
La voce di Celia racconta dell'incontro con
Mark, nulla sa di lui, solo che ne è attratta follemente, lo sposa, è felice, ma lui ha strani
comportamenti e
atteggiamenti inquietanti. Conoscerà poi i personaggi che ruotano intorno al marito, ma soprattutto la sua casa e i segreti che nasconde della vita di
Mark. Egli ha ricostruito ambienti che definisce felici, fedeli
riproduzioni di storie famose, ma tarda a
mostrargliele. In una serata con gli amici organizza un' allegra visita guidata alle stanze, e ..... sono luoghi in cui si sono svolti delitti celebri, con donne come vittime. Da finire l'ultima stanza, la 7, vietata a tutti. Celia allarmata dalle crescenti scoperte, cerca in tutti i modi di penetrare i segreti di
Mark ed
oltrepassare quella porta chiusa. Quando vi entra scopre la copia della sua stessa camera da letto: è lei la prossima vittima. Fuggire e salvarsi, o comprendere cosa tormenta
Mark che ama
disperatamente?
Lang trasforma la psicanalisi in poesia e suggestioni evocative
espressioniste. Celia-Alice nel Paese degli orrori, nella casa della favola di Barbablu, in cerca di sprazzi di luce in un mondo di ombre, tra specchi che rimandano doppi, cercando di aprire la
portachiusa-
menteossessione di
Mark, in un percorso iniziatico-terapeutico in cui è lei che libera il principe dalle cattive influenze dei propri impulsi auto-distruttivi
sottoforma di streghe, fantasmi, misteri, botole segrete del fatato castello, affrontando al contempo le proprie paure inconsce. Perché ognuno di noi è un potenziale colpevole, in balia dei nostri lati oscuri, che forse può trovare salvamento salvifico in un sentimento d'amore e in un lungo percorso interiore personale.