Manchester, grigia città inglese simbolo da sempre dell’ industrialità , diventata negli anni del
governo Thatcher, impostato solo su
privatizzazioni che aiutano il dilagare di una disoccupazione senza precedenti, simbolo
di una crisi senza speranza di un futuro . Bob e il suo amico Tommy sono due dei tanti che vagano senza un lavoro, sopravvivendo
di espedienti , cinquantenni con famiglia , mille problemi e un assegno di
disoccupazione. Si racimola qualcosa con
qualsiasi mezzo , anche illegale : rubare una pecora per venderne la carne o portar via le zolle in un campo di calcio e rivenderle ad un esclusivo golf-club. Ma la figlia di Bob , Coleen ha la prima comunione e vuole un bel vestitino per una volta. Come fare per non deluderla, senza
soldi e quando ti hanno anche rubato il furgoncino che ti aiutava ad andare
avanti ? “Sulla classe lavoratrice
piovono pietre sette giorni su sette”, così rassegnandosi a indebitarsi
con uno strozzino. Per restituire i soldi, si caccia in un mare di guai e finisce per provocare la morte accidentale dell'usuraio. Sarà padre Barry, ad aiutarlo, convincendolo
a non costituirsi perché è stato un
incidente e il quartiere dormirà
finalmente sonni tranquilli senza di quel malvivente, di pregare per quell’anima indegna e tornare alla propria
casa. E poi Bob ha una comunione che lo
aspetta. Quel giorno mentre sono tutti a
festeggiare compare la polizia che lo
cerca. Ecco ci siamo è la fine . Ma gli
agenti sono lì solo per comunicargli che
hanno ritrovato il suo furgoncino.
Per un giorno su Bob e sulla
classe lavoratrice, non piovono pietre .
Un film amaro, rabbioso, raccontato con lucida ironia ed empatia, sull’abbruttimento che può tentare un uomo quando tutto è contro, ma anche la
voglia di ribellarsi al destino. La solidarietà tra gli uomini può riuscire a
scardinare ciò che sembra ineluttabile , al di là delle leggi, dei governi,
delle religioni. Gli amici, i compagni di povertà, la famiglia, e su tutti la figura di Padre Berry e del suo perdono fattivo che diventano il paradigma
semplice e indimenticabile di ciò che è
vera compassione. E se un bel vestitino da usare solo per poco, può sembrare
futile spreco in un mondo che precipita senza prospettive, esso può anche diventare quel motivo in più per quello scatto d’orgoglio a non
cedere ad un finale già scritto.
In palude con Federica Ottombrino
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*NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO*
GENERE pop d’autore
DOVE ASCOLTARLO cd fisico!!! spotify – youtube - applemusic
LABEL La Chute Dischi
PARTI...
4 giorni fa
Sei sempre più brava ...meglio di Ghezzi. Hai raccontato in modo splendido un film importante (che, pensa te, non mi ricordo se l'ho visto). Il grande cinema inglese che dagli anni '80 in poi ha raccontato i conflitti sociali come nessuno mai (a parte il Free Cinema, in un certo senso vicino, ma lontano ...)
RispondiEliminaSi tratta proprio di quel genere di film inglesi che adoro! Ne ho visti molti di simili. Questo mi era sfuggito, ma grazie a Te rimedierò.
RispondiEliminaUn grande abbraccio.
non l'ho mai visto. ma ne hai fatto una recensione splendida. la riscoperta della solidarieta' e' l'unica via. insieme alla riscoperta della socialita'. tra l'altro qui non abbiamo nemmeno un vero sussidio di disoccupazione. qui calci in culo dopo pochi mesi.
RispondiEliminaHallo Ally, è un film anche molto divertente, che sa raccontare un epoca e un problema attualissimo, in modo diretto ma anche con una sua poesia sociale.
RispondiEliminaSe non l'hai visto recuperalo. miaooooo
Nicola è un film da vedere, cercalo vedrai che se ami il generà, ti entusiasmerà. ffffffrrrrrrrrr
RispondiEliminasniff Apexex mi sa che sto film l'abbiamo visto solo io e la mamma di Ken Loach ......
RispondiEliminaTocca fili scoperti e purtroppo di scottante attualità. Buona visione se ti capita .....
Non ho letto il post gattina, ma ho aperto un ombrello d'acciaio, di quelli a scudo, per proteggermi da quelle pietre!
RispondiEliminaE scappo via, di corsa, lasciandoti un mio bacio nascosto tra le tegole dei tetti ove tu ami passeggiare!
Tvb
Non preoccuparti micia . Passeggiando tra i tetti ho raccolto il tuo bacio che mi ha tenuto compagnia nel mio vagabondare. miaoooooo
RispondiEliminaLo trovo anche romantico...
RispondiElimina....... più tenero forse che romantico .....
RispondiEliminaun bacione sorridente Gianna
Di Ken Loach ho visto molti film, è un regista che adoro per il suo stile di raccontare e per il suo impegno nel sociale.
RispondiEliminaQuesto film, però, non l'ho visto ma rispecchia i temi cari al regista, esistenze alla deriva e, sullo sfondo, una grigia Inghilterra. Ma Ken Loach sa raccontare la disperazione, sempre, con toni d'humor senza mai cadere in una drammatizzazione eccessiva, troppo spesso usata per accattivarsi le simpatie dello spettatore ma che nei film di Loach, invece, è schietta denuncia di un'ingiustizia sociale.
Un bacio grande, Lucy
TVB
Marilena
non mi sembra di averlo visto questo film ...
RispondiEliminaperò sembra molto particolare e interessante.
Cara Amaranta, Loach ha una lucidità di racconto ammirevole, e sa coiugarla in questo film ad uno sguardo disincantato, ironico e pieno di simpatia per i suoi personaggi. Un bacione miao
RispondiEliminaPupy mi sa che lo visto proprio solo io sto film, manco la madre del regista ......
RispondiEliminaè un bel film lo stesso ...... baci miao
L'importante è prprio che, anche per la gente comune, ci sia qualche volta un lieto fine.
RispondiEliminaGrazie per la tua recensione moto bella e intensamente partecipata.
I piccoli segni aiutano ad andare avanti ....
RispondiEliminaGrazie delle tue belle parole Costantino. miao