Silvana è una tredicenne, che s’invaghisce di Gino, un trentenne
suo vicino di casa, rappresentante di commercio, che sfruttando la sua
avvenenza fisica riesce a fidanzarsi
segretamente con una ragazza ricca , mentre è anche l’amante di una prostituta che abita lì. La ragazzina tenta in tutti modi di attrarre l'attenzione
del giovanotto, ma ci riesce solo quando un
giorno gli dice di averlo visto uscire dalla casa, dove è stata uccisa e
derubata proprio la sua amante. Pur di
non farla parlare inizia a circuirla. Ma Silvana non si accontenta delle
gentilezze di Gino e gli fa continue scenate di ingenua gelosia , spaventato
che questo rapporto con la bambina incrini il suo accasarsi, la denuncia al commissario Fioresi, che indaga sul caso, lui interrogandola, le crede, ma un suo collaboratore la mette in cattiva luce sulla morbosità dei
suoi atteggiamenti e a riprova gli fa
notare che si tinge già le labbra.
Fioresi si lascia persuadere, rilascia Gino e fa una paterna ramanzina a
Silvana. Questa, affidata dalla madre ad un collegio, tenta di uccidersi. Dopo
un nuovo colloquio, il commissario è più
che mai convinto della colpevolezza dell’uomo. Lo raggiunge in casa della
fidanzata, alla vigilia delle nozze, e con un lungo, martellante interrogatorio
lo costringe a confessare di essere l’assassino. Bel noir essenziale di Damiani, che mette la
trama delittuosa come sfondo, per uno sguardo psicologico amaro sui primi anni ‘ 60, con il distacco del
documentario di costume e sessualità, e l’
umanissimo taglio dei personaggi. Bastava un po’ di rossetto per segnare una
ragazzina come una poco di buono, quasi
peggio del sangue che macchia l’assassino, l’agghiacciante morale perbenista, fa
si che un crimine da cronaca nera denudi la realtà quotidiana fatta di sfaccettati
drammi umani : illusioni da adolescente trascurata da una madre distratta dai suoi fallimenti amorosi, giovani arrivisti che credono di ottenere
tutto facilmente schiacciando il prossimo ,
giornalisti avvoltoi, fidanzate
usate solo per i loro soldi, poliziotti
che hanno visto troppo per credere ancora in qualcosa, e la solita lotta tra
nuovi ricchi imborghesiti malamente e poveracci che vorrebbero essere tali in
una realtà cruda e senza troppe speranze in periferie strabordanti di sogni e
disillusioni. Germi interpreta il commissario
con quella sua malinconica
ruvidezza che ne è il disincantato specchio umano.
A Complete Unknown e la svolta elettrica di Dylan
-
*A Complete Unknown* è un film molto bello e molto importante, in rete
fioccano le recensioni a favore (o contro) quindi è il momento di dire la
mia. ...
5 giorni fa
credo di non averlo mai visto, ma rappresenta il genere di film che vedrei adesso, in questo momento, un delitto ci stà proprio bene in uan noiosa domenica pomeriggio.
RispondiEliminaa volte mi chiedo come scegli i film che ci proponi....un baci ady
Mi piace...
RispondiEliminaBuon pomeriggio Fel.
Storia molto appassionante, resa bene dalle tue parole e dalle belle foto in bianco e nero... sembra di vederlo.
RispondiEliminaAdy a volte me lo chiedo pure io come scelgo i film ............
RispondiEliminaQuesto ti avrebbe riempito la domenica, è particolare e molto ben fatto. Un bacione cara
Ne sono contenta Gianna. Buona domenica anche a te. ffffffffffffrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
RispondiEliminaE' da vedere Ally, perchè è un ottimo film, di quelli che ti restano dnetro per come sono tratteggiati i personaggi. Grazie. Miaooooùùù
RispondiEliminaSe è per fortuna cambiata la concezione sociale nei riguardi delle giovanissime col rossetto (sono ben altre concorrenze, ai nostri giorni, a macchiar le reputazioni)c'è però di negativo, e da tenerne conto, della perdita dell'ingenuità adolescenziale, a favore di una nuova aggressiva scaltrezza con cui imporsi all'attenzione dei media, ad esempio, e da qui cominciare l'illusoria, quanto fittizia scalata, verso la notorietà.
RispondiEliminaQuello che secondo me diversifica gli anni 60 dai nostri non è tanto il cambiamento sopravvenuto con il sempre troppo parziale sradicamento dei pregiudizi sociali ma piuttosto, l'influsso negativo, spesso osceno e disturbante, del mondo degli adulti sui più giovani.
Il rossetto, ormai, non è più simbolo di niente, tantomeno indiziario, nei confronti di chiccessia che siamo così assuefatti alle orge visive di bambine piccolissime trascinate da invasati genitori, a cui io personalmente toglierei la patria potestà, ad esibirsi in sfilate e concorsi come quelli folli che si svolgono in America dove le piccole concorrenti sono costrette a scimmiottare femmine adulte in balia degli ormoni.
Scusa il "fuori tema" Lucy ma sono certa che il tema delle "Nuove Lolite" offrirebbe alle inquadrature della macchina da presa del grande Damiani, regista d'indagine e di costume, inquietanti ed ancor più oscuri fotogrammi.
Un bacio, Lucy, con l'impronta indelebile del mio rossetto.
Non sei fuori tema Marilena, Damiani aveva un occhio critico verso il suo tempo, oggi farebbe lo stesso, magari guarderebbe oltre alle lolitine alla supperficialità e al qualunquismo di oggi.
RispondiEliminaUn bacio assolutamente rosseggiante di rossetto.
Toglietemi tutto ma giù le zampe dal mio rossetto!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaNo....quello proprio non si tocca.
A 13 e a 100anni il rossetto resterà sulle mie labbra. E rossettatemi anche da morta per favore!!!!!!
Che so ste labbra livide e grigie e spente ((((
Tze tze tze!!!!!!!!!!!
Piacevole lettura di questo tuo post (giallo e rosso) sussurrata da labbra dipinte d'una bella amicizia!
Ciao Lucy!!!!
Ops:.....ma qui ci sono O rotolanti dapertutto!!!!!!
Sono del tuo stesso parere Eli, rossetto sempre!
RispondiEliminaGrazie cara, è un bel film giallorosso in biancoenero ....... Un bacio scarlatto miao
lo so rotolano rotolano le O vagabonde
Sembra lo stesso poliziotto del pasticciaccio brutto, visto che è anche lo stesso Germi.
RispondiEliminaUn giallo all'americana, molto carino, con tempistica che mi entusiasmò, molto diversa dai film neorealisti cui eravamo abituati.
Comunque la regia di Germi la preferisco nel pasticciaccio, più intelligente, più sul personaggio. Damiano Damiani uscirà fuori alla grande dopo qualche anno.
Ciao
LOrenzo
dove li scovi sti' film? :P
RispondiEliminaIl poliziotto, Lorenzo, è simile, molto nel carattere di Germi, il film è un ottimo film, diverso per temi e intenzioni dal Pasticciaccio. Su Pietro Germi sono di parte, ho sempre amato la sua regia e la molteplicità dei suoi temi.
RispondiEliminaBuonaserata spero non troppo fredda.
Alpexex forse sono loro che scovano me .... miao
RispondiEliminache gatta fortunata che sei! e pure io che te leggo...
EliminaNon sapevo niente di questo torbido noir... sei come sempre preziosissima!!
RispondiEliminaCiao e Miao! :)
Grazie Zietto, è un bel film , si con un che di morboso, ma gli umani difficilmente non lo sono.
RispondiEliminaBaciotti fffffrrrrrrrrrrrrrr
E' vero Lucy, uno di quei film che ti restano dentro! Come, per quanto mi riguarda, 'La spiaggia' e (con lo stesso Germi, sempre nel ruolo del commissario) 'Un maledetto imbroglio'. Film indimenticabili...!
RispondiEliminaE bellissimo post!
Un bacio (senza rossetto, ma altrettanto amorevole...)
Cla
Si direbbe che, a parte il rossetto, non molto sia cambiato da allora... o sbaglio?
RispondiEliminaLunotta mia fa parte di quei film che condividiamo,per l'atmosfera che porta con se, un po' malsana e inquieta. E Germi incarna quel malessere dell'anima sotto la scorza ruvida e sarcastica. Un bacio è un segno indelibile anche senza rossetto. miaooooooùùùùùù
RispondiEliminaLa tipologia dei pregiudiz forse, e dell'ipocrisia , ma nella sostanza temo di no Alfa, cari saluti fffffffrrrrrrrrrrrr
RispondiEliminaAlpexex la fortuna va aiutata .... miao miao
RispondiEliminaMolto bella la tua recensione di questo film, che avevo visto.
RispondiEliminaE ricche di fascino le immagini in bianco e nero.
( E gli uomini portavano ancora il cappello in testa!).
non lo ricordo questo film. probabilmente non l'ho visto. mi piace il modo in cui ne hai parlato.
RispondiEliminaun abbraccio e buon weekend
^__________^
Quei cappelli alla Borsalino era fascinosissimi, mi piacerebbe tornassero. Bye bye Costantino
RispondiEliminaLe cose che piacciono Pupy, ci riescono meglio.
RispondiEliminaUn bacio miao