domenica 3 febbraio 2013

Il rossetto

 Silvana è una  tredicenne, che s’invaghisce di Gino, un trentenne suo vicino di casa, rappresentante di commercio, che sfruttando la sua avvenenza fisica  riesce a fidanzarsi segretamente  con una  ragazza ricca , mentre è anche  l’amante  di una prostituta che abita lì.  La ragazzina tenta in tutti modi di attrarre l'attenzione del giovanotto, ma ci riesce solo quando   un giorno gli dice di averlo visto uscire dalla casa, dove è stata uccisa e derubata  proprio la sua amante. Pur di non farla parlare inizia a circuirla. Ma Silvana non si accontenta delle gentilezze di Gino e gli fa continue scenate di ingenua gelosia , spaventato che questo rapporto con la bambina incrini il suo  accasarsi, la denuncia  al  commissario Fioresi, che indaga sul caso,  lui interrogandola, le crede,  ma un suo collaboratore  la mette in cattiva luce sulla morbosità dei suoi atteggiamenti  e a riprova gli fa notare che si tinge  già le labbra. Fioresi si lascia persuadere, rilascia Gino e fa una paterna ramanzina a Silvana. Questa, affidata dalla madre ad un collegio, tenta di uccidersi. Dopo un nuovo colloquio, il commissario  è più che mai convinto della colpevolezza dell’uomo. Lo raggiunge in casa della fidanzata, alla vigilia delle nozze, e con un lungo, martellante interrogatorio lo costringe a confessare di essere l’assassino.  Bel noir essenziale di Damiani, che mette la trama delittuosa come sfondo, per uno sguardo psicologico  amaro sui primi anni ‘ 60, con il distacco del documentario di costume e sessualità,  e l’ umanissimo taglio dei personaggi. Bastava un po’ di rossetto per segnare una ragazzina come una poco di buono,  quasi peggio del sangue che macchia l’assassino, l’agghiacciante morale perbenista, fa si che un crimine da cronaca nera denudi la realtà quotidiana fatta di sfaccettati drammi  umani :  illusioni da adolescente trascurata  da una madre distratta dai suoi fallimenti amorosi,  giovani arrivisti che credono di ottenere tutto facilmente schiacciando il prossimo ,  giornalisti avvoltoi,  fidanzate usate solo per i loro soldi,  poliziotti che hanno visto troppo per credere ancora in qualcosa, e la solita lotta tra nuovi ricchi imborghesiti malamente e poveracci che vorrebbero essere tali in una realtà cruda e senza troppe speranze in  periferie strabordanti di sogni e disillusioni. Germi interpreta il commissario  con quella  sua malinconica ruvidezza  che  ne è il  disincantato specchio umano.

26 commenti:

  1. credo di non averlo mai visto, ma rappresenta il genere di film che vedrei adesso, in questo momento, un delitto ci stà proprio bene in uan noiosa domenica pomeriggio.
    a volte mi chiedo come scegli i film che ci proponi....un baci ady

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  2. Storia molto appassionante, resa bene dalle tue parole e dalle belle foto in bianco e nero... sembra di vederlo.

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  3. Ady a volte me lo chiedo pure io come scelgo i film ............
    Questo ti avrebbe riempito la domenica, è particolare e molto ben fatto. Un bacione cara

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  4. Ne sono contenta Gianna. Buona domenica anche a te. ffffffffffffrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

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  5. E' da vedere Ally, perchè è un ottimo film, di quelli che ti restano dnetro per come sono tratteggiati i personaggi. Grazie. Miaooooùùù

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  6. Se è per fortuna cambiata la concezione sociale nei riguardi delle giovanissime col rossetto (sono ben altre concorrenze, ai nostri giorni, a macchiar le reputazioni)c'è però di negativo, e da tenerne conto, della perdita dell'ingenuità adolescenziale, a favore di una nuova aggressiva scaltrezza con cui imporsi all'attenzione dei media, ad esempio, e da qui cominciare l'illusoria, quanto fittizia scalata, verso la notorietà.

    Quello che secondo me diversifica gli anni 60 dai nostri non è tanto il cambiamento sopravvenuto con il sempre troppo parziale sradicamento dei pregiudizi sociali ma piuttosto, l'influsso negativo, spesso osceno e disturbante, del mondo degli adulti sui più giovani.

    Il rossetto, ormai, non è più simbolo di niente, tantomeno indiziario, nei confronti di chiccessia che siamo così assuefatti alle orge visive di bambine piccolissime trascinate da invasati genitori, a cui io personalmente toglierei la patria potestà, ad esibirsi in sfilate e concorsi come quelli folli che si svolgono in America dove le piccole concorrenti sono costrette a scimmiottare femmine adulte in balia degli ormoni.

    Scusa il "fuori tema" Lucy ma sono certa che il tema delle "Nuove Lolite" offrirebbe alle inquadrature della macchina da presa del grande Damiani, regista d'indagine e di costume, inquietanti ed ancor più oscuri fotogrammi.

    Un bacio, Lucy, con l'impronta indelebile del mio rossetto.

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  7. Non sei fuori tema Marilena, Damiani aveva un occhio critico verso il suo tempo, oggi farebbe lo stesso, magari guarderebbe oltre alle lolitine alla supperficialità e al qualunquismo di oggi.
    Un bacio assolutamente rosseggiante di rossetto.

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  8. Toglietemi tutto ma giù le zampe dal mio rossetto!!!!!!!!!!!!
    No....quello proprio non si tocca.
    A 13 e a 100anni il rossetto resterà sulle mie labbra. E rossettatemi anche da morta per favore!!!!!!
    Che so ste labbra livide e grigie e spente ((((
    Tze tze tze!!!!!!!!!!!
    Piacevole lettura di questo tuo post (giallo e rosso) sussurrata da labbra dipinte d'una bella amicizia!
    Ciao Lucy!!!!
    Ops:.....ma qui ci sono O rotolanti dapertutto!!!!!!

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  9. Sono del tuo stesso parere Eli, rossetto sempre!
    Grazie cara, è un bel film giallorosso in biancoenero ....... Un bacio scarlatto miao
    lo so rotolano rotolano le O vagabonde

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  10. Sembra lo stesso poliziotto del pasticciaccio brutto, visto che è anche lo stesso Germi.
    Un giallo all'americana, molto carino, con tempistica che mi entusiasmò, molto diversa dai film neorealisti cui eravamo abituati.
    Comunque la regia di Germi la preferisco nel pasticciaccio, più intelligente, più sul personaggio. Damiano Damiani uscirà fuori alla grande dopo qualche anno.
    Ciao

    LOrenzo

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  11. Il poliziotto, Lorenzo, è simile, molto nel carattere di Germi, il film è un ottimo film, diverso per temi e intenzioni dal Pasticciaccio. Su Pietro Germi sono di parte, ho sempre amato la sua regia e la molteplicità dei suoi temi.
    Buonaserata spero non troppo fredda.

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  12. Alpexex forse sono loro che scovano me .... miao

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    1. che gatta fortunata che sei! e pure io che te leggo...

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  13. Non sapevo niente di questo torbido noir... sei come sempre preziosissima!!
    Ciao e Miao! :)

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  14. Grazie Zietto, è un bel film , si con un che di morboso, ma gli umani difficilmente non lo sono.
    Baciotti fffffrrrrrrrrrrrrrr

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  15. E' vero Lucy, uno di quei film che ti restano dentro! Come, per quanto mi riguarda, 'La spiaggia' e (con lo stesso Germi, sempre nel ruolo del commissario) 'Un maledetto imbroglio'. Film indimenticabili...!
    E bellissimo post!
    Un bacio (senza rossetto, ma altrettanto amorevole...)
    Cla

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  16. Si direbbe che, a parte il rossetto, non molto sia cambiato da allora... o sbaglio?

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  17. Lunotta mia fa parte di quei film che condividiamo,per l'atmosfera che porta con se, un po' malsana e inquieta. E Germi incarna quel malessere dell'anima sotto la scorza ruvida e sarcastica. Un bacio è un segno indelibile anche senza rossetto. miaooooooùùùùùù

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  18. La tipologia dei pregiudiz forse, e dell'ipocrisia , ma nella sostanza temo di no Alfa, cari saluti fffffffrrrrrrrrrrrr

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  19. Alpexex la fortuna va aiutata .... miao miao

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  20. Molto bella la tua recensione di questo film, che avevo visto.
    E ricche di fascino le immagini in bianco e nero.
    ( E gli uomini portavano ancora il cappello in testa!).

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  21. non lo ricordo questo film. probabilmente non l'ho visto. mi piace il modo in cui ne hai parlato.
    un abbraccio e buon weekend

    ^__________^

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  22. Quei cappelli alla Borsalino era fascinosissimi, mi piacerebbe tornassero. Bye bye Costantino

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  23. Le cose che piacciono Pupy, ci riescono meglio.
    Un bacio miao

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