domenica 3 ottobre 2010

I soliti ignoti

Scalcinata banda di ladri improvvisati hanno per le mani un colpo fenomenale: penetrare in un appartamento il cui muro confina con il caveau del Monte di Pietà. Che ci vuole ..... un piano semplice e geniale, organizzazione, strategia al millesimo, come direbbe Er Pantera « È sc-sc-scientifico!». Ecco .... basta poco e pochi uomini fidati: Cosimo mezzatacca che esce ed entra dal carcere, Peppe Er Pantera pugile senza ring, Ferribotte siciliano gelosissimo della sorella a cui fa la corte l'altro complice Mario, Tiberio fotografo disgraziato, Cappanelle letteralmente morto di fame, e poi lui il maestro degli scassinatori Dante, ok non può partecipare perché gli sbirri lo sorvegliano,sottigliezze. Non ne va dritta una il girato della cassaforte che non è granché, Pepe pasticcia con la servetta delle proprietarie dell'appartamento,Tiberio si rompe un braccio, Ferribotte litiga di continuo con Mario, e altre disavventure si susseguonoma ci si arrangia. Eppure riescono a trovarsi in quella casa intenti a sfondare la parete che li divide da ..... dalla cucina di casa, ormai è tardi per riprovare, almeno c'è una pentola di pasta e fagioli, si può mangiare qualcosa, buona anche .... Una livida alba li ritrova a sparpagliarsi tra i primi lavoratori che si presentano in cantiere, prende il tram per tornare, solo Peppe per sfuggire agli ennesimi agenti, si ritrova incastrato alla chiamata mentre Cappanelle gli urla dietro "Peppe, ma dove vai ? lì ti fanno lavorare!!! ". La commedia al'italiana al nascere, Totò che cede il testimone ad attori non più macchiette di avanspettacolo, ma di teatro colto, che si camuffano e si creano dei tic per adeguarsi al ritmo comico, fanno storcere il naso ai critici,mentre stanno creando personaggi immortali dalla comicità irresistibile nella loro tragica quotidianità, in una Roma vera, di casermoni, periferia, servette, simbolo di tutta un Italia che sopravvive ad un eterno dopo guerra. Dove per tirare avanti c'è l'arte tutta nazionale d'arrangiarsi, ma anche l'inconscio desiderio di non cambiare sino in fondo la propria storia e tradizione. Uno di quei film che li puoi rivedere venti volte e ridere sempre come la prima con Tiberio/Mastroianni che ai complici, dopo il fallimento del colpo dice: Rubare è un mestiere impegnativo, ci vuole gente seria, mica come voi... Voi al massimo potete andare a lavorare. Er pantera/Gassman “ Lavorare... lavorare stanca! “ e tutte le scene a orologeria, su tutte la banda che studia sul terrazzo la cassaforte quando irrompe la polizia e fingendo allegri di stendere i panni Totò se ne esce con un “Buongiorno Brigadiere, come vede... si lavicchia! “

Cosimo- indicando la pistola che impugna cercando di rapinare lo sportello del Monte dei pegni: La conosci questa? L'impiegato prendondola in mano : -Sicuro che la conosco! È una pistola Beretta, ma in cattivissime condizioni... 1000 lire "


Cosimo e Norma "Guarda che quando esco, se quel lavoro viene bene, te compro la pelliccia, te compro! - Ma perché non me sposi? -Ma come, esco da una condanna e me ne vuoi appioppa’ n’antra?! A matta! "


Ferribotte mangiando la pasta e ceci:" Femmina piccante, pigliala per amante. Femmina cuciniera, pigliala per mugliera! "

24 commenti:

  1. Ciao Fel,grande film,di culto,ho visto molte volte questa pellicola e mi sono sempre divertito alla grande,ricco di colpi di scena,
    e attori di grande prestigio,ottime le riprese e i dialoghi, belli quelli in dialetto.
    Dove la fame e la mancanza di voglia di lavorare fa fare cose particolari,ma anche per quelle ci vuole impegno.
    Molto bella la tua presentazione.
    Buona serata Fel.

    Un bacio.

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  2. Troppo divertente, l'ho visto più di una volta.
    Bacio miagoloso, fel!

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  3. Capitano un mito di cui ho fatto però fatica a trovare delle immagini degne .... e misteri del web. Eh si ci vuole classe ed impegno anche per un buon colpo e ne hanno a iosa tutti coloro che hanno partecipato alla crteazione di quest'opera irresistibilmente divertente e sottilmente amarognala. Un bacio tra le lenzuola stese al vento mentre si lavicchia mio caro amico miaaooooooooooooooo

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  4. Si Star di uelli che non ti stancherai mai di rivedere ...... strabaciotti a te miao

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  5. ......quando fare cinema era davvero un'arte e, fa gli attori, o essere regista, non s'improvvisava perchè si aveva alle spalle alle spalle una lunga, difficile gavetta, e non bastava di certo solo essere figli d'arte per aver riconosciuto, nel proprio dna, il talento dell'interprete.
    ......quando ancora non era stato inventato l'obbrobio del CINEPANETTONE e le sceneggiature tenevano ancora conto dell'intelligenza degli spettatori.
    ......quando si riusciva a far ridere e riflettere, e le battute non erano mai volgari nè pretestuose, ma citazioni destinate ad entrare nella storia del cinema.
    ......quando da una storia apparentemente semplice si ricavava uno spaccato antropologico della società e così le scene, i dialoghi, i contesti, assumono valore di pagine di storia.
    E, soprattutto, questo di Monicelli è uno di quei film che rigetta ogni rifacimento. Ci hanno provato inutilmente gli americani, nel 2002 con WELCOME TO COLLINWOOD, con la regia dei fratelli Russo con Clooney nel ruolo di Totò e l'afro-americano Isaiah Washington, in quello Murgia/Ferribotte e, prima ancora, sempre con scarso successo, ci aveva provato nel 1984, Louis Malle con CRACKERS, stroncato dalla critica come il suo film più inutile (salmone al posto della pasta e fagioli......segno del cambiamento dei tempi!)

    Meno male, Lucy, che ci sono cose impermeabili ai rifacimenti come il tuo ineffabile sorriso.
    Marilena

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  6. lo ricordo poco!
    mi piacerebbe rivederlo!

    buon inizio settimana ^_________^

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  7. meraviglioso, l'ho visto una infinità di volte è tra i miei preferiti insieme al mitico 'operazione san gennaro', che tu certamente ricorderai...me lo hai fatto rivivere con gli sprazzi di dialogo...grazie

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  8. Lo so Marilena, sta mania di rifare i film, o di farli solo per far casseta, non ha senso, in film come questi l'idea della trama è il meno ..... e come è stata svolta, sceneggiata, sudata divertendosi, interpretata da chi sapeva essere Amleto e Er Pantera, resa tra dialetti e faccie, tra un Monte dei Pegni e della Pasta e ceci. Un abbraccio micioso mia bella streghessa romana fffffffffrrrrrrrrr

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  9. Pupy devi rivederlo è magnifico. miaoooooo

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  10. Ady si da rivedere all'infinito e ritornare ogni volta a ridere . Un bacio tra i pizzi ...

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  11. quasi non ti accorgi del bianco e nero ...

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  12. Perchè il B/n ha colori più vividi del tecnicolor ....... e con personaggi così ci vedi pure sfumature anche fluorescenti Giardi.

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  13. Un commento breve Fel, il tempo è tiranno questa settimana.
    I film italiani di questo genere in bianco e nero hanno la straordinaria qualità che ogni sequenza è una bellissima foto in B/N,potrebbero essere opere ase stanti, segno che l'arte allora contava di più della tecnologia e gli attori sapevano davvero recitare.
    Un bacione colorato.
    Lorenzo

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  14. Purtroppo non l'ho visto Fel...
    Mi sembra divertente e tu, l'hai presentato molto bene...
    Lo cerco!
    Baci
    Giulia

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  15. Si Lorenzo io amo molto il B/N dà delle emozioni particolari . E questi film avevano il dono raro di saper dosare arte colta e popolare, lavoro d' artigianato e genialità creativa. Mille sfumature a te, così superimpegnato .... chissà se riesci a mangiare almeno un boccone .... anche solo un pezzo di pizza ..... miaaaaooooùùùùùùùùùùùù

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  16. Cara Giulia non è solo divertente ma un pezzo d'arte pop che riesce a rappresentare un momento storico, un paese, dei personaggi veri attraverso il saper far ridere .... il saper far cinema. Un baciotto miagoloso

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  17. Un'altro film indimenticabile!
    PS. Sono passata per un salutino!
    A prestissimo!

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  18. Un saluto felinissimo Vittoria, anche a te.
    Miaoooooooooooooooooooo

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  19. Film culto, da vedere e rivedere.

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  20. Comicità vera,con momenti irresistibili e grandi interpretazioni.Niente a che vedere con quelli attuali,uan serie di gag televisive.Baci,Fel!

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  21. Di quelli che non ti levi daòlla testa Alfa

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  22. Si ogni scena diventa un piccolo film già da se, bentornato Leone mi seoi mancato . Ti mando una zampata affettuosa miaaaaaaaaaooooooo

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  23. "Uno di quei film che li puoi rivedere venti volte e ridere sempre come la prima"
    Ragazza mia, parole non furono mai tanto appropriate. Per i miei cicli di visioni ho sempre avuto posto per I soliti ignoti, e a volte lo vedevo estemporaneamente, fin da una domenica pomeriggio in cui sono stato abbagliato, ipnotizzato dai personaggi, dalle loro trovate, da un'Italia di cui avere nostalgia, almeno per le risate che faceva, più sincere di quelle di adesso.

    Gegio

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  24. Hallo Gegio, eh perfetto meccanismo filmico, degno dei marchingegni delle casseforti di Dante/Totò ..... da vedere probabilmente ogni volta che si pensa a fare una commedia all'italiana ........ Miao Gegio e già che ci sono Buone Feste Serene e piene di film miao

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