Jonathan Cooper sta raccontando sconvolto all’amica Eve ,
attrice dilettante invaghita di lui, - e noi spettatori vediamo tutta la scena con
un flash-back- : che la
famosa cantante-attrice fatalissima Charlotte Inwood con cui ha una relazione, è
giunta a casa sua con indosso un abito bianco insanguinato dopo aver ucciso il marito in una lite. Lui si è offerto di andare a casa sua per
recuperare un altro abito per presentarsi in teatro. Ma qui è stato visto dalla
cameriera Nellie ed ora è in fuga. Decidendo di salvarlo lo
porta al cottage dove vive il padre, uno
stravagante commodoro in pensione. Qui
Jonathan, in uno scatto d'ira per difendere Charlotte dalle accuse dei due che credono abbia fatto
tutto per incastrarlo, getta la veste insanguinata nel camino, distruggendo
così l'unica prova a suo discarico. Eve lo crede innocente e decide d’indagare per
proprio conto. A questo scopo manovra per attirare l’attenzione dell’ ispettore di polizia Wilfred Smith e raccogliere informazioni, non ha calcolato che il “ solito Smith “ è un tipo simpatico e la corteggia discreto e affettuoso. Paga poi Nellie per fingersi Doris sua sostituta come cameriera personale di Charlotte. Nel farlo
intralcia anche la polizia che la cerca come Doris. Intanto anche i suoi sentimenti
sono mutati , si è innamorata di Solito, ma vuole sempre aiutare l’amico, così l’eccentrico
padre durante una recita escogita un Coup
de théâtre avvicinando l’attrice con un ragazzino con in mano un bambolotto con
vestito insanguinato, che trasale e sviene, l’ispettore presente inizia a sospettare, scopre
però anche la doppia personalità di Eve rimanendo
profondamente deluso .Tuttavia Eve
riesce a convincerlo della sincerità dei sentimenti che prova per lui ed
insieme al padre gli propone un ultimo escamotage per far confessare Charlotte: un microfono nascosto nel camerino
dell'attrice, collegato ad un altoparlante posto in teatro, Eve fingerà di ricattarla con il
famigerato vestito macchiato di sangue. La
diva si compromette , ma continua a incolpare l’amante del delitto, il quale
giunto in teatro scappa ancora con Eve, Smith ora sa che lui è uno psicopatico
assassino che ha già colpito, e la Inwood
ha sfruttato questo suo lato violento per istigarlo contro il marito. Eve riesce a sfuggirgli e lui viene schiacciato
dal sipario che cala dal palcoscenico,
ad aspettarla un applauso del padre e l’abbraccio di Solito, e un velo
melanconico cade sugli attori della commedia umana. Un giallo-rosa con tocchi humor ( l’amabile
Wilding e il mitico Alaistar Sim ) e
glamour ( Marlene Dietrich ), sembra un gioco riposante dello zio Hitch, ma ho
sempre trovato molti spunti interessanti in esso. Naturalmente il flashback ingannevole,
crea un notevole spaesamento, crediamo di essere davanti all’innocente di turno
accusato ingiustamente del suo cinema, invece è un pericoloso psicotico ,questo però lo
scopriremo solo alla fine, anche se piano piano ci piace sempre meno, al pari di
Eve che ha un percorso tutto suo da aspirante attrice a investigatrice, prima
per amore poi per passione dell’indagine, che rivede i suoi sentimenti quando
si presenta una persona migliore, e indagini e innamoramento si mescolano (
come nella deliziosa scena del taxi dove
lei cerca di convincere il detective della colpevolezza della Inwood, ma si confonde
con lui che non la sta propriamente ascoltando e invece la bacia ), che vuole recitare a teatro ma scopre che la
vita stessa è tutta una recita. Infatti anche i personaggi simpatici hanno una
doppia personalità : Eve si finge altro e mente, il padre reinventa le cose ,
la madre le distorce, la Divina inganna pubblico e amanti, Jonathan nasconde le sue turbe, Smith è
disposto a sorvolare su parecchie cose per non perdere chi ama. La realtà come
palcoscenico, per cui un fatto è tale, ma ha diverse angolature e prospettive a
seconda di chi le racconta, e i loro dubbi sono i nostri di spettatori. Anche
la prova della veste candida macchiata di sangue, è alterata , distrutta, usata
come ricatto, torna come ossessione visiva delle proprie colpe, come ci
mostra la magnifica scena del bambino innocente con la bambola insanguinata che fa inorridire
l’algida Marlene, perchè parlerà anche di teatro Sir Alfred, ma lo racconta sempre ricordando di essere al
cinema.
A Complete Unknown e la svolta elettrica di Dylan
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*A Complete Unknown* è un film molto bello e molto importante, in rete
fioccano le recensioni a favore (o contro) quindi è il momento di dire la
mia. ...
5 giorni fa
Immagini di cinema puro ...parlano come la tua impeccabile rece (non manca nulla).
RispondiEliminaBaci miaooo
Paura in palcoscenico ma tanto, tanto coraggio dietro le quinte!!!!! Lucyyyyyyy ho dovuto metter lo zoom per legger bene....pensa che anzichè commodoro ho letto pomodoro. E ci sono pure tornata indietro a rileggere ((((((( e poi non sai quanto mi sono arrabbiata....ma perché il cesto della biancheria sporca non deve mai restar vuoto accidenti? Ora mi ritrovo un abito bianco macchiato di sangue (o forse è di quel pomodoro là) strasecco da lavare....sgrunt e arisgrunt!
RispondiEliminaPerò....che bella che è Marlene e che belli i gioielli che indossa! Eh sì perché con lo zoom ho visto pure il color delle mutande del dectcive! Quelle di sir Alfred si vedono anche senza lo zoom! Ha un bacino elefantesco!!!!!!!!
Un bacio Lucy.....amplificato e ingrandito dallo zoom!
P.S.: Sono in pausa/blog ma mai potrei perdermi un film così ben recensito e l'occasione di passar a salutar una grande amica!
Tvb
Nessuno è veramente chi mostra d'essere, seppur le intenzioni sono buone, cosicchè la realtà ogettiva, come spesso accade, si cela nell'inestricabile groviglio di verità e menzogna.
RispondiEliminaAbbisogna quindi pazientemente avvicinarsi alla verità attraverso i vari gradi dell'approssimazione, tentativi e mai certezze, essere pervasi dal dubbio prima ancora che dalle assolute sicurezze.
E così quando ognuno alla fine si è disvelato nella sua vera natura, un magistrale colpo di scena, inchioda l'assassina al suo delitto.
Se poi l'assassina ha gli occhi azzurri di Marlene e canta una romanticissima versione de La Vie En Rose.......
Non ci resta che tributare al grande Hitch tutta la nostra sconfinata ammirazione.
Eleganza, humor noir......no, decisamente nessun altro sarebbe stato in grado di dipanare da quella matassa così incredibilmente aggrovigliata l' ordinato filo che conduce alla verità.
Istrionico Hitch!
Grande Lucy!
Ally se filma il Maestro gli argomenti non mancano. Miagolii affettuosi. fffrrrrrr
RispondiEliminaEliJoe anche se non sei dentro le storie del cineblog c'hai lo zoom e reperti del film ... come hai fatto a recuperare il vestito di voile bianco con macchia sanguigna incorporata? E poi non mi hai detto il colore dell'intimo del detective ....
RispondiEliminaTi mando baciotti e saluti vedibili anche senza teleobiettivo miaoooùù
ps
si in pausblog ma hai cambiato l'avatar con il tuo musotto fffffffrrrrrrrrr
Recitiamo parti difficili e il pubblico più critico siamo noi stessi. E se riusciamo a credere in quella parte fino in fondo forse diverrà realtà. Essere istionici ci salverà.
RispondiEliminaUn bacio ottombrino
Oh, Alfred! :P
RispondiEliminaSir Alfred è sempre Sir Alfred .... miao Isabel
RispondiElimina...dal titolo pensavo fosse un post sul debutto di mio cugino in teatro !!! :PPP (scherzo, ho letto e visto tantissimo e con gusto, di sir Alfred)
RispondiEliminaIncantevole maestria dello Zio Hitch...
RispondiEliminaincantevolmente celebrata in modo impeccabile e felino... :-))))
ho scoperto il cinema di Sir Alfred da ragazzina, e l'ho amato intensamente...perfetto in ogni fotogramma
RispondiEliminaSe ne vale la pena sto debutto del cuginastro ci faccio un film io e poi lo posto .......
RispondiEliminaAlpexex come si fa a resistere agli intrighi sopraffini dello Zio Hitch miaoooooooo
Grazie Nicola, ho sempre amato questo film ha qualosa di tenero e crudele, come la vita.
RispondiEliminaOgni riferimento felino a me rivolto è graditissimo. Miaooooooùùùùùùùùùù
Amo anch'io i suoi film Ady, hanno talmente tante sfaccettature che non possono che intrigare ed affascinare. Un bacione fffrrrrr
RispondiEliminavero, viene da dire : sipario !
RispondiElimina.... The Show Must Go On! .... Giardi
RispondiEliminaLa vita è un grande palcoscenico e il Maestro l'ha messo in scena perfettamente in questa pellicola preziosa e divertente.
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