronco di una centenaria sequoia e credere di aver vissuto in un altra vita che ora chiede il conto, inseguire la morte e la follia tra romanticismo e malattia, mentre il destino tesse una tela invisibile ed inesorabile. Scottie che non può amare fisicamente la rossa e vitale Judy finchè non l'ha trasformata nella sofisticata e defunta Madeleine, ma deve vestirla della sua ossessione per spogliarla e possederla, ci inchioda allo schermo ancora oggi perchè vivere una passione quasi in modo ossessionante è qualcosa che può appartenerci anche se non ne siamo consci, e che può accompagnarci tutta una vita o rivelarsi all'improvviso denudando quel lato oscuro in noi che così bene mascheriamo tutti i giorni e che forse questa malsana vertigine in noi fa si che siamo persone più interessanti.


 Scottie e Madeline/Judy  :  " Ha una meta particolare?
No: pensavo di andare un po' in giro. Stavo per fare altrettanto. Oh già, l'avevo dimenticato: è la Sua occupazione. Non crede che sia una perdita di tempo per tutt'e due? Girare separatamente?
Eh. Da soli si può andare in giro, in due si va sempre da qualche parte."

"È come se io stessi percorrendo un lungo corridoio che è ricoperto di specchi... e alcuni frammenti di quegli specchi sono ancora là... e quando arrivo alla fine del corridoio non c'è altro che oscurità... e io so che, addentrandomi nell'oscurità, vado a morire..."

"Qui io devo essere nata e qui devo essere morta. È stato solo un attimo, per la pianta, e non se n'è neanche accorta"
Se mi lascio trasformare come vuole, se faccio quello che dice, riuscirà ad amarmi?
Sì, sì!  Allora lo farò!”



Non si tengono mai i ricordi di un delitto... non avresti dovuto essere così romantica. ”

« C'è ancora un'ultima cosa che devo fare, e poi sarò libero dal passato. »

16 commenti:

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  2. Forse questo film è da ricatalogare, Lucy, non più tra i gialli ma tra le love story.
    Il racconto di un amore malato, l'ossessione di far rivivere una donna morta in un'altra che le somiglia (non importa se è la stessa, il protagonista lo scopre solo alla fine)e poi il finale drammaticissimo che non riguarda la morte di Judy ma il rinsavire di Scottie dalla sua follia che sancisce la morte definitiva di quel suo amore mistico e delirante.
    "La più bella e la più crudele love story raccontata da Hitchoch" come qualcuno la definì.
    Una vertigine, come le onde nei capelli di Carlotta che si trasformeranno nella spirale dello chignon di Madeleine.

    Meraviglioso!

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  3. Anche per me è un must assoluto, uno dei miei Hitch preferiti, con La congiura degli innocenti, La finestra sul cortileIntrigo internazionale e alcuni film del periodo inglese. Visto il film uscito questa primavera su di lui? Hitchcock, con Anthony Hopkins a fare lui... bellino, sì, bellino.

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  4. Amo mia cara Hitch, è uno dei miei registi in assoluto, mi intriga il suo cinema di contortagini visive e psicologiche, ha sondato le nostre paure, ossessioni, azioni, come pochi pur riuscendo ad essere glamour e pop. L'ossessione eletta a sistema in questo film, è affascinante in modo irresistibile, Scottie ammalato d'amour fou, Judy complice in un delitto per un primo innamoramento e pronta ad annullare se stessa, l'amica di Scottie che non si rassegna anche sa che non c'è nessuna chance, l'ex amico assassino per la sua fama di ricchezza pronto a schiacciare una ragazza e un amico per ottenere ciò che vuole. Difficile non coltivare in se un lato oscuro. E noi voyeur di noi stessi non possiamo che ossessionarci a nostra volta con un cinema così penetrante per immagini e tematiche. Il vortice del chignon di Madeleine ci trascina nell'abisso della nostra anima, catturandoci per sempre. Un bacio vorticoso mia Escura .

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  5. Caro Diego, quanto si può dire dei suoi film, e di questo in particolare. Credo che potrei fare direttamente un blog solo per lui. Adoro anch'io i titoli che hai nominato, più un'altra sfilza ..... le passioni o ti travolgono o non sono passioni. Baci e miagolii assortiti.
    ps no ancora , ma molto presto sui miei schermi

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  6. Un superclassico visto più volte, ma ogni volta ti emoziona come la prima. Peccato solo aver banalizzato un titolo potente e perfetto come "Vertigo", ma questo delle traduzioni-tradimenti è un vecchio discorso...

    (Volevo passare già ieri sera, ma ero troppo impegnato a portar fortuna al tuo Genoa - anche perché ho Lodi nel fantacalcio... :D)

    Ciao e Miao!!

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  7. E fa sprofondare in baratri insondabili in noi.
    Miaooooooùùùùùù Marco

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  8. Hallo Nicola, ogni volta che lo si rivede si è trascinati nelle spire delle sue vertigini, anche se lo sappiamo a memoria, è la grande maestria di Hitch e il fascino del perdersi che alberga in noi. abbracci a te e fusa con carezze all'Isi.

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    1. Non se ne poteva più dei cuginastri miao!
      La notte a Zena aveva un cielo rossoblu ieri sera .

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  9. visto e rivisto e adorato questo film!!!

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  10. Pupy impossibile che non ti entri dentro. Miaooùùùù

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  11. Visto diverse volte, film mooooooolto affascinante!

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  12. Irresistibile Anna, ha una malia unica. miao

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  13. Si rivederlo è un piacere sottile. miao Alfoso

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