domenica 12 giugno 2011

AMARCORD

Anni trenta siamo a Rimini, e seguendo da una primavera all’altra l’adolescenza di Titta entriamo nel mondo di ricordi dell’adulto che sarà, dove ricordi reali e fantasia nostalgica si mescolano senza continuità, filtrati dall’evanescenza del tempo e dalla malinconia di ciò che perduto per sempre, non importa che la verità è sempre meno bella, che vige una dittatura, che in famiglia è un continuo litigare, che ci siano ipocrisia, provincialismo, bigotteria e follia, il ricordo toglie amarezza e lascia un sapore dolceamaro. Solo la malattia e la morte li può cancellare, veri o immaginati sono stati ciò che siamo ora, ecco allora la carrellata di personaggi e scene che popolano la mente dell’autore : la città di mare con la spiaggia, il Grand Hotel, l’inverno freddo e nebbioso, e qui l’aggirarsi dei ragazzi che cercano di crescere tra pulsioni sessuali e un identità lontana da formarsi, sognando le grazie della Gradisca che una sera si è concessa al Principe con quell’invitante frase, vivendo la stanchezza di una madre, subendo l’orgoglio del padre, tra i buffi concittadini come Giudizio il matto del paese, il cieco con la sua fisarmonica, l’avvocato che rivolgendosi a noi pubblico ci narra vicende, il motociclista esibizionista, Volpina la giovane ninfomane, e la giunonica e carnale Tabbaccaia. Commedia e dramma convivono con il trascorrere delle stagioni in cui sembra tutto uguale, ma che trasforma irrimediabilmente le cose : passano le auto da corsa della Mille Miglia, muore sua madre, si sposa Gradisca andando via lontano, passa un’altra primavera, tutto passa, anche l’adolescenza finisce con loro. Eppure per un momento il tempo a volte si ferma, si fa ricordo indelebile, si fa magia come il passaggio in una notte in cui tutta la città aspetta su piccole barche nel buio, la visione del traslatlantico più bello del mondo, il maestoso Rex, un attimo e anche lui scompare per sempre, ma che momento indimenticabile la notte si è squarciata con le mille luci della grande nave, invadendo d’emozioni chi era li ad attendere un sogno. Non sono i nostri ricordi, ma l’arte riesce a farceli sentire parte di noi, come sembra uscire da noi quel grido disperato dello zio matto Teo, che una volta fuori dal manicomio, dalle fronde di un albero su cui si è arbarbicato, a squarciagola ulula “ Voglio una donnaaaaaaaaaaa “. Abisso di solitudine che non risparmia nessuno, e nulla è più reale e senza tempo di quell’invocazione.


Federico Fellini: "Non è la memoria che domina i miei film. Dire che i miei film sono autobiografici è una disinvolta fregnaccia. Io la mia vita me la sono inventata. L’’ho inventata apposta per lo schermo. Prima di girare il primo film non ho fatto altro che prepararmi a diventare alto e grosso abbastanza e a caricarmi di tutta l’’energia necessaria per arrivare un giorno a dire ‘‘azione!’’. Ho vissuto per scoprire e creare un regista: niente altro. E di niente altro ho memoria, pur passando per uno che vive la sua vita espressiva sui grandi magazzini della memoria. Non è vero niente. Nel senso dell’’aneddoto, di autobiografico, nei miei film non c’è nulla. C’è invece la testimonianza di una certa stagione che ho vissuto. In tal senso, allora sì, che i miei film sono autobiografici: ma allo stesso modo in cui ogni libro, ogni verso di poeta, ogni colore messo su tela, è autobiografico".

Gradisca : "È l'inverno che muore, e arriva la primavera. Me la sento già addosso io, la primavera! "

16 commenti:

  1. Hai fatto un post magnifico, perchè scrivere su Fellini è sempre un'impresa. Molto difficile.
    Io non amo Fellini, nonostante ne apprezzi la statura come regista, un grandissimo regista, forse invidiato da tutti. un artista della pellicola.
    Ma non mi piacciono i suoi film, mi mettono tristezza, forse perchè troppo onirici oppure sempre con quella presenza di un ambiente circense che mi mette un po' di angoscia.
    Ma ci stai pensando tu a farmelo rivalutare:))

    Ciao e buona Domenica
    Doriana

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  2. Ciao Fel,grandioso film,quanto ho amato questa pellicola,un film di ricordi che porta noi a ricordare i nostri ricordi,la memoria diventa gioco e illusione nel tempo per tutti,come una giostra che sempre gira,e tutto torna e tutto svanisce,il fiammeggiante ricordo che ci porta a pensare come sarebbe stato se fosse stato in quel modo,il delirante ricordo del primo bacio di rapina,l'ovattato ricordo del sussulto del cuore per il primo amore,la magia del ricordo dell'incontro in rete di una persona meravigliosa e unica come sei tu,il ricordo della prima volta che si vede la luce alla nascita,amo i ricordi.
    Bellissima come sempre la tua presentazione.
    Buona serata.
    Un bacio.

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  3. Grazie Dori, se un po' contribuisco a riavvicinarti a Fellini, ne sono felice. Si penso anch'io che ci sia una profonda tristezza anche dietro il sorriso buffonesco, ma è la vita che è così, e per me Fellini sotto la maschera della fantasmagoria onirica , ci parla della realtà nel modo più vero, quello dell'io, della visione interiore.
    Un bacione cara, fffffffrrrrrrrrrrrrrr

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  4. Si amo anch'io i film che parlano di ricordi e ho sempre sentito vicino il modo di raccontare di Fellini - come non potrei con un cognome simile elle più elle meno miaooooo - quella follia surrealista nel modo di rappresentare le storie, cela una realtà profonda, quella del nostro io , che è il più vero delle verità possibili, e i ricordi sono la nostra vita.
    Grazie di considerarmi parte dei tuoi ricordi , e di quelli importanti, e vale anche per me che l'averti conosciuto è diventato un continuo ricordo che si rinnova e fa parte integrante della mia vita. Un bac io grande come il mitico Rex e altrettanto scintillante.
    ps
    quella scena dell'apparizione del trasatlantico è meravigliosa, una delle più belle, ed emozionanti miaoooooooo

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  5. "Eppure per un momento il tempo a volte si ferma, si fa ricordo indelebile"....ma ke dici papà, siamo di nuovo insieme, nel CineSalaBlog della mi amica Luce e resta ancora un pò con me...no, non andare sul transatlantico, lui sparirà subito e con lui anke tu diventerai un flash. Forse sto sognando o forse no. Tu, tu papaà non sarai mai un flash, sei sempre con me, dentro di me. E' ke a volte certi film ti ricordano i tuoi ricordi e ti vesti di tristezza ma poi tutto finisce e restano solo i bei ricordi!
    Grazie Luce, questa serata lui non se la sarebbe persa ed io per un attimo l'ho riportato su quella poltrona riservata...ricordi? Già qualche tempo fà eravamo venuti assieme e stasera il miracolo s'è ripetuto.
    Grazie Luce!
    TVB

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  6. Sempre pieni di spunti di approfondimento i tuoi post!

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  7. Certo che ricordo Elisena,come non potrei, quella poltrona è riservata, ogni tanto un gattone rosso vi si accoccola con aria sorniona, ma nessun altro , è solo per il tuo papà, ed è sempre una grande gioia sapere che posso riportartelo vicino anche se soltanto con la memoria e l'amore. Ti abbraccio mia dolce amica e catsorella .

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  8. Grazie Alfa, è bello sapere che si creano questi collegamenti tra blogger, leggendoci vicendovolmente. Un caro saluto miaooooo

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  9. Non amo Fellini, mi lascia fredda ed angosciata, come se io stessa facessi parte della realtà dei suoi film e non potessi fuggirne.
    Forse perchè i suoi personaggi sono così veri da destare sgomento, perchè quell'umanità che lui racconta esiste, e noi ne sorridiamo, invece, comodamente seduti nelle nostre poltrone, come se quella denuncia di realtà non ci appartenesse e noi non ne facessimo parte.
    Ma nonostante questo io non sono mai riuscita davvero ad amarlo.

    Una recensione difficile questa, Luce, ma tu, come sempre, ne sei stata all'altezza.
    Un bacio
    E buon inizio settimana
    Marilena

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  10. ed io ricordo questa tua sensazione di freddo ....... vuol dire che probabilmente ha saputo rendere perfettamente questo malessere, sotto il riso da clown se a pelle ti fa rabbrividire. l'importante è reagire . Io amo questi suoi film, vi ritrovo cose forse anche mie, ma sono visioni soggettive, come i ricordi. Un abbraccio mia cara opposta e complementare .

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  11. ciao Fely
    questo film è la celebrazione di un cult del cinema
    lo ricordo come un gran bel film e mi rammarico di averlo visto soltanto una volta... andrebbe rivisto

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  12. Hallo Pupy,
    eh si un film particolare e pieno di significati da esplorare , rivederlo è necessario. Un bacio cara miaoooooooooo

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  13. Un post dai contenuti molto interessanti, arricchito da belle immagini.

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  14. nel pieno della florida fioritura caro Giardi

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  15. Grazie Tizyana, è un giudizio da esperta il tuo . un mondo di fusa ffffffffffrrrrrrr

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