domenica 3 marzo 2013

Priscilla - la Regina del deserto

Bernadette è un maturo ed elegante transessuale rimasto vedovo, Felicia un giovane bizzarro travestito come Mitzi la magnifica, che però ha un segreto : ha una moglie e un figlio; tutti e tre sono delle drag-queen che si esibiscono nei locali di Sidney in playback “travestendo” visivamente noti pezzi anni ’70. Sono ingaggiati proprio dalla ex di Mitzi in un hotel-casinò che per raggiungerlo bisogna attraversare tutto il deserto, e per farlo portandosi dietro trucchi e costumi vistosi utilizzano uno sgangherato torpedone argentato che battezzano "Priscilla, la Regina del deserto. Inizia un viaggio tra le loro differenze caratteriali, con lustrini in mezzo ad una natura ancora selvaggia, tra guasti, pregiudizi locali, aborigeni festosi e il sogno di raggiungere un monte con paillets e strass . Si unisce a loro Bob un meccanico che senza giudicarla si innamora di Bernadette. E proprio il bambino di Mitzi- Tick si dimostrerà saggiamente aperto ad ogni possibilità, accettando con allegria e in nome della libertà la novità di un padre così fantasioso e dei suoi amici divertenti, , perchè come dice la madre quando sarà il momento “ sceglierà lui cosa essere”. Scalano la montagna, la signora Bernardette si concede la prova con quest’uomo diverso da lei , ma buono e comprensivo, Felicia e Mitzi tornano a casa nella grande città, portandosi in giro per un po’ un ragazzino sveglio che canta a squarciagola “ Mamma mia “ degli ABBA su una Priscilla ormai color lavanda. Film favoloso con scene cult assolute e attori dalle interpretazioni irresistibili, su tutti la grazia affascinante, la classe graffiante, il sarcasmo in cerca di smentite d’amore della Diva Bernadette di Terence Stamp. Irriverente, ironico, divertente, dissacrante, tristissimo, kitsch, poetico, colorato, buio, tra solitudini e sentimenti, artificioso nei trucchi e nature nelle foto di un deserto incontaminato, tabula rasa per qualsiasi vita che voglia rigenerarsi. E una vita da vivere abbisogna di una colonna sonora ad hoc, anch’essa senza remore: da Gloria Gaynor a Giuseppe Verdi e di distese senza confini con un orizzonte infinito.
 

16 commenti:

  1. Hai ragione, assolutamente un cult!

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  2. FEEELLLLLLL sono tornata!!!!!
    Ok ok....abbasso la voce, chiamandoti si son rotti i vetri con i miei striduli acutissimi ;-)

    Stupenda, recenzione stupendissima!!!!! Sto film mi piace. Mi piace colorare il deserto di lustrini, adoro i torpedoni scalcinati, amo le persone stravaganti ed eccentriche e....detesto i falsi moralismi, i pregiudizi e..... amo tantissimo le micette come te.
    Ecco, mentre scrivo sto commento ho davanti a me le ciapet dei protagonisti e sento il ragazzino cantare. Niente male....strilla anche lui come un'aquila!!!!!!!

    T'abbraccio Lucy .... sono una vetta altissima e lustrini e paillettes brillano più delle stelle in questa serata limpida di fine inverno!

    Tvb Lucy

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  3. Un film scintillante come i strass dei costumi di una vera Drag Qeen .... miao Ally

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  4. Ely mancavanoi tuoi strilli, c'era un silenzio inquietante in blogsfera. Per te io e i mici del cineblog prepareremo un costume a pois multicolor tutto lustrini e boa di struzzo. E poi su un pulman birulò ti metteremo sul tetto svolazzante a gridare un pezzo verdiano.
    Miaoùùùùùùùùùù amicia mia ffffffrrrrrrrrrrr

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  5. Hallo Lucy, questo meraviglioso film lo vidi quando uscì, ma mi è rimasto dentro come uno dei film più dissacranti, fastosi ed irriverenti, sull'universo drag queen e del travestitismo.
    Non è solo una bella favola dei buoni sentimenti e sull'accettazione del diverso, del non convenzionale, dipingendo, come spesso capita, macchiette seppur tragiche, parodie atte a strappare un applauso facile che gli stessi dialoghi risaltano crudi, infarciti di un humor che nulla e nessuno risparmia, con un linguaggio tosto ed assolutamente congruo che nulla sottointende e molto rivela: un pugno in faccia alle ipocrisie esistenziali, di facciata e di contenuto.
    Perchè qui la diversità c'è e trionfa nell'apoteosi del kitch e dell'eccentrico, come è giusta che sia, che una cornice moderata, meno fosforescente non avrebbe reso appieno la poesia di quella "grazia sgraziata", sguaiata e malinconica, che trasforma, alla fine del viaggio, i guitti in superbe star.

    Questo film...... lo strascico ingombrante tempestato di lustrini, di una regina plebea dai piedi e dalle mani troppo grandi: una drag queen, appunto.

    Meraviglioso, Lucy, come tu l'hai raccontato!
    Un bacio :)

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  6. Marilena, questo film, è uno strascico tempestato di lustrini per una Regina sui generis hai ragione, ha in se tante cose che anche raccontarlo era difficile, ma la sua magnificenza dissacrante mi ha aiutata.
    Evviva la liberta e tutti i colori della vita.
    Un bacio e coriandoli di strass mia Escura

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  7. Evviva la tolleranza, Fel.

    Bacioni.

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  8. Eh si Gianna, evviva la comprensione, il dialogo e l'apertura mentale per le diverse sfumature della vita. Baci miao

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  9. Stavolta sei andata a beccare uno dei miei preferitissimi, mia cara Amica!
    Dopo averlo visto la prima volta mi precipitai a ordinare il dvd, perché la smania di possesso sarà sbagliata, ma le cose davvero belle voglio averle!
    Good Night!

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  10. un film che mi piace ed ho visto un sacco di volte soprattutto per le tematiche che all'epoca dell'uscita del film ne fecero molto parlare. un film decisamente avantgarde, rivoluzionario, innovativo.
    buon inizio settimana ;-)

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  11. Grande Fel! Hai raccontato in modo impeccabile un film splendido, che fa parte della mia 'top ten'! Uno dei primi registrati... e, appena uscito in dvd, subito acquistato! Terence Stamp monumentale...!
    Iperstrizzo e bacio
    Tvb miaoùùùùù!

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  12. Caro Nicola ci vuole anche il senso del possesso, per valutare ciò che vermente vale per noi sul resto. Conquistare qualcosa vuol dire desiderarlo, e farne parte di noi.
    Ottima scelta per la tua classifica personale.
    Bonne Nuit mon chere ami

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  13. Cara Pupy assolutamente un film imperdibile e ricco di temi e idee, esagerato e sfavillante, alla faccia del minimalismo senza idee. Baci

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  14. Miciotta non poteva che appartenerci un film delirant e folle come Priscilla, quel canto da Traviata sulla scarpa con tacco sopra il torpedone argenteo con code di strascichi argento che volteggiano liberi nell'aria contro un deserto sconfinato ci appartiene nell profondo del nostro animo sogghignante.
    Abbracci e strass fffffffrrrrrrrrrr

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  15. Molto divertente, ma di quella ironia che fa pensare.

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