domenica 29 dicembre 2013

Love Actually - L'amore davvero


Ogni tanto un film rilassante ci vuole con una serie di storie ben orchestrate  all’insegna dell’amore, che si intrecciano nel periodo delle feste con diverse soluzioni  e possibilità, anche assurde come il primo ministro inglese che s’innamora di una bizzarra ragazza dello staff e quasi dichiara guerra agli Stati Uniti per lei, una passata popstar che risorge per caso, uno scrittore che sposa una che parla solo portoghese, una moglie che  comprende che probabilmente il suo matrimonio è al capolinea, due controfigure tutto il giorno spogliate sul set in scene di sesso,  imbarazzate  al loro primo appuntamento,  un  vedovo che riesce a infondere il coraggio di esporsi al figlio rassegnandosi a restare solo a vita salvo incontrare Claudia Schiffer,  ricordandoci  tra sentimento e battute d’humour anglosassone che  se lo cerchi l'amore è ovunque, e che dove c’è amore tutto è possibile,  anche alla  fine che il vedovo trovi una uguale alla Schiffer ........  E poi un film dove Grant vaga per il 10 di Downing Street cantando con un finto microfono e  Bill Bob Thorton fa il presidente americano con quell’aria satanica da guai in vista,  non si può non vedere. 
AUGURI e AMORE per l ' ANNO NUOVO a tutti

Figlia per recita di Natale alla madre: 
-Ci hanno assegnato le parti per la recita di Natale. Io sono l’aragosta. - L’aragosta? - Sì. - Nella recita di Natale? -
Sì! Sono la prima aragosta! -
Perché, era presente più di un’aragosta alla nascita di Gesù?

Natalie:  "( il mio ex ) Diceva che a nessuno piace una donna con le cosce grosse come tronchi d'albero. Non era un ragazzo carino, alla fine."
Primo ministro: "Oh. Lo sa, in qualità di primo ministro io potrei anche farlo uccidere."
Natalie: "La ringrazio signore, ci penserò."

Primo ministro: "Lo faccia, i nostri servizi segreti sono a disposizione. Per trovare un killer senza scrupoli basta una telefonata!


Il Primo ministro in conferenza al Presidente degli Stati Uniti che insidiava Natalie):  -  Mi piace la parola "rapporto". Ma temo che il nostro sia diventato un rapporto sbilanciato, un rapporto basato sul fatto che il presidente si prende tutto quello che vuole, ignorando con grande tranquillità le cose che sono molto importanti per... la Gran Bretagna. Saremo pure un paese piccolo, ma siamo anche grandi! Siamo la patria di Shakespeare, di Churchill, dei Beatles, di Sean Connery... di Harry Potter! Del destro di David Beckham... e anche del sinistro di David Beckham! E un amico che fa il prepotente con noi, non è più un vero amico. E visto che i prepotenti capiscono solo le maniere forti, d'ora in avanti sarò propenso a usare di più la forza e il presidente dovrà aspettarselo! 

Il cantante Billy Nighy abbandona la festa di Elton John e raggiunge il manager Gregor Fisher; -  Mi sono reso conto che il Natale è un momento da passare con le persone che ami.
Bello. E allora mi sono reso conto dell’amara realtà e del tragico casino  in cui mi trovo. Sì, eccomi qui a più di cinquant’anni, e senza neanche accorgermene ho passato la maggior parte della mia vita con un manager ciccione. E per quanto mi dispiaccia dirlo, può darsi che la persona che io amo veramente sia…tu. 
- Bèh, questa è una sorpresa. Sì. Dieci minuti a casa di Elton John e sei diventato frocio!

domenica 15 dicembre 2013

Auguri in Piazza Deffe ....


Quante volte passiamo in un posto:  magari tutti i giorni, più volte anche al giorno,  tutto sembra sempre uguale, la fontana è  là, il monumento di Garibaldi immobilmente impavido a cavall, il teatro, i palazzi, la gente che passa distratta. Ma se ci fermiamo un attimo, un attimo solo, rubato alla nostra fretta, noteremo che nulla è mai uguale, mai scontato, mai fermo. Una Luna sbuca, una luce da una nuvola indora la statua, l'acqua, gioca con il vento, una manifestazione accentra l'attenzione, un riverbero colora tutto diversamente, una bella signora attraversa, una nuova scultura è presente che ieri non c'era, e ora anche un abete enorme si è palesato per un augurio di Buon Natale alla città.
Augurio di Feste serene che anch'io miagolo a chiunque passeggi da questo blog. 

domenica 1 dicembre 2013

La Foresta pietrificata


 Un luogo ai confini con il deserto dell'Arizona, una  stazione di    servizio davanti alla Foresta Pietrificata , come pietrificati sembrano i sentimenti dei personaggi che si ritrovano per un momento casuale in quel  punto morto del mondo.  Alan Squier, un scrittore, idealista deluso, ormai scettico nei confronti della vita approda vagabondando lì, incontrando  la giovane Gabrielle, piena di talento e voglia di vivere, prigioniera tra un padre ottuso,  un nonno inutilmente sarcastico, uno spasimante troppo lontano dalla sua sensibilità artistica, e questo ristoro perso nel nulla.  Alan le apre un mondo di possibilità convincendola delle sue     capacità, e ammirando la sua vitalità.; egli sente che Gaby con i suoi sogni, le sue speranze può essere ancora il segno di un futuro in cui credere. Ma una coppia, palesemente benestante con   l'automobile in panne entra,  Alan decide di ripartire con loro. Gaby sa che il fascino intellettuale e i sentimenti che ha provato istintivamente  per lui non si cancelleranno,  sono entrati profondamente in lei. Nel frattempo però, nel deserto l'auto viene sequestrata dalla banda di Duke Mantee,  killer  e nemico pubblico numero uno. Tutti sono di nuovo alla stazione di servizio , ostaggi e banditi  che attendendo i complici. La convivenza forzata,   crea nuovi risvolti nei personaggi, confessioni, e scelte, Alan      comprende di amare Gaby e vuole vederla libera di esprimersi, si accorda con Mantee, con cui si è instaurata una strana alleanza e una sorta di rispetto, per essere ucciso e lasciarle la sua polizza, che le permetterebbe quell'indipendenza per realizzare se stessa e i suoi sogni.  Duke non vorrebbe alla fine, ma Alan insiste e , con un gesto disperato, ormai braccato dalla polizia, gli spara prima di andare incontro al suo destino. Unità di luogo e tempo come nel teatro greco, per questa storia al limite del simbolismo, con un mix umano micidiale, in un America che lotta fra     speranze, disillusioni, differenze sociali, ricordi, per sopravvivere alla Grande Depressione. Dove il nichilismo di un poeta vagabondo giunge alla dolceamara   consapevolezza che solo coraggio e forza possono cambiare il mondo,  possono far sì che chi ha dei valori emerga, che sovente  esse, da sole non bastano, ci vuole spesso denaro, sacrificio,  la sua morte sarà la rinascita della ragazza, come nella poesia del maudit Villon che entrambi amano  recitare:     nel campo tuo fiorirà la mia speranza”.    Con poche scene, ritmi serrati malgrado l'annullamento temporale richiamato dalla presenza fantasmatica della foresta resa   pietra dai millenni, con dialoghi e facce, in un film essenziale, bellissimo,   che resta perfetto nel tempo, grazie anche alla dolce sofferenza ribelle di Bette Davis, la tragica maschera di  Bogart,  e quell'   aura fascinosa e maledetta di   Leslie Howard. 

Alan a Gaby : 
L'amore invecchia come la speranza: troppo presto.

Villon ,  La Ballata per Robert d’Estouteville :     " Dentro il tuo campo i semi del mio raccolto prospereranno, e i frutti della mia anima germoglieranno di nuovo "