domenica 9 settembre 2012

Piovono pietre

                                             

Manchester, grigia  città inglese simbolo da sempre  dell’ industrialità , diventata negli anni del governo Thatcher,  impostato solo su privatizzazioni che aiutano il dilagare di  una disoccupazione senza precedenti, simbolo di una crisi senza speranza di un futuro .  Bob e il suo amico Tommy sono  due  dei tanti che vagano senza un lavoro, sopravvivendo  di espedienti , cinquantenni  con famiglia , mille problemi e un assegno di disoccupazione.  Si racimola qualcosa con qualsiasi mezzo , anche illegale : rubare una pecora  per venderne la carne o   portar via le zolle in  un campo di calcio e rivenderle  ad un esclusivo golf-club.  Ma la figlia di Bob , Coleen  ha la prima comunione e vuole un bel vestitino  per una volta. Come fare per non deluderla, senza soldi e quando ti hanno anche rubato il furgoncino che ti aiutava ad andare avanti ?  “Sulla classe lavoratrice piovono pietre sette giorni su sette”, così rassegnandosi a indebitarsi con  uno strozzino. Per  restituire i soldi,  si caccia in un mare di guai e finisce per provocare  la morte accidentale  dell'usuraio. Sarà padre Barry, ad aiutarlo, convincendolo a non costituirsi perché  è stato un incidente e  il quartiere dormirà finalmente sonni tranquilli senza di quel malvivente,  di pregare  per quell’anima indegna e tornare alla propria casa. E poi Bob ha  una comunione che lo aspetta.  Quel giorno mentre sono tutti a festeggiare  compare la polizia che lo cerca. Ecco ci siamo  è la fine . Ma gli agenti sono lì solo per comunicargli che  hanno ritrovato il suo furgoncino.  Per un giorno su Bob  e sulla classe lavoratrice,  non piovono pietre .  Un film amaro, rabbioso,  raccontato con lucida  ironia ed empatia,  sull’abbruttimento che può tentare  un uomo quando tutto è contro, ma anche la voglia di ribellarsi al destino. La solidarietà tra gli uomini può riuscire a scardinare ciò che sembra ineluttabile , al di là delle leggi, dei governi, delle religioni. Gli amici, i compagni di povertà, la famiglia,  e su tutti la figura di Padre Berry e del  suo perdono fattivo che diventano il paradigma semplice e indimenticabile  di ciò che è vera compassione. E  se un bel vestitino  da usare solo per poco,  può sembrare  futile spreco in un mondo che precipita senza prospettive, esso  può anche diventare  quel motivo in più per quello scatto d’orgoglio  a  non cedere  ad un finale già scritto.

16 commenti:

  1. Sei sempre più brava ...meglio di Ghezzi. Hai raccontato in modo splendido un film importante (che, pensa te, non mi ricordo se l'ho visto). Il grande cinema inglese che dagli anni '80 in poi ha raccontato i conflitti sociali come nessuno mai (a parte il Free Cinema, in un certo senso vicino, ma lontano ...)

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  2. Si tratta proprio di quel genere di film inglesi che adoro! Ne ho visti molti di simili. Questo mi era sfuggito, ma grazie a Te rimedierò.
    Un grande abbraccio.

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  3. non l'ho mai visto. ma ne hai fatto una recensione splendida. la riscoperta della solidarieta' e' l'unica via. insieme alla riscoperta della socialita'. tra l'altro qui non abbiamo nemmeno un vero sussidio di disoccupazione. qui calci in culo dopo pochi mesi.

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  4. Hallo Ally, è un film anche molto divertente, che sa raccontare un epoca e un problema attualissimo, in modo diretto ma anche con una sua poesia sociale.
    Se non l'hai visto recuperalo. miaooooo

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  5. Nicola è un film da vedere, cercalo vedrai che se ami il generà, ti entusiasmerà. ffffffrrrrrrrrr

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  6. sniff Apexex mi sa che sto film l'abbiamo visto solo io e la mamma di Ken Loach ......
    Tocca fili scoperti e purtroppo di scottante attualità. Buona visione se ti capita .....

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  7. Non ho letto il post gattina, ma ho aperto un ombrello d'acciaio, di quelli a scudo, per proteggermi da quelle pietre!
    E scappo via, di corsa, lasciandoti un mio bacio nascosto tra le tegole dei tetti ove tu ami passeggiare!
    Tvb

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  8. Non preoccuparti micia . Passeggiando tra i tetti ho raccolto il tuo bacio che mi ha tenuto compagnia nel mio vagabondare. miaoooooo

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  9. ....... più tenero forse che romantico .....
    un bacione sorridente Gianna

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  10. Di Ken Loach ho visto molti film, è un regista che adoro per il suo stile di raccontare e per il suo impegno nel sociale.
    Questo film, però, non l'ho visto ma rispecchia i temi cari al regista, esistenze alla deriva e, sullo sfondo, una grigia Inghilterra. Ma Ken Loach sa raccontare la disperazione, sempre, con toni d'humor senza mai cadere in una drammatizzazione eccessiva, troppo spesso usata per accattivarsi le simpatie dello spettatore ma che nei film di Loach, invece, è schietta denuncia di un'ingiustizia sociale.

    Un bacio grande, Lucy
    TVB
    Marilena

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  11. non mi sembra di averlo visto questo film ...
    però sembra molto particolare e interessante.

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  12. Cara Amaranta, Loach ha una lucidità di racconto ammirevole, e sa coiugarla in questo film ad uno sguardo disincantato, ironico e pieno di simpatia per i suoi personaggi. Un bacione miao

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  13. Pupy mi sa che lo visto proprio solo io sto film, manco la madre del regista ......
    è un bel film lo stesso ...... baci miao

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  14. L'importante è prprio che, anche per la gente comune, ci sia qualche volta un lieto fine.
    Grazie per la tua recensione moto bella e intensamente partecipata.

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  15. I piccoli segni aiutano ad andare avanti ....
    Grazie delle tue belle parole Costantino. miao

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